~Nuova scuola, stessi problemi~

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Sapete quella sensazione di ansia e allegria che si ha quando si entra in una nuova scuola? Quella stessa ansia che che ti frena nel parlare con gli altri compagni e quell'allegria che ti prende quando sono loro ad avvicinarsi a te per fare amicizia? Beh io questa strana, me bella sensazione l'ho provata solo una volta e di sicuro non è oggi. Io sono Leila ma tutto il mondo mi conosce come "La ragazza senza Drago". Volete sapere il perché? È semplice, nessun drago mi vuole. Questo è quello che dicono gli altri ma solo in parte è così. C'è un segreto che convive con me da ormai circa quindici anni e che nessuno sa a parte la mia famiglia e il mio popolo, I Guardiani. Noi siamo coloro che si occupano della nascita e la cura dei cuccioli di drago, gli insegnamo come si devono comprare quando saranno un po' più grandi, li aiutiamo nel loro primo volo, facendoci sempre aiutare dai draghi adulti e altre cose. Vi chiederete perché io non sia con loro in questo momento... forse? Il motivo è che mio fratello mi ha chiesto di uscire dal nostro territorio così che io possa imparare molto di più sui draghi.

Chi possiede un drago viene chiamato Cavaliere. Esso si deve prendere cura del proprio drago, nutrendo e dandogli le attenzioni che richiede. Se ciò non succede allora il drago capisce di aver fatto la scelta sbagliata e se ne va cercando qualcuno più degno che si prenda cura di lui come lui lo farebbe per il suo Cavaliere. Esistono sei tipi di drago: quelli degli elementi: aria, acqua, fuoco e terra, e questi sono i più comuni. Poi ci sono gli altri due: quelli della luce e quelli dell'ombra, quest'ultimo e molto più raro del primo essendo che ne esistono pochissimi e quei pochi si possono contare sulle dita delle mani. Io per mia fortuna li ho visti tutti. Per ordine di forza, al primo posto c'è il Drago dell'Ombra. Ovvio. Poi c'è quello della luce, dopo di lui c'è quello del fuoco, poi acqua, terra e infine aria. Anche se c'è questa piccola classifica, che è anche per la loro rarità, sono tutti molto forti e quando perdono il controllo sono quasi invincibili.

Comunque, tornando a noi. Entro nella scuola e mi avvio subito verso la segreteria dove una donna sulla trentina mi accoglie con un gran sorriso. Nei corridoi non c'è nessuno essendo che tutti sono a lezione adesso. -Può aspettare solo un secondo? Devo finire con lui-. Dice indicando con la penna un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri. Quest'ultimo mi guarda con occhi pieni di disappunto. Sospiro e faccio di si con la testa andandomi a sedere su una delle sedie. Sento sussurrare delle imprecazioni dal ragazzo di prima e ciò significa che quando andrà in classe lo dirà a tutti. Grandioso sarò sulla bocca di tutti anche prima che mi vedano. Il ragazzo esce guardandomi disgustato. -Lei non dovrebbe essere qui-. Sussurra e io sospiro. La segreteria mi guarda con apprensione. -Può stare tranquilla, ormai ci sono abituata-. Dico io scrollando le spalle. Si alza e mi chiede di seguirla, lo faccio mentre mi guardo attorno. -Qui all'Accademia c'è sia una grande biblioteca che una piscina che può esserle d'aiuto nei momenti noiosi-. Dice girando il viso verso di me e sorridendomi. Annuisco e le sorrido di rimando ringraziandola dell'informazione. Nel frattempo siamo arrivati all'ufficio del preside. Bussa e dopo il suo consenso entro e lei si mette dietro di me. -Preside Black-. La richiama e lui alza lo sguardo. -Signorina Shadow, finalmente è arrivata-. Dice con un sorriso sornione. -Buongiorno a lei preside-. Dico cercando di sorridere. -Elena, puoi anche andare-. Dice e dopo un sorriso e una mano sulla spalla se ne va. Il signor Black è anche il capo dei Sangue di Fuoco e quindi i suoi figli e molti ragazzi del loro popolo sono qui in questa accademia. -Non sembri molto contenta di essere qui-. Dice mettendo i gomiti sulla scrivania e appoggiando il mento sulle mani. -Un ragazzo mi ha visto in segreteria e mi ha tirato parole addietro anche se ero ancora con la schermatura-. Dico io sbuffando. -Mi dispiace tanto-. Dice. Lui sa chi sono e cosa sono, era un grande amico dei miei. È l'unico che lo sa. -Stia tranquillo, non mi interessa più di tanto-. Dico io. -Vieni ti faccio fare un giro-. Dice alzandosi e aspettando che uscissi dal suo ufficio.

La  Ragazza senza DragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora