~Ricordi~

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Siamo rimasti da soli fino all'ora di pranzo dove poi siamo andati in mensa dove le ragazze si sono di nuovo lanciate su di per la felicità. Sorrido e mi siedo al tavolo mentre le ragazze e i ragazzi si siedo al mio stesso tavolo. Molti ci guardano in modo strano ma i ragazzi non ci fanno molto caso. -Mi sento un po' a disagio-. Dico mentre comincio a mangiare. -È da un mese a questa parte che tutti ci guardano così-. Dice Alessia. -Solo perché eravamo leggermente preoccupati per te-. Dice John. Devon sorride. -Leggermente?-. Dice lui. -Sel cosa.... cosa è successo un mese fa?-. Chiede Hannah. -Diciamo che per quanto abbia scaricato lo stress contro Fede e la rabbia che ho accumulato per via di quel cacciatore non sono riuscita a scaricarla con la caccia che avevo fatto-. Dico io. Alex dopo qualche secondo comincia a tossire per via di qualcosa che gli è andato di traverso. -Tutto bene Alex?-. Chiedo mentre lo guardo preoccupata. -Ho appena realizzato che non è il caso di farti incazzare per nessuna ragione al mondo-. Dice bevendo un po' d'acqua per mangiare giù quello che gli si era bloccato in gola. Sorrido e guardo gli altri che realizzando ciò mi guardano impauriti. -No, non dovete avere paura di me. Non vi farei mai del male a nessuno di voi. Mi sentirei in colpa-. Dico abbassando lo sguardo. Devon sentendo ciò mi mette una mano sulla gamba e sorrido mentre rialzo la testa e vedo gli altri sorridermi. Continuiamo a pranzare tranquillamente finché Fede non si avvicina a noi a testa bassa. -Fede alza la testa, non sono nessuno per farti comportare in questo modo-. Dico e tutti si girano verso di lui mentre alza la testa. -Io.... Io volevo solo scusarmi per come mi sono comportato quando eravamo nel tuo territorio e per tutti gli insulti che ti ho fatto-. Dice e io sorrido. -Se non ti avessi già perdonato saresti due metri sottoterra-. Dico mentre lui strabuzza gli occhi e io mi pulisco la bocca. -Parlando seriamanete, le altre accademie hanno fatto di peggio quindi i tuoi insulti e ciò che hai fatto mi è indifferente-. Dico io mentre mi alzo e mi posiziono davanti a lui. Sorrido e gli porgo la mano in segno di pace. Lui la stringe e se ne va. Mi giro verso gli altri che mi guardano straniti a parte Atena che ride sotto i baffi. Eli cerca di dire qualcosa ma Atena la precede. -Non meravigliatevi quando fa così, è la sua natura. Può essere la persona più gentile e affettuosa del mondo ma anche quella più crudele e stronza-. Dice Atena. Mi risiedo e Devon appoggia la sua testa sulla mia spalla. -Qualcosa non va?-. Chiedo e lui scuote la testa per negare. -Sono solo leggermente stanco-. Dice lui. -Hai dormito ieri notte?-. Chiede John. -Si e no-. Dice e lo guardo confusa. -Continuavi a mugolare cose strane e mi preoccupavi quindi non sono riuscito a dormire molto-. Dice lui mentre si sfrega su di me e mi lascia un bacio sul collo. Gli altri mi guardano confusi ma poi dopo aver realizzato la cosa sorrido e Atena mi guarda con gioia. Sospiro. *Perché ho il presentimento che qualcosa andrà storto?*. Eli subito mi guarda preoccupata ma le sorrido mimandole un "non preoccuparti". So di non essere convincente ma non voglio che si agitino, si sono appena tranquillizzati. *Spero almeno duri qualche giorno questa tranquillità*. Dice Frost e impercettibilmente annuisco. Dopo pranzo siamo andati tutti nella Serra dove molti draghi vedendomi si avvicinano per farsi accarezzare. -Come mai fatto così?-. Chiede Hannah mentre si siede e accarezza Dust, il suo drago della terra. -Vogliono solo accertarsi che Luna stia bene-. Dice Atena. -Leila, scusa se te l'ho chiedo ma perché Atena ti chiama Luna? Se non sbaglio il significato del tuo nome è notte giusto?-. Chiede Alex. Per un momento mi irrigidisco ma dopo uno "scusa" da parte di Atena sorrido. -Come vedete i miei capelli hanno le punte bianche, beh prima erano tutti bianchi. In più quando sono nata era una notte di novilunio. I miei genitori così hanno pensato di chiamarmi Luna e Leila-. Dico io mentre mi siedo su un tronco e Blaze viene ad appoggiare il suo muso sulle mie gambe. -Allora perché, quando Atena ti chiama così, si scusa subito dopo?-. Chiede Hannah. -Perché per tutto il periodo in cui sono stata con i cacciatori loro mi chiamavano Luna e...-. Dico ma mi blocco perché la mia nella mia mente riaffiorano i ricordi di quei mesi. -E dopo il suo ritorno a casa le dava fastidio che venisse chiamate così-. Continua Atena ma poco l'ascolto perché ormai i ricordi mi annebbiano la vista e vengo riportata ai quei mesi.

Sono sdraiata sul pavimento freddo della "mia" cella. Ricordo poco di quello che mi hanno fatto in questo periodo, non so neanche che giorno è o se è giorno o notte. L'unica cosa che ricordo è il dolore che ormai è la mia migliore amica. Con le poche forze che mi sono rimaste mi alzo solo per andarmi a sdraiare nel materasso malandato e puzzolente. Sospiro. -Quando finirà tutto questo?-. Dico tra me e me. Chiudo gli occhi e mi godo questa poca tranquillità che ho. Sento la porta della cella aprirsi e socchiudo gli occhi per capire chi è. -So che sei sveglia tesoro-. La voce di Marcus mi graffia le orecchie mentre la sua mano si poggia sulla mia guancia. Apro un poco gli occhi solo per vederlo in faccia. Sul suo viso compare un dolce sorriso, solo che dietro ad esso si intravede anche la sadicità e la percezione crescere. -Cosa vuoi farmi ora?-. Chiedo in un sussurro. Sorride mentre mi prende in braccio e mi porta di sopra. Mi porta in una camera e quello che vuole fare mi fa scattare e con non so quale forza cerco di alzarmi dal letto. -Luna non ti consiglio di muoverti se non vuoi che ti faccio più male del dovuto-. Dice mentre mi prende del per un braccio mi porta nel bagno, mi strappa i vestiti di dosso e mi spinge di dentro il box, azione il getto d'acqua per togliermi tutta la sporcizia di dosso. Dopo ciò mi prende e mi riporta nella camera di prima. -Rilassati piccola mia, voglio solo giocare-. Sussurra al mio orecchie e brividi di disgusto mi pervadono il corpo. Le sue mani scorrono sul mio corpo mentre comincia a baciarmi il collo e sorridere mentre io mi dimeno per cercare di liberarmi. A lui però non piace e così mi prende e mi blocca sul letto. -Io volevo solo farti sentire bene ma tu non vuoi, allora mi divertirò solo io-. Dice mentre mi lega alla testata del letto. Mi dimeno come una matta, non voglio perdere l'unica cosa che mi è rimasta. Lui continua a baciarmi e la cosa mi fa solo che vomitare. Gli mordo il labbro così da allontanarlo, impreca e mi guarda incazzato. -Brutta puttanella che non sei altro-. Mi molla un ceffone talmente forte da farmi girare la faccia. Rimango così per qualche secondo mentre sento che si abbassa la zip dei pantaloni e lo tira fuori. Mi obbliga a girarmi e subito dopo il suo cazzo mi è in bocca. Mi tira i capelli facendo avanti e indietro. -Prova a mordere e ti giuro che avrai vita breve chiaro?-. Dice e alla consapevolezza che potrei morire lo assecondo. Lo lascio fare e dopo qualche minuto viene. Mi tira di nuovo i capelli. -Ingoia brutta troia-. Dice mentre purtroppo devo fare quello che ha detto. Mi slega e mi mette a novanta. -Non voglio-. Dico io. -Taci!-. Dice mentre mi prendo una sculacciata. Mi lamento ma arriva un'altra sculacciata. -Ti ho detto di tacere!-. Dice mentre senza dire niente affonda dentro di me. -Ahhhhh-. Lacrime salate mi rigano il volto e lui continua ad affondare e tirare i miei capelli. -Dio quanto è stretta la tua dolce figa-. Dice mentre mugola di piacere. Continua così mentre io soffro in silenzio. Viene tre volte e dopo mi lascia li. -Se sei in vita è solo perché io lo voglio-. Dice mentre sbatte la porta e io mi metto a piangere come una fottuta bambina.

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Ciao bella gente come state? Io bene perdonatemi per l'assenza ma veramente le idee per entrambi le storie. Scusate tanto. Comunque ecco a voi, ditemi com'è. Alla prossima. Ciao belli miei

La  Ragazza senza DragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora