Epilogo

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-Max, scendi di lì, è molto pericoloso.- Non riesco a credere quanto è bello il mio bambino.

-Quel piccolino lì è tuo?- Guardo la ragazza che me lo ha chiesto.
-Si, il mio piccolo Max. È bellissimo, non è vero?- Non smetto di guardarlo, mi piace farlo.

-È molto bello, si. È anche tu lo sei.- La guardo e le sorrido. In realtà non so che dirle. 
-Mami, posso salire là?- Annuisco e lo guardo salire su un piccolo giocattolo. 

-Quanti anni ha?- Guardo di nuovo la ragazza.
-In realtà oggi compie 5 anni.- Ancora non riesco a credere che lui era vivo.

-Io sono Sara, tu sei?- La guardo.
-Camila. È stato un piacere conoscerti, ma ora devo andare.- Mi alzo, però lei afferra la mia mano e ci mette un piccolo foglio di carta.

-Devi chiamarmi.- Nego.
-No, non devo.- Dico. Prendo il bigliettino e glielo ridò. 

-Piccolo Maxime, andiamo a casa.- Lo vedo avvicinarsi.
-Certo che devi.- Dice e mette il bigliettino nel mio cappotto. Sorrido e prendo in braccio Max. 

-Lavori oggi?- Lo guardo.
-Andiamo a casa, ci aspettano.- Lo faccio salire in macchina.

-Dove andiamo mami?- Inizio a guidare. 
-Ti porto da Megan, devo andare a lavoro.- Mi fermo ad un semaforo e lo guardo.

-Che succede, amore mio?- Lui mi guarda e china la testa.
-Non verrai alla mia festa. Hai detto che non saresti andata a lavorare.- Dice. Mi spezza il cuore il fatto che lui pensa queste cose.

-Però perché dici così? È ancora molto presto, e io sarò velocissima.- Dico. Parcheggio la macchina, scendo, e salgo di nuovo vicino lui.
-Ogni volta che vai a lavorare torni tardi a casa.- È così piccolo, però molto intelligente. 

-Non sarà così, te lo prometto, e ti prometto anche che andrò velocemente, e poi dove andrai con tua sorella io sarò lì.- Mi guarda.
-Me lo prometti?- Sorrido e gli do un bacio. 
-Te lo prometto, amore. Ora dobbiamo andare.- Salgo di nuovo al posto di guida e mi immetto di nuovo nel traffico. 

Parcheggio fuori dal palazzo dove abita Megan e la chiamo.
-Sono giù.- Chiudo e guardo mio figlio.

-Che succede, Max?- Lui nega, però lo conosco troppo bene.
-Bambino, che succede? Sei arrabbiato con me?- Lui annuisce. 

-Perché?- Chiedo. Lui guarda fuori dal finestrino.
-Io voglio venire con te.- Dice e sorrido. 

-Non è un luogo per te. Megan ti porterà a casa.- Nega e incrocia le braccia. Assomiglia molto a Lauren. Amo questo fatto, che posso avere qualcosa di lei, ora che non c'è più. 

-E cosa diciamo a Megan, visto che sta venendo.- Dico e lui inizia a cercarla con lo sguardo. Scendo dalla macchina e abbraccio Megan. Vedo scendere Max e correre da sua sorella. 

-Ciao bello! Sei pronto per un pomeriggio con la tua sorellina preferita?- Dice. Lo guardo, mi piacerebbe sapere cosa le dirà.
-Megan, voglio andare con Mami. Puoi venire con noi, vuoi?- Inizio a ridere e lui mi guarda male. 

-Scusa amore! Vi aspetto in macchina.- Salgo e guardo il mio telefono. Rispondo ad alcuni messaggi e sento lo sportello aprirsi.

-È stato molto bravo a convincermi.- Sorrido e inizio a guidare.
-Non si presume che dovresti rimanere a casa, oggi è un giorno importante.- La guardo e continuo a guidare. 

Parcheggio la mia macchina e guardo Megan.
-Ora voi andrete a fare un giro per l'azienda.- Dico e scendo. Vedo scendere anche loro. 

-Verremo con te, già l'ho detto.- Guardo il mio bambino e chino la testa.
-Molto bene, solo non ti arrabbiare.- Senza dubbio è uguale a sua madre. Mi alzo e afferro la sua mano.

La madre di Megan (Camren G!P) |TRADUZIONE ITALIANA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora