Mi sveglio con un orso che mi carica la schiena. Guardandolo bene noto che è Devon. -Devon! Alzati, mi soffochi!-. Dico mentre me lo levo di dosso. Cade di sedere e io mi metto a ridere. -Ahia! Che hai da ridere? Mi sono fatto male-. Dice mentre rido di gusto. Si avventa su di me bloccandomi i polsi sopra la testa. Sorrido solo per non ridegli in faccia. Si avvicina pericolosamente al mio viso sorridendo maliziosamente. -Vedo che siamo in vena di scherzi ora-. Dice lui avvicinandosi ancora di più, abbastanza da far sfiorare le nostre labbra. Il suo respiro mi fa accelerare il cuore. -Cos'è hai perso la lingua ora piccoletta-. Dice soffiando sulle mie labbra, cosa che mi alleggerisce la testa. -D-devon-. Lo chiamo e lui sorride di nuovo. -Ridillo-. Dice e io mi sento più leggera. -Devon-. Dico e lui si fionda sulle mie labbra. Il suo sapore è inebriante e sembra che sia sotto effetto di Ecstasy. Si stacca per prendere fiato ma rimane con la fronte attaccata alla mia. Mi toglie la mano dai polsi mentre mi accarezza la guancia. -Perché non si può stare così per sempre?-. Chiede con gli occhi chiusi. -Devon.... dovremmo andare ad allenarci. Abbiamo saltato la sessione con At e gli altri-. Dico mentre le accarezzo le guance mente lui sorride. -Io vorrei avere un'altra tipo di sessione-. Dice e io mi copro la faccia per l'imbarazzo. Si abbassa ancora e comincia a baciarmi il collo. -Hai un profumo meraviglioso-. Dice mentre io sussulto per il gesto. Sorride sulla mia pelle e cerco di liberarmi. -Devon, non... posso...-. Dico e si blocca sul posto. Nel frattempo le lacrime scendono sulle mie guance e accorgendosene me le asciuga col pollice. -No, no, no, piccola. Non volevo scusa. Ti prego, non piangere-. Dice mentre scende si sposta da me. -M-mi dispiace-. Dico tra i singhiozzi. Mi avvicina più a se e poggio la testa contro il suo petto. Mi accarezza la testa e mentre mi rassicura con parole dolci. -Non scusarti piccola. Ho agito d'istinto e non ho pensato che al tuo parere e a cosa hai passato. Sono io a dovermi scusare-. Dice baciandomi la testa. Pochi minuti e il mio respiro si è tornato regolare. Mi allontano un po' giusto per guardarlo in faccia. -Lui ti ha fatto del male. Posso solo pensare a cosa ti abbia fatto e dalla tua reazione vorrei solo uccidere quel figlio di puttana che ha osato fare ciò-. Dice mentre stringe le lenzuola. Gli metto una mano sul braccio e mi guarda fisso meglio occhi. I suoi occhi sono penetranti, quell'azzurro così chiaro da guardare nel profondo dell'anima. Mi avvicino a lui lentamente e senza neanche pensare lo bacio. Un bacio casto, sorride e mi bacia a sua volta. Diventa più lungo ma rimane comunque dolce. Non andiamo oltre ma sorride e mi accarezza la guancia. -Andiamo ad allenarci-. Dice lui
Ci troviamo in palestra da soli essendo che comunque è il giorno dopo. Ci alleniamo fino all'ora di cena. Siamo affamati come non mai e prima di uscire Devon mi prende per i finchi e mi bacia in modo lento. Ci stacchiamo e sorride, ci avviamo così alla mensa mentre lui sorride come un ebete. Entriamo e io abbasso le testa per l'imbarazzo. *Vi stanno guardando tutti*. Dice Frost e le mie guance si scaldano di più. Prendiamo da mangiare e ci sediamo al solito tavolo con le solite persone che però ci guardano stralunati e spostano il loro sguardo da me a lui. Mangio con la testa bassa mentre Devon è tranquillo. -Continuerete a guaradarci così per tutto il tempo?-. Chiede lui mentre sorrido. -Da quando?-. Chiede Alex. -Da un po', Devon si è avvicinato di più quando Leila ci ha confessato quello che è-. Dice Alessia mentre beve. -Io l'ho notato ma non ho voluto dire niente-. Dice At. Alzo lo sguardo e noto che quelle due stanno sorridendo. -Avete saltato l'addestramento di ieri-. Dice John con nochalance. -Ho recuperato oggi. Siamo stati tutto il tempo in palestra ad allenarci-. Dice Devon mentre mi mette una mano sulla coscia. Sussulto ma non dico niente. -Devon ti ha ammutolito Leila?-. Dice At e mi soffoco con un pezzo di carne. Devon mi batte qualche pacca sulla schiena. -Atena!-. Sorrido mentre la guardo. Lei scoppia a ride e con lei scoppiamo tutti. Per una volta siamo un po' spensierati.
Il giorno seguente lo passiamo nella totale tranquillità come anche io giorni successivi. Ma si sa, questa è solo la calma prima della tempesta. Ci alleniamo ogni giorno per essere sempre preparati. Io e Frost abbiamo un brutto presentimento e sembra avvicinarsi sempre di più. Vorrei tanto che tutto ciò non fosse vero. Sospiro. -Luna-. Mi chiama At. Mi giro verso di lei e noto la preoccupazione nei suoi occhi. Le sorrido per rassicurarla. -Non riusciranno vincere quets volta-. Dico mettendole la mano sulla gamba. In questo momento siamo da sole essendo che agli altri è stato chiesto di fare una ronda. Avevano avvistato dei movimenti ad est da qui e Maurice ha voluto dare un'occhiata. -Leila. So che questa sarà la tua ultima battaglia-. Dice e mi giro compretamente verso di lei. Sorride anche se è un sorriso triste. -È stato Hàides e mi ha anche detto che nessuso può cambiare ciò-. Dice lei. -In realtà non so se sarà così. In ogni caso non avrei mai permesso a nessuno di rischiare-. Dico io sospirando. Mi abbraccia di slancio e la sento singhiozzare. -Hey non piangere, sai anche tu che prima o poi me ne sarei dovuta andare. Ma ti prometto che anche se non dovessi sopravvivere sarò sempre al tuo e al fianco di chi ne avrà bisogno-. Dico io strngendola di più a me. -Me lo prometti?-. Dice lei e io annuisco sorridendo.~~~
Ciao a tutti. Scusate moltissimo per l'assenza ma non sapevo realmente come scrivere questo capitolo. In più dovevo pensare come finire questa storia. In ogni caso, secondo voi cosa succederà alla nostra protagonista?. Votate, commentate e condividete se vi piace. Alla prossima.
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La Ragazza senza Drago
FantasiIn un'era dove i draghi e la magia vivono a stretto contatto con gli umani e la loro tecnologia, dove i draghi scelgono se avere un'umano al loro fianco chiamato Cavaliere, dove tutti sono felici di ricevere l'attenzione di un drago, dove si impara...