Capitolo 18

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Maratona 2/3 

Mila Kunis' POV

È tutto il giorno che cerco di parlare con Camila. Sto iniziando a preoccuparmi, quindi penso di chiamare Dinah. È molto più sicuro che preferisce parlare con lei che con me. Entro nell'ufficio di Camila e cerco tra i suoi documenti una rubrica, per chiamare Dinah. Ci metto u po' di tempo però la trovo.

-Ciao Dinah, sono Mila Kunis. Scusa se ti disturbo, ma sai qualcosa di Camila?- Chiedo.
-Ciao. No, l'ho chiamata ieri sera ma non mi ha risposto. Pensavo fosse occupata in ufficio quindi non ho insistito. Succede qualcosa?- Mi dice.

-Hai un po' di tempo, potremo vederci nel bar della scorsa volta?- Comincio a mettere a posto le mie cose.
-Si certo, ora vengo.- Esco dall'ufficio. 

Quando entro al bar vedo Dinah vicino al bancone. Cammino fino a lei e le tocco il braccio. 
-Grazie per essere venuta.- Dico e le do un bacio sulla guancia.

-Dimmi cosa sta succedendo, Camila sta bene?- Nego.
-Ho parlato con lei prima e non sono riuscita a parlarle di nuovo.- Mi siedo.

-Che cos'è successo?- Mi chiede.
-Mi ha chiamato ed era molto nervosa. Mi ha detto di prenotarle una camera in un hotel dell'Arizona e di dire al pilota dell'azienda che doveva partire. Non ho capito niente, quindi ho fatto solamente quello che mi ha chiesto e poi le ho mandato un messaggio chiedendole spiegazioni.- Si avvicina il bar-man e ci da le nostre ordinazioni. 

-Non è quello che ho ordinato, ti ho chiesto una vodka.- Dice Dinah.
-Va bene.- Le sorrido.

-Più tardi mi ha chiamato dicendomi che Lauren l'ha ingannata, che ha incontrato un'altra persona. Le ho chiesto se è per questo che è andata in Arizona e mi ha detto di si, che Lauren le ha detto che sarebbe partita per lavoro, però in realtà era con un tipo in vacanza.- Vedo Dinah lanciare il bicchiere a terra. 

-Figlia di puttana! Giuro che la ucciderò quando la vedo. Camila deve essere distrutta, non l'ho mai vista così innamorata, e non so cosa ci facciamo qui io e te al posto di andare a cercarla.- Questa è una grande idea. 

-Chiamo il pilota, hai bisogno di passare a prendere qualcosa?- Nega.
-Dobbiamo andarcene ora. Quanto tempo è passato da quella chiamata?- Guardo il mio orologio.

-Più o meno nove ore.- Dico.
-E mi avvisi solo ora? Che cazzo succede pure a te?- No deve ricordarmi come mi sono comportata stupidamente.

-Si lo so, scusami. Pensavo che avesse bisogno di tempo.- Nega e si alza.

Guido fino all'aereo-porto.
-Credi che lei stia bene?- Guardo velocemente Dinah.
-Lo spero, perché non so che farò se è successo qualcosa a quell'idiota.- Sorrido, Dinah adora  Camila. Lo posso vedere nei suoi occhi quando sono insieme. Loro sono le migliori amiche che non ho mai visto o che non ho avuto la fortuna di avere. Arriviamo all'aereo-porto e saliamo sull'aereo. 

Desidero con tutte le forze che lei stia bene, che vuole solamente stare sola, che l'attesa così lunga non avrebbe causato nulla. Voglio che lai stia bene, voglio vederla stare bene, perché anche se la notte me lo sono negata in ripetute occasioni che non posso e che non sono innamorata di lei, il mio stupido cuore lo ha fatto, e voglio solo che lei sia felice, e questa felicita gliela possono dare solo Lauren e il suo bambino. 

Mi alzo e mi avvicino alla cabina.
-Salve Smith, Camila quando ti ha detto che sarebbe tornata?- Mi guarda e poi guarda l'altro uomo. 

-Non mi ha detto niente.- Mi avvicino alla sua faccia. 
-Non sappiamo niente di lei. Non ti dimenticare che ti ho chiamato io per dirti che sarebbe partita.- Guarda di nuovo l'altro uomo.

La madre di Megan (Camren G!P) |TRADUZIONE ITALIANA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora