Capitolo 14
#Louis’ pov
Toccare la mano di Juliet non era stata la cosa migliore. Il mio stomaco in subbuglio e il dolore al petto di quella mattina riapparve. Cercai di far finta di nulla ma in lei vidi dell’incertezza… confusione. Il suo sguardo era come sorpreso, perso, confuso.
< Tutto bene? > le chiese stingendo lievemente la sua mano.
< Si… stavo solo ricordando una cosa > si scusò.
< Con tuo padre qui? > chiesi sorridendo. Volevo che mi parlasse di lei e non volevo che rinunciasse solo perché aveva scoperto che non avevo un padre. Avevo avuto un infanzia sedentaria fatta di pittura e disegno per i miei problemi di salute. Non avevo mai potuto fare sport, giocare a calcio o semplicemente correre. Avevo tanto invidiato mio cugino Liam. Più grande di me di tre anni lo vedevo come ciò che volevo diventare. Crescendo però mi resi conto che la mia malattia non mi avrebbe mai permesso di fare determinate cose. Un cuore non può essere cambiato.
< Non ha importanza! > disse sorridendo e cambiando subito discorso. Si alzò da terra e propose di tornare a casa.
< Sono già le undici! > esclamai sorpreso per la velocità con cui era passato il tempo.
< Oh davvero? > chiese ridendo < Io non ho nemmeno preso il cellulare! > disse controllando nella sua borsa. Risi e annuii prima di avviarci nuovamente verso casa di Juliet.
Appena arrivati cercai di salutarla. Credevo di averla stancata e tenuta con me per troppo tempo quella mattina.
< Sicuro di non voler entrare un attimo? > chiese dolcemente con un piede sul primo gradino della piccola scalinata.
< Tranquilla… già ti ho disturbato fin troppo! > esclamai rifiutando gentilmente il suo invito.
< Allora ci sentiamo… > disse raggiungendo il portone senza darmi mai le spalle.
< Si, ci sentiamo! > ripetei fissandola e salendo in macchina. La salutai con un ultimo cenno della mano e partii verso casa mia.
#Juliet’s pov
Entrai in casa sospirando e percependo una sensazione di leggerezza ma allo stesso tempo di vuoto. Era come se non avessi avuto abbastanza tempo con Louis.
Avevo talmente la testa fra le nuvole che udii delle voci provenire dalla cucina solo dopo aver iniziato a salire le scale per il piano superiore.
< Non è da lei… > disse una voce preoccupata.
< Mamma? > chiesi tornando indietro.
< Dove è andata senza telefono… > esclamò mio padre.
< Io non lo so! Anche Jack ha detto che era a casa! > rispose Harry passandosi una mano tra i capelli.
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Il peso dei ricordi (SOSPESA)
FanfictionCosa c'è di più straziante e deleterio che continuare a rivivere un passato, un ricordo, un qualcosa che ci ha cambiato radicalmente? Questo qualcosa ha portato difficoltà da affrontare ed è stato difficile da affrontare. Proprio per questo certi ri...