Capitolo 14

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Camila's POV

-Camila? Camila? Hey Camila!!!-  Sento un colpo sul tavolo e guardo mio padre.

-Scusa, che succede?- Guardo tutti. Odio le maledette riunioni, e oggi più che mai. Voglio solo trascorrere la giornata e poter vedere Lauren.

-Stai bene, figlia mia?- Chiede mio padre.
-Si, mi sono solo distratta. Non ho passato una buona nottata. Dove eravamo rimasti?- Guardo Kunis.

-Apriremo una fabbrica a Pechino. Che cosa ne pensi?- Guardo la finestra. In realtà non mi interessa.

-Non dici niente?- Dice un azionista.
-Mark, lasciala stare, non si sente bene.- Dice mio padre.

-Oh Dio, Alejandro, vuoi lasciare l'impresa nelle sue mani? Dovremo aspettare ogni volta che non si sentirà bene? La concorrenza non aspetta.- Mi alzo ed esco dalla sala conferenze.

Entro nel mio ufficio e mi stendo sul divano.
-Karla Camila Cabello! Che cos'è stato questo? Se vuoi lavorare devi essere responsabile, non puoi lasciare una riunione così. Non puoi nemmeno essere distratta. Non è una cosa qualunque, stiamo parlando di una fabbrica, espandere l'azienda. Tu usavi ancora i pannolini quando abbiamo portato l'azienda in Cina.- Continuo a stare lì, senza aprire gli occhi. Lui non capisce, non mi conosce.

-Puoi lasciarci soli, Sinuhe.- Mi siedo quando ascolto mio padre. 

-No, Alejandro! Lei è così per colpa tua! Non può giocare se vuole rimanere qui, se vuole essere la dirigente.- Guardo papà.
-Ti ho detto di lasciarci soli.- Guardo mia madre uscire e sbattere con forza la porta. Mio padre si avvicina e si siede con me.

-Che succede, bellissima?- Chiede accarezzando le mie spalle.
-Niente, pà. Solamente non sto avendo una buona giornata.- Mi guarda.

-Hai già avuto cattive giornate prima. Cos'è diverso questa volta?- Dice.
-Che questa volta ho paura di perdere qualcosa.- Sorride.
-Allora non farlo accadere.- Ci sto provando, solo che non è nelle mie mani.

-Non so come. È tutto così confuso.- Dico.
-È a causa di questa persona misteriosa che stai così?- Annuisco.

-Non so cosa sta succedendo, però se la vuoi lotta per lei.- Lo guardo.
-Non la voglio papà, la amo. Sto contando i giorni per farvela conoscere.- Mi abbraccia e sentiamo bussare alla porta.

-Avanti.- Dico e vediamo entrare Kunis.
-Scusami, non sapevo fossi occupata.- Sta per uscire di nuovo.
-No, aspetta Mila. Io me ne sto per andare, devo parlare con mia moglie.- Mi sorride, mi da un bacio sulla guancia ed esce.

-Come stai?- Si siede accanto a me. 
-Sono viva, per ora questo è l'importante.- Mi sorride. Mi stendo sul divano e poggio la mia testa sulle sue gambe. 

-La vedrai oggi?-  Chiede.
-Si, ho molta voglia di vederla, e voglio anche sapere che cosa succede.- Mi sorride.

-Sei una persona con un cuore così bello.- Mi alzo e le sorrido.
-Spero che anche lei possa vederlo.- Bussano alla porta.

-Si, avanti.- Vedo entrare Megan.
-Possiamo parlare?- Chiede.
-No, Megan. Già abbiamo parlato.- Kunis si alza ed esce.

-Per favore, ti darò alcuni giorni in più, solo pensaci bene.- Nego con la testa. 
-Ti ho già detto che non lo farò, nemmeno tu dovresti. Ti creeresti solo problemi, Megan.- Si avvicina a me.

-Per favore, abbiamo bisogno di un capitale per iniziare, e solo tu puoi darcelo. Ti daremo dei riconoscimenti.- Nego di nuovo.
-Megan, non fare questo, per favore.-  Fa due passi indietro.

La madre di Megan (Camren G!P) |TRADUZIONE ITALIANA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora