Arrivarono a scuola circa un quarto d'ora dopo, passato a camminare in silenzio, l'uno accanto all'altro. Non si rivolsero neanche una parola, si limitarono a scambiarsi qualche sguardo fugace, ma nulla di più. Era incredibile come riuscissero a capirsi solo con una semplice occhiata, anche perché, tecnicamente, si conoscevano solo da un giorno. Dovettero separarsi all'entrata, visto che arrivarono giusto in tempo per il suono della campanella, ed avendo classi diverse, non poterono trattenersi molto. Si salutarono e, senza aggiungere altro, si recarono ognuno verso la propria aula, Calum verso quella di letteratura inglese e Ashton verso quella di chimica. Non si sarebbero visti fino ad ora di pranzo, probabilmente. Anche il giorno prima, quando, dopo l'assemblea, lui e Luke erano ritornati da Michael e Ashton, avevano deciso che dopo le lezioni si sarebbero seduti tutti allo stesso tavolo a mensa, in modo da non lasciare da solo il riccio il suo primo giorno. E di certo non l'avrebbero lasciato solo anche il secondo. Tra lui e Michael sembrava esserci un certo feeling, era come se fossero amici da una vita, parlavano e scherzavano come se nulla fosse. Luke, invece, non perdeva occasione per mandargli occhiate di fuoco, come se volesse fulminarlo sul posto, soprattutto dopo la loro chiacchierata. Calum capiva benissimo i suoi motivi, ma comunque l'aveva ripreso più volte a bassa voce, cercando di farlo smettere. E fu proprio il biondino che, finite le lezioni, sul percorso per raggiungere la mensa, lo placcò, parandoglisi davanti, visibilmente incazzato.
"Sei venuto a scuola con Ashton?" Sbottò, mandando il moro in uno stato di confusione. Come faceva a saperlo?
"E tu come lo sai?" Borbottò, dandogli indirettamente una risposta affermativa alla sua domanda. Il biondo sbuffò, frustrato.
"Me l'ha detto Michael durante la lezione di biologia, vi ha visti. E comunque, perché cazzo siete venuti a scuola insieme?" Insistette lui, provocando solo l'aumento del nervosismo nel corpo del maggiore. Era quella la parte che non riusciva proprio a sopportare del suo migliore amico: il suo lato da mamma iperprotettiva ed isterica. Nonostante Luke fosse più piccolo di lui di qualche mese, era anche il più responsabile ed il più pesante, perché ogni piccola cosa per lui era la fine del mondo. Apprezzava il fatto che volesse solo il meglio per lui, che si preoccupasse e che non volesse vederlo stare male ancora, ma doveva capire che era pur sempre la sua vita e che non poteva giudicare le sue scelte, perché aveva i suoi motivi.
"Si è presentato sotto casa mia stamattina, okay? Mi ha chiesto se potessimo camminare verso scuola insieme ed io gli ho detto di sì" Spiegò in breve, omettendo la parte in cui Calum gli aveva chiesto il motivo per cui si fosse presentato lì. Non c'era bisogno di mettere altra carne a cuocere. Il minore sbiancò, diventando più pallido del normale, non riuscendo a crederci.
"Si è presentato a casa tua? Proprio come-"
"Si, Luke" Non gli fece neanche concludere la frase, che gli rispose. Non voleva che lo dicesse, avrebbe scatenato solo altri ricordi dolorosi e sarebbe stato impossibile cercare di ignorarli. Gli era bastato quello che aveva avuto mentre era con Ashton, che era stato inoltre brutalmente interrotto dalla sua voce, che lo stava richiamando. Non ne poteva più di vivere nel passato, doveva andare avanti.
"Ti rendi conto di quello che sta succedendo, Cal?" Domandò, conoscendo però già la risposta. Il moro annuì, sospirando. Come poteva non essersene reso conto? Era tutto fin troppo evidente. Dopo un anno, il cuore di Calum sembrava aver ripreso a battere, proprio come la prima volta. Ricordava ancora come si erano conosciuti, e che avevano passato tutto il primo anno di superiori ad odiarsi e a litigare. Era una lotta continua, anche tra Luke e Michael, visto che quest'ultimo era suo amico e, ai tempi, nessuno dei due provava ancora qualcosa per l'altro.
"Hey, abbassa i toni Clifford!" Urlò Calum, tirando appena il proprio migliore amico verso di lui, in modo da impedirgli di attaccarlo. In altre situazioni gliel'avrebbe lasciato fare, ma erano pur sempre nel bel mezzo del corridoio della scuola, non potevano permettersi un richiamo o addirittura una sospensione per colpa di quel coglione.
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Still
Fanfic[CASHTON] "Spezzare un cuore è facile, ripararlo un po' meno. Mi chiedo se le persone che osano farlo lo sappiano" Accenni; Muke cover by: @/gigiandolando