Prologo 1: La madre di Megan

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1° Capitolo della OneShots 

Camila's POV

Mi sono accordata con Megan e alcuni compagni per festeggiare  la vittoria della partita di pallavolo. Io non voglio andare alla festa, non vado molto d'accordo con gli altri, che per avere quasi 18 anni sono molto immaturi e mi da fastidio, sarei andata alla festa solo per Megan, la mia migliore amica.

Devo passare a prendere Megan, già sono fuori da casa sua, guardo l'orologio, è già ora, scendo dalla macchina e suono il campanello.

Si apre la porta e lì davanti c'era la donna più sexy di questa fottuta vita.
- Buona sera signora Jauregui, come sta?-
-Camila, già ti ho detto che non mi devi chiamare signora e tanto meno Jauregui, chiamami Lauren.-
mi dice con la sua sexy e roca voce.-Sto molto bene, che mi dici tu?-

Credetemi, sto soffrendo con questa immagine davanti agli occhi. Dovrebbe essere illegale indossare questo vestito.
-Sto bene, grazie per aver chiesto Lauren. Sono venuta per Megan.- 
Apre completamente la porta e mi invita ad entrare.

-Megan non c'è. Dopo scuola è passata a casa di suo padre e non è ancora arrivata, però siediti, non tarderà.- 
Dio, sta così bene con quel vestito che comincio a provare fastidio all'inguine.

Mi accomodo e vedo che guarda il suo cellulare. Continuo a guardarla, è così bella, come sempre. Guardo il suo bel viso, le sue spalle nude, quel poco di petto scoperto, il suo addome, le sue lunghe gambe bianche. 

Ho iniziato a sentire il mio pene indurirsi, quindi mi sono voltata verso la televisione.

La sento sbuffare, mi volto e sta controllando il suo cellulare, quindi mi volto un'altra volta. Non voglio avere una grande erezione proprio lì. Appena mi sono voltata ho sentito il suono di una notifica dal mio telefono.

Nuovo messaggio da Megan:

"Mio padre mi ha messo in punizione per la nota di oggi al compito, non verrò. Ci vediamo domani. Baci."

Sono felice, almeno non devo andare a quella noiosa festa, proprio come andare a casa, non c'è niente. 
Mi alzo e vedo come Lauren mi guarda.

-Mi ha detto Megan che non verrà, perché suo padre l'ha messa in punizione.- Si alza e si avvicina a me, in realtà sto diventando nervosa. 

- Sembra che hanno dato buca ad entrambe- mi sorride e ora posso capire perché quel vestito.
-Beh che stupida la persona che ha osato farlo, visto che sei una donna così bella- sento il calore sul mio viso, e questo mi ha imbarazzato più delle parole che ho appena detto, e ho solo abbassato la testa.

-Oh Camila, grazie! Che una ragazza così giovane e carina veda qualcosa in questa anziana signora mi lusinga. A proposito, quanto sei bella tutta rossa.- Quale anziana signora se potrebbe passare facilmente per una ventenne.
-Non dire queste cose, sei molto bella. Pure un cieco lo vedrebbe.- Merda! Da dove mi escono cose del genere.

Cominciò a ridere.
-Non mi dire più niente se no quella che diventerà rossa sarò io. Vieni, che ne dici se prendiamo un drink, sempre se non hai altri piani, o dove sareste andate tu e mia figlia?-
Non le dico che dovevamo andare ad una festa, se no la farei andare via.
-Saremo andate solo in giro, non avevamo piani per un posto specifico.- Sorrise.
-Allora, una birra?- Non mi piace accettare le offerte, ma a questa donna non posso negare niente.
Camminiamo verso la cucina, prendiamo le birre e ritorniamo in sala; lei si siede su una sedia e io su un'altra.

-Solo una.-  Che da una sono diventate quattro. Non sono ubriaca, però comincio a sentire caldo, e suppongo anche lei per il colore delle sue guance. 

La madre di Megan (Camren G!P) |TRADUZIONE ITALIANA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora