Capitolo 15

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Capitolo 15

#Juliet's pov

Eccomi di nuovo sotto la London Eye. Ancora sono sola e salgo sulla ruota panoramica per la prima volta. La cabina di nuovo vuota ma come nei sogni precedenti prima di chiudersi entra qualcuno. Le sue mani si posano sui miei fianchi e mi sussurra all'orecchio < Non aver paura... ci sono io >. L'unica cosa che riesco a vedere sono di nuovo dei braccialetti colorati al polso di colui che mi sta proteggendo.

Dovevo essermi addormentata dopo la sfuriata di mio padre e le tante lacrime versate. Di nuovo quel sogno. Ormai era tutta la settimana che mi tormentava. Come chiudevo gli occhi mi appariva davanti. Sbuffai e cercai di dimenticarmi di quel sogno criptico.

Fatto sta che mi svegliai con una grossa fame e vidi che erano le quattro del pomeriggio. 

Nonostante la lunga dormita avevo la testa a pezzi.

Scesi silenziosamente sperando non ci fosse nessuno. Stavo per entrare in cucina quando mi chiamò mia madre.

< Tesoro, sei sveglia? > mi chiese dolcemente avvicinandosi. Io annuii semplicemente ed entrai in cucina. Ce l'avevo anche con lei nonostante fosse stata la più comprensiva.

< Vuoi mangiare? Ti preparo qualcosa? > iniziò a domandarmi.

< No, faccio da sola. > la respinsi facendole morire in gola tutte le domande che voleva farmi.

< Ok! > esclamò < Se vuoi parlare sono in soggiorno, tuo padre è uscito! >.

< E' uscito? > chiesi subito voltandomi verso di lei.

< Si, siamo io e te > disse con un lieve sorriso.

< Mamma... > la chiamai con voce tremante.

< Dimmi piccola > disse con le lacrime agli occhi.

< Mi dispiace tanto! > scoppiai di nuovo in lacrime e mi buttai tra le sue braccia. 

< Oh, Juliet! > esclamò lei abbracciandomi forte. 

< Siamo noi che dobbiamo scusarci per quello che abbiamo fatto e detto > spiegò lei piangendo.

< Avrei dovuto stare più attenta, prendere il telefono! > piansi ancora.

< E noi non saremmo dovuti giungere a delle conclusioni tanto affrettate! >.

Ci fu un lungo periodo di silenzio in cui rimanemmo abbracciate. Fu lei a lasciarmi e a guardarmi bene negli occhi.

< Juliet, lo sai che ti amo tanto piccola mia! > 

< Lo so mamma! Grazie per questo... > sorrisi asciugandomi le lacrime. Lasciai le sue mani e tornai al frigo per prendere un succo.

< Sappi che sono sempre di là per i particolari > disse facendomi l'occhiolino.

< Quali particolari? > chiesi senza ricevere alcuna risposta. Era già uscita dalla cucina. 

Potevo però immaginare perfettamente quali erano i "particolari" a cui si riferiva. Non sapevo se dirle o meno che ero uscita per una passeggiata con Louis. Se lo avesse detto a papà?

Sicuramente lui si sarebbe subito risentito di questa cosa. Meglio che non sapessero nulla.

Non volevo mettere Louis nei guai e tanto meno volevo finirci io.

Mio padre era abbastanza geloso di me. Unica figlia e per giunta femmina. Il nostro rapporto come avevo anche raccontato a Louis era bello e profondo. Dio solo sa quanto era preoccupato tutte le volte che andavamo in Irlanda e uscivo con Niall. 

Il peso dei ricordi (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora