[Tessy's pov]
L'aspirina non aveva fatto molto effetto, ma per lo meno il mal di testa era diminuito. Ero anche riuscita a recuperare un po' di sonno perso la notte precedente. Il profumo del tè caldo mi fece sorridere ricordandomi Liam. Mi alzai e lo raggiunsi in cucina. Era seduto di schiena allo sgabello della penisola, leggeva un libro aspettando che il tè si preparasse. Mentre mi avvicinavo a lui, uscì un dolce "buongiorno" dalle sue labbra che mi fece scappare un sorriso e lo salutai, sedendomi di fronte a lui e presi un biscotto rotondo che spezzai a metà. Stavo per chiedergli di ieri sera ma parlò lui.
"Che succede?"
Smisi di masticare per qualche secondo, ripetevo quella domanda nella mia testa.
"Lo sai. Tutti voi lo sapete." risposi seccata. Era quasi riuscito a togliermi dalla testa quel pensiero fisso che purtroppo tornò.
"Dai, Tes. Con me puoi parlare." mi guardava come se mi facesse sentire a casa e sapevo con certezza che con lui potevo parlare, ma più ci pensavo più volevo solo piangere e stare da sola.
"Sono una debole, non riesco a sopportare il peso della sua mancanza. Ci penso costantemente ogni singolo giorno. Nessuna telefonata, nessun messaggio, niente di niente. Mi dico di essere un'egoista, perché devo lasciarlo vivere la sua vita e non dovevo sentirmi tradita e non dovevo lasciarlo perché lui è partito per vivere la sua vita e così dovrei fare io." per quanto non volessi parlarne con nessuno, qualcosa di involontario mi fece sfogare e vuotare il sacco. Mi ero tolta un peso, mi sentivo un po' più in pace e continuai.
"Non riesco a dimenticarlo, per quanto ci stia provando... quel giorno, all'aereoporto, sono andata via con le lacrime agli occhi; non riuscivo ad affrontare la realtà, tuttora è così." mentre raccontavo, Liam mi guardava attentamente e teneva la mia mano mentre la accarezzava con la sua calda e morbida.
"Credo ancora di volergli bene" aggiunsi.
Liam si alzò dal tavolo e si sedette vicino a me. Mi prese i fianchi dolcemente e mi sussurrò "inizia a vivere la tua vita, allora."[Liam's pov]
Era straziante vederla così. È una ragazza forte, ma è normale che tutti crollino. L'avrei aiutata o almeno ci avrei provato.
"Forza, vai a prepararti, non vorrai mica uscire in pigiama? Ah, prendi anche uno zaino con qualche vestito staremo via un paio di giorni..." le proposi. Rise e si diresse verso camera sua, io intanto sarei andato a preparare il mio zaino.*40 minuti dopo circa*
[Tessy's pov]
Sentii il clacson della macchina di Liam e mi affrettai a mettere le ultime cose nello zaino. Ripetei velocemente le cose che avevo messo per essere sicura: carica batteria, eye liner, biancheria... c'era tutto. Mi infilai la giacca, presi le chiavi e uscii di casa.
Morivo dalla voglia di sapere dove saremmo andati.
Salii in macchina e partimmo. Nessuno dei due parlava; non volevo chiedergli niente poiché non avrebbe accennato niente e non sapevo di che parlare. Avevo la mente vuota. Non succedeva da un po' e questa cosa mi piaceva. Pensai, però, che non mi aveva ancora detto niente riguardante l'altra sera...
"Allora... adesso che sai di me, non pensi sia arrivato il momento di dirmi cosa ti è successo la scorsa sera?" distolsi lo sguardo dalla strada per guardarlo. Era concentrato e infastidito da quella domanda, speravo rispondesse. Continuavo a guardare come la sua mandibola si irrigidiva, forse per il fastidio della domanda. Prese un sospiro.
"Dovevamo vederci io e i ragazzi; avevamo deciso di vederci a casa di Louis così, essendo vicina a casa mia, andai a piedi anche se era tardi. Nel tragitto..." si fermò per un attimo, io lo ascoltavo attentamente. "Nel tragitto vidi una macchina, mai vista prima, che andava molto piano ma non ci feci caso e continuai. A un certo punto la macchina si fermò davanti a me e scesero dei tizi vestiti di nero con dei bastoni in mano. Mi fermai, li guardai mentre si avvicinavano. Volevo capire cosa volessero, ma facevano finta di non sentirmi e iniziarono a picchiarmi... dicevano cose tipo 'lascia stare mia sorella!' e 'ha già sofferto abbastanza'... poi mi hanno lasciato in un prato e ho riconosciuto casa tua per fortuna." pareva ancora sconvolto dell'accaduto e io ero confusa. Possibile che mio fratello Dave fosse venuto qui dalla Thailandia e avesse picchiato Liam pensando fosse Harry?Helloo:)
Scusate per l'infinito ritardo ma non dovetti disinstallare wattpad dal telefono, sul computer non funzionava e poi non avevo l'ispirazione giusta...
Ho iniziato a scrivere altre due storie e sono indecisa su un'altra, presto ne farò uscire una :)
Detto questo spero il capitolo vi sia piaciuto e spero anche di non farvi aspettare troppo per il prossimo ':)
Bye^^

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Take my hand ||H.S.
FanfictionTessy, una ragazza di 17 anni che vive a Londra, ha un amico molto speciale: Harry Styles. Si conoscono dalla prima media e passano anche il liceo insieme. Un giorno una spiacevole separazione cambiò la sua vita; con l'aiuto di un amico speciale, ca...