Kiwi

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"Harry ma che combini?"- domandò Liam entrando in quella tana talmente buia da non capire dove si mettevano i piedi.

Il riccio aveva appena finito di trattare male l'unica persona che lo aveva fatto stare bene, e adesso non capiva più nulla.

Sapete, quando si è tristi si cerca sempre di allontanare le persone a cui teniamo, probabilmente per proteggerle da noi stessi , e ciò non fa che aumentare il dolore.

È come un cane che si morde la coda.

"Non proverai meno amore mandandolo via Harry."- sussurrò Niall prendendo posto accanto a lui. "Il peso sul tuo cuore non sarà meno pesante."- aggiunse spostandogli i capelli dal viso.

Il biondo era davvero preoccupato perché non sapeva proprio in che modo aiutarlo.

Harry aveva problemi di abbandono, traumi riguardanti diversi abusi, e una versione parecchio distorta sul come funzionavano i rapporti umani.

Cosa avrebbe potuto fare? Il passato è difficile da cancellare, se non impossibile.

"È una partita persa."- sussurrò soltanto, rimettendosi a letto. "Comunque tranquilli, stasera a cena ci sarò."- aggiunse lasciando entrambi un po' perplessi.

Ma il riccio non mentiva, e alle otto in punto era seduto a tavola con i capelli profumati e un aspetto decisamente migliore.

Sembrava tornato normale, ma ovviamente mentiva. O meglio, fingeva che fosse tutto ok, che quel momento di smarrimento fosse finito.

"Ti piace lo stufato? Questo è tipicamente irlandese."- sorrise Niall, molto fiero dell'unico piatto che sapeva cucinare alla perfezione.

"Nello, non vantarti. Hai rischiato lo stesso di mandare a fuoco la cucina."- ribatté Liam, facendo l'occhiolino ad Harry, che soffocò una piccola risata.

"Oddio Harry ride!!!"- si commosse il biondo alzandosi per abbracciarlo. Anzi stringerlo, parecchio forte al suo corpo.

"Niall non soffocarlo."- lo rimproverò Liam roteando gli occhi al cielo.

Quei giorni erano stati infernali, e nonostante entrambi sapessero che la questione non era risolta, adoravano vedere quella piccola fossetta sulla sua guancia, perché Harry illuminava tutto ciò che aveva intorno quando sorrideva.

"Mi dispiace di essere così."- disse una volta tornato il silenzio nella stanza. "Non volevo farvi preoccupare.."

Il tono di voce era basso, e il suo sguardo era tornato cupo e assente.

Purtroppo per un momento si era sentito nuovamente trasportato nel passato, e aveva rivissuto i ricordi con altri occhi.

La prima volta che Mark si è fatto avanti, Harry non era affascinato dai suoi bellissimi discorsi sulla storia e sull'arte, ma era spaventato. Spaventato dalla sua autorità, spaventato dal suo essere uomo, dalla sua età.

Aveva paura che se avesse parlato nessuno gli avrebbe creduto, nessuno gli avrebbe prestato attenzione.

Magari non l'avrebbero neanche sentito.

E allora si era concentrato sulla sua sessualità, sul fatto che comunque provasse attrazione verso i maschi, e che questa era la risposta al perché non avesse mai avuto una fidanzata.

TO BUILD A HOME } Harry&LouisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora