Capitolo 14

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"Hei Tes!" Alex. 

"Ciao Alex!" avevo una voce squillante e quasi mi stupii di me stessa per quella voce. Era lì, dall'altro lato della strada, penso incredulo quanto me.

Attraversai la strada senza preoccuparmi se passassero o no delle macchine e prorpio mentre stavo passando, una macchina troppo veloce per fermarsi veniva verso di me. Così corsi dall'altra parte e caddi tra le braccia di Alex che mi evitarono una caduta sul marciapiede.

"Che disastro che sono, eh!" risi.

"Non sei cambiata!" rise 

Fu il mio telefono a svegliarmi. Mi dimenticai di togliere la suoneria la sera prima, così risuonò in tutta la stanza con un volume esageratamente alto per le mie povere orecchie che a malapena si erano abituata al silenzio presente nella stanza. Mi girai verso il lato di Harry prima di rispondere, ma lui non c'era. Cercai disperatamente il telefono con gli occhi semichiusi e ancora appannati dal sonno, con una mano sul comodino di fianco al mio letto. Non lessi neanche il nome sullo schermo che risposi.

"Pronto?" sembravo uno zombie 

"Hei cucciola, mi sa che è ora di alzarsi..." la voce di Harry entrò dentro di me e sorrisi. Mi stiracchiai e guardi l'orologio. Le 11 e mezza. Spalancai gli occhi stupita: era troppo tardi. 

"Buongiorno amore mio, non potevi chiamarmi tre secondi prima?!" risi.

Rise anche lui. Cosa c'era di più bello se non la risata di Harry che ti sveglia?

"Ricordati il colloquio. Sarò da te il prima possibile, a dopo piccola"

"A dopo grande" riattaccai.

Mi alzai dal letto e pensai al sogno di quella notte. Avevo sognato Alex. Per tutto il tempo che impiegai a raggiungere la cucina pensai a lui, al suo viso, ai suoi occhi, al suo sorriso... tutto così imperfetto ma tremendamente perfetto.

Dopo l'immagine di Alex fissa nella mia mente, mi ricordai perchè Harry mi aveva chiamato: dovevo incontrare la signora Rase a mezzogiorno e mezza per quel colloquio. Così mi affrettai a fare colazione con dei biscotti e del tè freddo, andai in camera presi i jeans, una camicetta rosa chiaro e mi misi un cappottino. Raccolsi i capelli in una coda alta lasciando la frangia cadermi sugli occhi e mi diressi verso la fermata dell'autobus e aspettai seduta sulla panchina della fermata. Presi le cuffiette dalla borsa e le me le misi per restare ancora un po' nel mio mondo e non parlare con nessuno. Ogni tanto alzavo la testa dal mio telefono alla ricerca del mio autobus, ma niente. Qualche minuto dopo, lo vidi in lontananza. Mi alzai dalla panchina e quando si fermò salii.

Dal finestrino vidi dei posti liberi così mi diressi verso di essi. 

"Tes!" una voce a me familiare mi fece girare di scatto nella sua direzione. Seduto qualche sedile dietro di me vidi Liam intento a salutarmi scuotendo la mano. Si alzò e venne verso di me, mi sedetti vicino al finestrino per far posto a lui che si sedette di fianco a me.

"Hei Liam, come stai?" mi tolsi le cuffiette e gli sorrisi, salutandolo con un abbraccio un po' impedita per colpa dei sedili. Lui fece lo stesso. Percepii l'odore di fumo provenire dalla sua felpa grigia. Non pensavo fumasse.  Non sopporto molto il fumo, ma per un abbraccio... 

"Mh, bene bene te?"

"Tutto bene" mi spostai il ciuffo che mi cadeva sugli occhi cercando di trattenerlo dietro un orecchio, senza successo

"Come mai sull'autobus?" alzò la testa che per un attimo aveva fatto tenuto gli occhi fissi sullo schermo del suo telefono, per guardarmi. 

"Devo andare a un colloquio per un possibile... nuovo lavoro" roteai gli occhi tornando poi a guardarlo "così per cercare di guadagnare qualcosa e non rimanere su una strada" 

[Liam's pov]

Continuanvo a guardarla. Non riuscivo a smettere. I suoi occhi, le sue labbra che si muovevano lentamente mentre spiegava, i suoi gesti e quel ciuffo che ogni tanto le tornava sugli occhi coprendoglieli per metà.

Scattò qualcosa in me.

Le avevo promesso che non mi sarei intromesso tra lei e Harry, per nessuna ragione al mondo. Volevo la sua felicità così da vederla sempre sorridente e... bellissima. Non posso farci niente se è così bella. Se ogni piccolo particolare in lei è bello.

Sentire il suo nome, il nome di Harry mi aveva fatto tornare alla realtà e la realtà diceva che era la mia fermata, la prossima.

"La prossima è la mia. Ciao Tes" mi avvicinai e lei e le diedi un bacio sulla guancia.

"Ciao Liam e non sparire, fatti sentire!" sorrise, dovevo andare o sarei rimasto lì a guardarla per l'eternità. Così mi alzai e quando l'autobus si fermò e le porte si aprirono scesi.

Salve ragazze!! Ecco il nuovo capitolo e... spero vi piaccia! Ho visto che piano piano aumentiamo eh! 
La domenica è praticamente finita e non voglio tornare a scuola, aiutatemi. Ho anche sentito che domani sarà il lunedì più triste di tutto l'anno, ma speriamo di no! 
Detto questo... vi mando un bacio Al prossimo capitolo

Take my hand ||H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora