~Essere diversi è difficile~

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Il giorno dopo mi sveglio decisamente prima rispetto all'orario che mi hanno riferito. Decido allora di fare un doccia. Stranamente nel mio bagno c'è sia il box doccia che la vasca, così decido di usare la vasca e starmene lì dentro per rilassarmi e magari cambiare atteggiamento. Dopo che sono uscita e mi sono vestita comoda e sono uscita dal dormitorio, andando in biblioteca. -Signorina Shadow, come mai si è svegliata così presto?-. Chiede la bibliotecaria. -Ieri sera mi sono addormentata senza mangiare e così mi sono svegliata presto-. Dico normalmente alzando le spalle. Lei strabuzza gli occhi. -Allora vada immediatamente a fare colazione, non la voglio vedere svenire sui miei libri!-. Dice lei e io ridacchio mentre seguo il suo consiglio. Vado nella mensa dove una dolce signora, dopo averle raccontato che non ho mangiato, mi mette sul vassoio una fetta enorme di torta al cioccolato e un bicchiere di spremuta d'arancia appena fatta. La ringrazio e mi vado a sedere in un qualsiasi tavolo essendo che non c'è anima viva. Dopo la colazione torno in biblioteca dove comincio a passare tra gli scaffali per vedere se trovo qualcosa di interessante. Il brutto di far parte del popolo dei Guardiani è che già in tenera età ti insegnano tante cose sui draghi e i Cavalieri, in più si aggiunge il fatto che sono stata in ben due accademie dove, anche lì, ho imparato. In tutto questo c'è anche quel piccolo segreto quindi, arrivando qui so già tutto sulle lezioni che faremo. Ma il mio scopo non è imparare ancor di più ma scoprire perché proprio io custodisco un segreto così grande. -Signorina Leila, tra poco incominciano le lezioni. È meglio che vada se non vuole fare tardi già il primo giorno-. Dice la bibliotecaria e io annuisco. Verrò qui più tardi magari riesco a trovare risposte qui. Dico tra me e me. Mi incammino per corridoi. Forse vi chiedete perché non ci sia neanche un drago in giro vero? Beh è perché ai draghi viene chiesto di rimanere nella Serra.

La Serra è per l'appunto una serra enorme dove i draghi riposano e stanno quando i loro Cavalieri non hanno "bisogno" di loro, ma ciò non vuol dire che non se ne prendano cura. Per esempio, nella vecchia accademia, dopo pranzo i Cavalieri portavano il cibo ai propri draghi e spesso si finiva nel rimanere con loro per tanto tempo così da dargli le attenzioni che volevano. Infatti poi verso le cinque di pomeriggio i ragazzi andavano ad allenarsi, alcune volte con i draghi altre volte senza. Persa nei miei pensieri non vedo e sbatto contro qualcuno che però mi prende al volo. -Ciao Leila. Cos'è, stai ancora dormendo?-. Dice ridacchiando Jay. -Haha divertente, comunque no, stavo pensando-. Dico mentre riprendo l'equilibrio e mi stacco da lui. -Andiamo su. Se no facciamo tardi-. Dice lui mentre ci dirigiamo in classe. Una volta in classe ci sediamo ai nostri posti e dopo pochi minuti arriva anche Eli affannata e stanca. -Hey tranquilla. Non sei in ritardo-. Dico ridacchiando. *Leila attenta!!*. Sento e mi sposto di scatto. Un coltello si pianta sul muro dietro di me mentre del sangue fuoriesce dalla ferita creata sulla guancia. "Grazie". Mi sfioro la ferita. Non brucia, non è neanche troppo profonda. -Leila cazzo, stai bene?-. Chiede Eli girandomi la faccia per vedere la ferita. -Tranquilla, non è grave-. Cerco di tranquillizzarla anche se proprio il quel momento entra il prof e vedendomi, sbatte la mano sulla cattedra. Tutti si girano verso di lui composti. -Non vi era stato detto esplicitamente che non dovevate dare fastidio a Leila?-. Chiede serio in volto. Tutti si girano verso di me. Sospiro e mi siedo. -Può stare più che tranquillo prof. È solo un graffietto-. Dico non curante del fatto che dovrei mettermi un cerotto. Lui mi guarda quasi scioccato ma poi si riprende e dice agli altri di sedersi. -Bene ragazzi essendo che per Leila è la prima lezione, qualcuno vuole spiegarle come funzione il legame tra draghi e Cavalieri?-. Chiede e un ragazzo moro si offre. -I draghi come credo sai, scelgono chi avere al proprio fianco una persona-. Dice e io annuisco. Noia!!! Penso e Eli ride. -Beh quando un drago sceglie il suo Cavaliere esso riceve dei "poteri" se così si può dire, questo cambia da persona a persona e i suoi sensi si amplificano-. Dice e io annuisco senza dire niente. Sono stata il due accademie diverse! So cosa succede quando ci si lega ad un drago! Dico e Eli si deve mettere una mano di fronte alla bocca per non scoppiare a ridere. *Qualcuno ti sta fissando*. Che? Perché qualcuno mi dovrebbe fissare? Eli mi da una gomitata leggera e mi indica con la testa il ragazzo di ieri, quello con i capelli neri e gli occhi azzurri. Non ci faccio molto caso e ridò attenzione al ragazzo. -È vero che si condivide anche il dolore oltre che alla forza?-. Chiedo così che non sembri solo un'imbecille che annuisce. -Si, è vero condividiamo anche il dolore oltre alla forza. Ma almeno così possiamo capire se il nostro drago sta bene o meno ma in genere se non lo sentiamo c'è lo dice lui-. Dice fiero. Secchione. Dico e proprio in quel momento suona la campanella tutti si alzano e si precipitano fuori.

Dopo avermi salutato Eli e Jay vanno in palestra ed essendo che io nei primi giorni sono esonerata dai combattimenti o dai esercizi che si tengono in palestra, ho praticamente tre ore di tempo per fare quello che voglio. -Leila-. Mi chiama una voce dietro di me. Girandomi vedo il preside che mi viene in contro. -Buongiono preside. Le serve per caso qualcosa?-. Chiedo cercando di essere gentile, anche se è particolarmente difficile essendo che ho difficoltà nel far vedere le mie emozioni dopo tutte le volte che mi hanno preso per il culo. -Si. Ah è stai tranquilla puoi comportarti normalmente con me e dammi del tu, almeno qualcuno non mi fa sentire vecchio-. Dice ridacchiando e strappandomi una risatina. -Punto per me-. Dice fiero e io lo guardo confusa. -Uno dei miei molti obbiettivi su di te è farti sentire a proprio agio quindi cerco di non essere il "Preside cattivo e severo" che tutti vedono-. Dice mimando le virgolette sul preside cattivo e severo. Sorrido e poi mi dice di seguirlo nella biblioteca. Posto in qui sarei comunque andata senza di lui. -La bibliotecaria mi ha avvertito che stamattina eri già qui. Quindi ho dedotto che stai cercando informazioni. Informazioni che, forse troverai in fondo alla biblioteca a destra. Prego eh, ma ora devo andare a vedere gli allenamenti dei ragazzi. Quindi tolgo il disturbo Guardiana-. Dice facendo un inchino, alzo gli occhi al cielo ma sorrido. Dopo che è uscito sono subito andata nella sezione che mi ha detto. Dopo ben due ore di lettura e ricerca ho trovato ben poco e spesso leggevo cose che già sapevo. Sbuffo e mi alzo da quella poltrona che ormai è diventata scomoda. Esco della biblioteca e mi avvio verso la palestra. Non posso partecipare ma ciò non vuol dire che non possa assistere. Una volta arrivata davanti alla porta sento un gran casino ma non me ne preoccupo perché so che stanno lavorando con i draghi. Motivo in più perché non ho potuto partecipare. Entro e vedo che stanno tutti lottando. La palestra è molto più grande del normale essendo che ci devono addestrare anche i draghi. Faccio un passo avanti e una punta aguzza di un drago mi obbliga a spostarmi di lato lasciando che si conficchi sulla parete. Un drago mugola di fronte a me attirando l'attenzione di tutti presenti. Il drago in questione è un drago della terra. Mi avvicino e gli accarezzo il muso. -Tranquillo mi hai solo sfiorato-. Dico sorridendogli e grattandoli il mento. Scodinzola un po' mentre il preside si avvicina. -Stai bene?-. Mi chiede mentre un ragazzo di avvicina preoccupato. -Stia tranquillo. Sono stata anche lanciata contro muri e alberi dai draghi. Non è una novità-. Dico io. -Mi.... mi dispiace tantissimo, è stato un'incidente-. Dice lui balbettando. -Non è un problema-. Dico io mentre mi giro e vado a sedermi sugli spalti. -Bene ragazzi, potete far riposare i vostri draghi-. Dice il coach. -Leila vai con loro-. Dice il preside e io annuisco andando con i draghi. Una volta arrivata noto che è molto bella e oltre ai draghi dei ragazzi ci sono vari draghi selvatici. Molti si avvicinano ma un ringhio quasi sussurrato li fa scappare via. "Non vuoi proprio eh?". In risposta sento un ringhio. Mi Siedo su un tronco caduto lì vicino. Faccio comparire il mio flauto e mi rilasso prima di cominciare a suonare una melodia.

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Ciao ragazzi sono tornata come state? Questo è il nuovo capitolo. Ditemi che ne pensate. Votate e commentate come sempre. Ciao belli

La  Ragazza senza DragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora