Meltdown - parte II (#wattys2020)

16 Novembre 2127, Base dell'Organizzazione ICM

16 Novembre 2127, Base dell'Organizzazione ICM sulla cima del monte Grossglockner.

❖ Sam Shepherd ❖

I miei tentativi di andare in palestra si rivelano fin da subito un completo disastro.

Più volte durante il giorno arrivo fino allo spogliatoio, faccio per cambiarmi, ma non appena colgo il mio riflesso in uno degli specchi appesi alle pareti decido di rimandare. Mi vedo talmente debole che dubito di riuscire a utilizzare un qualunque attrezzo. Con le braccia scheletriche che ho quali pesi riuscirei a sollevare? Poco o niente. Perciò decido di seguire il consiglio del dottore e mettere su un po' di peso prima di andare nella palestra comune. Prima di andare a dormire faccio qualche esercizio da solo, scoprendo che la mia resistenza è limitata al solo camminare a passo sostenuto. Per quello non ho problemi, grazie alle lunghe camminate fatte con Melt a Berlino. Dopotutto non c'era altro modo per spostarsi se non a piedi.

Continuo le lezioni con Erin regolarmente, andando ogni giorno in biblioteca insieme a lei. Tutte le volte anche Venus è con noi, a leggere in disparte. Non sembra neanche fare caso al mondo intorno a sé.

- Non ti sei dimenticato dell'esame, vero? -

Mi chiede Erin una volta finita la lezione. Faccio segno di no con la testa.

- Konny mi ha chiesto di dirti che comincerà alle sei. Ti verrà a prendere lei per portarti dall'esaminatore. -

- Va bene. -

Io ed Erin prendiamo l'ascensore, e quando le porte si chiudono lei mi abbraccia.

- Buona fortuna, Sam. -

Mi lascia andare, e vedo che è diventata rossa in viso.

- Volevo solo dirti di non preoccuparti e di rispondere sinceramente alle domande che ti faranno, altrimenti il risultato sarà compromesso. -

Erin stringe il libro che ha portato via dalla biblioteca.

- Poi fammi sapere com'è andata! -

Le porte si aprono e lei se ne va, senza darmi tempo di rispondere.

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❖ Sam Shepherd ❖

Konny è fuori dalla mia stanza, puntuale come al solito. Mi fa cenno di seguirla, con un lieve sorriso. Il suono dei suoi tacchi mentre cammina è l'unico rumore che rimbomba per i corridoi.

Arriviamo fino all'ascensore che porta alla biblioteca, ma per la prima volta scendiamo al piano inferiore, il "-2". Le porte si aprono sull'ennesimo corridoio, che però stavolta è dalle tinte grigie. Konny si ferma davanti a una porta, con una piccola targhetta a lato.Mi soffermo a leggerla e vedo che c'è scritto "Centro di valutazione". La porta si apre di scatto e Konny mi fa cenno di entrare. Dentro, la piccola stanza è poco illuminata, con soltanto due sedie. Su una di esse è seduto il dottore che ho incontrato qualche giorno fa, Gus Kaiser. Alza lo sguardo dal suo taccuino non appena mi avvicino, e mi raggiunge. Dà un'occhiata d'intesa a Konny, che solo allora chiude la porta. Di colpo mi sento spaesato, ignorante riguardo a ciò in cui consiste questa valutazione.

- Siediti, Shepherd. Se sei pronto possiamo cominciare subito. -

Annuisco, mentre mi sistemo sulla sedia.