Non siamo amici

651 23 19
                                    

Dopo giorni a torturarsi, Harry aveva finalmente deciso di iscriversi all'Università.

Non sapeva bene il motivo di questa sua scelta, o meglio, lo sapeva, ma si era prefissato di non pensarci.

"Buon primo giorno di scuola!"- esclamò Niall accompagnandolo dentro l'immensa struttura.

Liam purtroppo era stato costretto a saltare le lezioni a causa di una visita, e quindi non poteva esserci fisicamente, però aveva
preparato una piccola torta per entrambi.

Quel ragazzo era davvero smielato.

"Sai mica dov'è il corso di fotografia e storia dell'arte?"- chiese Harry leggermente nervoso.

Credeva di averla superata l'ansia da primo giorno di scuola, eppure in quel momento si sentiva come un cucciolo smarrito.

"Al secondo piano sulla destra."- rispose evidentemente più esperto.

Il ricciolo lo ringraziò e si mise subito in cammino verso la meta prefissata, o almeno lo sperava.

Perdersi sarebbe stato parecchio imbarazzante, poiché non conosceva nessuno e nessuno lo avrebbe aiutato.

"Fotografia è in quell'aula laggiù!"- esclamò una voce ormai familiare, non appena si ritrovò in mezzo al corridoio.

Louis ricordava perfettamente le passioni di quel ragazzo misterioso, ed era grato di non vederlo più solo in caffetteria.

Ancora non riusciva a capire cosa lo legasse concretamente a lui, ma era deciso a scoprirlo.

"Mi segui per caso?"- ironizzò Harry felice di vederlo.

Quando incontrava quelle iridi azzurre si sentiva leggero, e il suo stomaco non smetteva di contorcersi su se stesso.

Poi oggi, era particolarmente bello.

Indossava un paio di Jeans semplici e una maglietta nera, però gli occhiali da vista, e la matita tra le labbra, lo rendevano al quanto sexy.

Harry si sforzava a non immaginarlo in altre vesti, o in altri scenari, ma ormai era diventato impossibile.

"In realtà credevo lo facessi tu!"- sorrise facendogli l'occhiolino.

Questo bastò a provocare un infarto al povero cuore di Harry, che sembrava inattivo da molto, forse troppo, tempo.

"Ora come ora non ho un attimo per farlo!"- ribatté divertito dalla conversazione, tanto da dimenticarsi della sua prima lezione.

Perché era questo l'effetto che gli faceva.

Lo catapultava in un altro mondo, in cui c'erano soltanto loro due.

"Touchè."- sorrise ancora, e ad Harry mancò il fiato.

Rimasero a fissarsi per qualche secondo, probabilmente senza accorgersene.

Si studiavano, e nel mentre chiedevano a loro stessi il perché di questa strana attrazione.

Entrambi, fatta eccezione alla storia di Mark per Harry, avevano sempre creduto di essere etero.

Soprattuto Louis, il quale era stato proprio innamorato perso di una ragazza, l'unica che aveva veramente amato in 22 anni di vita.

Eppure ora erano lì, uno difronte all'altro, desiderando di saltarsi addosso.

"Dovresti andare, hanno già chiuso la porta."- suggerì il più grande, avviandosi nella direzione opposta.

"Dovresti venire pure tu..." si lasciò scappare in un piccolo sussurro, anche se ormai era troppo tardi.

Forse questa cosa stava iniziando prendere una piega diversa, e ad Harry ciò faceva paura.

Non voleva soffrire nuovamente, e non voleva nemmeno rovinare l'appena nata amicizia con Liam.

Doveva finire tutto subito.

***

"Ti ho visto parlare con Louis, siete amici?" - chiese curioso Niall, mettendosi a sedere in uno dei tavoli della caffetteria.

Era la prima volta che Harry ci andava come cliente, e non come lavoratore, e la cosa lo rilassava molto.

"Non siamo amici."- affermò forse troppo velocemente.

Non voleva definire il rapporto con quel ragazzo, ma sopratutto non voleva che i suoi coinquilini pensassero male di lui.

Gli avevano esplicitamente detto di stargli lontano, ed Harry non voleva casini o incomprensioni varie. Anche se stava facendo esattamente il contrario.

"Sai, prima Louis era una persona diversa.
Era sempre sorridente, e non giocava con i sentimenti degli altri. Poi un giorno ha affidato il suo cuore alla ragazza sbagliata, e questa lo ha fatto a pezzi."- raccontò ricevendo tutta l'attenzione del ricciolo, il quale non vedeva l'ora di scoprire qualcosa su di lui.

"Però non so, mentre vi ho visti parlare, mi sembrava di rivedere il Louis di qualche anno fa."- ammise riscaldando il povero cuore di Harry.

Queste parole lo fecero sentire speciale, e pensò che avrebbe potuto rendere felice Louis per tutta la vita.

Era un pensiero stupido, decisamente affrettato, ma lo aveva fatto e non se ne vergognava.

"Come sono andate le tue prime lezioni?"- domandò Liam arrivando al tavolo.

Ed ecco che subito il senso di colpa si impadronì di lui, riportandolo alla realtà, ossia quella in cui Louis era proprio fuori dalla sua portata.

"Sono andate bene. È bello qui."- rispose soddisfatto dei due professori che gli erano capitati.

Era bello riprendere in mano le sue passioni, e il controllo sulla sua vita.

Rimasero a parlare finché il dovere non chiamò, e così tutti e tre tornarono a finire quella strana giornata di studi.

L'Università era grande, le persone erano tante, ma Harry riuscì a intravedere lo stesso quegli occhi azzurri.

Louis Tomlinson era in piedi davanti ad uno degli stand, che parlava con il suo gruppo di amici.

Era sorridente, ma il riccio ripensò alle parole di Niall, e si accorse che era distante.

Aveva uno di quei sorrisi che si usano per convenienza, quelli che servono a non ricevere domande dalle altre persone, che poi non si interessano davvero al tuo stato d'animo.

Harry lo sapeva bene, lui lo capiva.

Quando non si è più in armonia con il mondo esterno, l'unica cosa che rimane da fare è fingere.

Fingere di non soffrire, fingere di essere felici, fingere di essere normali.

E in quel momento capii che non erano poi tanto diversi loro due.

Due cuori spezzati, due menti complicate, due anime rovinate.

Erano la fotocopia l'uno dell'altro, ma al tempo stesso erano così distanti.

Peccato che Harry non si accorse che anche Louis lo stesse guardando.

Anzi, si era addirittura spostato per osservarlo meglio, ma al riccio sembrò solo che stesse parlando con quel suo amico, Zayn Malik.

A causa della troppa distanza non coglieva gli guardi che gli lanciava, e dopo qualche minutò costrinse le sue gambe ad allontanarsi.

Purtroppo sapeva che se sarebbe rimasto qualche secondo in più, Louis gli avrebbe chiesto di fare un giro.

Perché si, voleva da matti conoscere a fondo quel ragazzo.


Spazio autrice

Penso che continuerò anche stasera ahaha!!!

TO BUILD A HOME } Harry&LouisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora