~Verità~

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Il vento che soffia la sera mi ha sempre rilassata in più ci sono le fusa dei draghi. -Perché tutto questo deve capitare a me?-. Parlo da sola mentre sorrido e penso di star diventando pazza. *Non credo che tu possa essere sana di mente dopo la sedia elettrica*.

"Hai più che ragione. È un miracolo che dopo settantadue ore sia ancora qui". Dico assecondandola mentre accarezzo uno dei draghi che si era avvicinato. Sento fruscii provenire davanti a me e un demone che riconosco molto bene. -Come mai sei venuto qui fin qui?-. Chiedo sorridendo mentre faccio segno di si sedersi vicino a me. -I tuoi mi hanno chiesto di vedere come stavi e ti mandano i saluti-. Dice lui mentre guarda il cielo notturno. Annusco. -Non credo di poter continuare dopo la battaglia-. Dico guardandolo, il suo sguardo saetta dal cielo a me e noto una scintilla di preoccupazione nel sui occhi. -Lucifero. Come pensi che io possa sopravvivere? Durante la battaglia sono certa che userò tutta la mia energia. Sarebbe un miracolo se avessi anche solo un sospiro dopo ciò-. Dico io mentre prendo in mano la piastrina che mi hanno regalato mamma e papà. -In più, diciamoci le cose in faccia. Io non dovrei neanche essere viva. Dovrei essere con mamma e papà e Frost starebbe riposando in pace al posto di tenermi in vita-. Dico ridacchiando istericamente. Lui mi guarda ma non dice niente. Frost sospira. *Chi tace, acconsente*. Annuisco alla sua risposta. -Loro non lo sanno vero?-. Chiede prendendomi la mano libera. -Nessuno sa di questo piccolo particolare. Neanche At o mio fratello-. Dico io. Stringe ma non fiata. -Sono felice di averti servito Frost. Se questa realmente sarà l'ultima battaglia che affronteremo ti prometto che darò il meglio di me per ripagati dello sforzo che hai fatto-. Dico ad alta voce. Intanto c'è solo il demone. *Non devi ripagarmi di nessuno sforzo Luna. Se veramente sarà la nostra ultima battaglia allora la vinceremo e poi riposeremo se così dovrà essere*. Sorrido sentendo le sue parole. -È il caso che tu vada a dormire Luna, non vorrei mai che il caos distrugga ciò che è stato creato fino ad ora-. Dice lui mentre si alza e fa alzare anche me. Torno ai dormitori e mi avvio verso la camera per riposare quelle poche ore che orami mi sono rimaste.

A mensa tutti sono tranquilli e questo mi solleva. -Ieri sera sei rientrata tardi-. Dice
Eli. -I draghi mi hanno obbligata a stare con loro e sono potuta andare a letto solo quando si sono addormentati-. Mento. Non dirò a loro quello che ho detto a Lucifero. So che forse penserete che sia per protagonismo ma tengo veramente a questi ragazzi e soprattutto al mio popolo. La mattina la possiamo a fare lezione. Durante il pranzo non mangio molto. Forse mi sto preoccupando troppo. Eli mi guarda e poi guarda il mio piatto. -Lelia, stai bene? Non mangiato quasi niente-. Dice e tutti mi guardano preoccupati. -Si sto bene. Non ho molta fame, scusatemi vado a prendere una boccata d'aria. Ci vediamo nel campo-. Dico prima di alzarmi e uscire sotto gli occhi di tutti.

"Credi realmente ce l'ha faremo?"

*Non lo so Luna. Sinceramente non lo so. Sento il mio corpo ancora li nella sua base. Spesso lo sento parlare ma spesso non lo ascolto perché continua a raccontare quello che ti ha fatto*. Mi vengono i brividi.

"Posso sentire attraverso te?"

*Vorrei dirti di no. Ma so cosa vuoi fare quindi prego. Ma fa attenzione okay?*. Annisco, prima di fare ciò mi arrampico su un albero così da non essere disturbata.

~Attraverso Frost~

-Ciao Frost, giusto? In ogni caso volevo farti sapere che attaccherò la tua padrona. La cosa più divertente sarà che la terrò in vita per fargli vedere tutti morire, dal primo all'ultimo e poi diventerà la mia puttana. La sbatterò fino a farle urlare il mio nome e non smetterò fino a che non l'avrò distrutta. E neanche l'ha ucciderò, le ricorderò il suo fallimento fino a che non mi stancherò di lei e le taglierò la gola.

Cado letteralmente dal ramo. Ho il respiro affannato e gli occhi che si muovono senza che veda realmente qualcosa. Mi tengo la testa per il male e per le parole che quel figlio di puttana ha detto. Ringhio talmente forte che sono sicura l'avrà sentito Syrius e tutto il popolo. Sento la presenza di qualcuno. Quest'ultimo mi prende in braccio e mi porta non so dove. Non ho motivo di sentirmi in pericolo con questa persona ma non so neanche il perché. -Respira profondamente e rilassati, ti porto in camera e riposati. So che ieri non hai dormito molto-. Non riconosco la voce purtroppo ma mi fido di lui. Mi accoccolo di più al suo corpo e lui mi stringe. Sento una porta aprirsi e un materasso sotto di me. Non sento più la sua presenza vicino e mugolo qualcosa di incomprensibile. Sento un peso alla mia destra e un braccio che mi avvicina al suo petto. -Hey tranquilla, sono qui. Non preoccuparti-. Dice mentre mi accarezza la testa. Mugolo dal piacere e sfrego il naso contro il suo petto. Ridacchia un po'. -Non fare così, mi fai il solletico-. Dice mentre mi bacia la testa. Vorrei tanto che il tempo si fermasse solo per stare così. -Non voglio combattere-. Dico sussurrando. -Vinceremo anche questa battaglia e poi torneremo in Accademia per continuare gli studi. Ora riposa-. Dice lui. -Ma dovremmo allenarci-. Dico ricordando che At aveva chiesto di usare le armi bianche. -Possono allenarsi anche senza di noi-. Dice lui.

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Buona sera gente scusate se non ci sono da tanto. Ma veramente, ho poche idee infatti notate quanto sono corti i capitoli. Comunque scusate ancora. Votate, commentate e condividete. In ogni caso potreste anche darmi delle idee ora che sapete, forse come finirà la storia

La  Ragazza senza DragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora