Capitolo 13

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Capitolo 13

#Louis’ pov

E il calore passò dalle sue labbra al mio cuore facendolo accelerare in una maniera inaudita. Non c’era più nessuna distanza tra noi. La mia mano ebbe l’istinto di spostarsi dal suo ginocchio e salire leggermente sulla sua spalla fino ad arrivare al viso. 

Una pelle morbida e sensibile che vibrò sotto il mio tocco lieve e attento. Non volevo rovinare un momento così magico. Per la testa stranamente non correva nessun rimorso per ciò che stavo facendo anzi era come se stessi sognando. 

Immaginai ad un tratto, o forse ricordai, una scena in cui io e Juliet eravamo sdraiati su un prato immenso, la sua schiena contro il tronco di un albero e la mia testa poggiata sulle sue gambe.

Il nostro cauto e lieve contatto venne interrotto da una voce squillante.

< Dove siete finiti? > gridò Jack e sentimmo dei passi avvicinarsi. 

Lei fu la prima a staccarsi e io mi alzai immediatamente in piedi anche se avrei voluto che quel momento non finisse mai. Il mio cuore tornò a battere normale, forse un po’ rallentato e qualche lieve fitta iniziò ad interessare la mia gabbia toracica.

< Ah eccovi! > esclamò Jack entrando nella stanza.

< Dimmi! > disse Juliet agitata.

< No, niente.. noi torniamo a casa a dormire un po’ magari! > disse Jack facendo l’occhiolino a Liam il quale arrossì dandogli un colpo sulla spalla.

< Non ti disturberò cuginetto! Vado a piedi con Jack! > esclamò Liam sorridente.

< Va bene > risposi io trattenendo un gemito di dolore. “Maledetto il mio corpo” pensai mentre il dolore aumentava gradualmente.

< Vi accompagno alla porta! > esclamò Juliet alla coppietta che rifiutò gentilmente. Mano nella mano scesero le scale fino ad andarsene. < Conosciamo la strada! > dissero in coro.

< Bene… credo sia ora di andarmene! > dissi io prendendo la via d’uscita.

< NO! > esclamò immediatamente Juliet al che mi voltai di scatto. Lei sembrò in imbarazzo e sinceramente anche io lo ero.

< Cioè…che ne dici di…no, niente! > si corresse subito lei assumendo un tono di voce normale.

< No, dai dimmi pure… > sorrisi io per metterla a suo agio.

< Volevo semplicemente offrirti la colazione! > disse abbassando lo sguardo.

#Juliet’s pov

Ma dico io. Posso essere più stupida di così. Ho gridato NO! 

Il peso dei ricordi (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora