DIVERSI MA UGUALI

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Oggi devo tornare in ospedale. Ieri ho conosciuto tante persone con delle malattie e oggi vorrei rivedere anche loro. Però devo andare stasera alle 19, perché prima ci sarà un concerto riservato solo ai pazienti. 

Intanto sto guardando braccialetti rossi perché qualche giorno fa me l'ha consigliato un ragazzo dell'ospedale. Visto che la prima stagione l'ho già vista, guardo la seconda.

QUALCHE ORA DOPO

Ho appena finito di vedere braccialetti rossi. È molto bello perché fa capire che ci sono persone meno fortunate di noi e se vogliamo aiutarli li basterà sapere che li vogliamo bene. 

Sono le 18, sono da solo in casa perché Diego è andato a registrare la canzone e Gianmarco è andato a comprare una lampadina perché quella del suo comodino si è fulminata.

Intanto faccio qualche tik tok e imparo qualche trend, visto che non li so proprio tutti. Oggi imparo party girl, karaoke e geek, anche se geek è già scaduto un mesetto fa. 

Sono le 19 e sono appena arrivato in ospedale, oggi dormirò qui dato che hanno appena dimesso il compagno di stanza di Lele e tra 2 giorni ne arriverà un altro. Oggi ci sono anche Diego e Gian con me, anche se loro andranno a dormire a casa stanotte.

Visto che Mirko (uno dell'ospedale) mi aveva chiesto di passare dalla sua camera, sono andato a trovarlo e con lui c'era un suo amico che piangeva, a quanto pare si chiama Alessio.

T: Ciao ragazzi

M: Ciao Tanche

A: E lui chi è?

M: È il ragazzo di un mio amico che sta nell'altra stanza

A: Ah e cosa ha il tuo amico?

M: È in coma da un mese.

A: Ah mi dispiace, ma quindi voi 2 siete... ?

T: Sì, siamo gay, perché?

A: Così, per sapere, non ho nulla contro i gay, anzi, anche mia cugina è lesbica. 

T: Ma perché prima stavi piangendo?

A: Perché visto che andiamo in classe insieme io l'ho sempre preso in giro per la sua altezza e li dicevo che con quella cosa al collo sembrava un cammello. Tutte queste cose gliele dicevo sempre, però 2 giorni fa la nostra professoressa di chimica ci stava dicendo che nell'altra classe stavano bullizzando un ragazzo ed è stata 20 minuti per spiegarci che siamo tutti diversi, ma infondo tutti uguali perché tutti proviamo dei sentimenti, tutti abbiamo dei difetti e dei pregi e c'è anche chi è meno fortunato di noi che certe persone invece di aiutarlo lo fanno stare ancora più male. Quella lezione mi fece riflettere così oggi sono venuto per chiedergli scusa e stavo piangendo perché pensavo che sono stato uno stupido a dirgli tutte quelle parole che non si meritava per niente..

T: Dai non ti preoccupare, è umano fare errori, però l'importante è capire dove si sbaglia e cercare di non commettere più lo stesso errore.

A: Infatti io prometto che da oggi non prenderò più in giro nessuno, perché come dice la mia professoressa: siamo tutti diversi ma uguali.

QUALCHE ORA DOPO

Le parole che ha detto Alessio hanno fatto riflettere molto anche me, perché è proprio vero che siamo tutti diversi, ma infondo tutti uguali.

NON È MAI TROPPO||#TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora