Capitolo 16

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Passammo ancora una manciata di secondi a baciarci in macchina quando guardai fuori dall'auto e vidi una bambina. Aveva dei lunghi capelli rossi che partivano da lisci per finire con dei boccoli appena accennati, gli occhi marroni scrutavano nell'auto come se ci stesse imprimendo nella sua mente, studiando ogni nostra singola mossa.

Spalancai gli occhi verso di lei, seguita da Harry poco dopo. Ci sorrideva. Anzi rideva, quel sorriso si trasformò in una risata imbarazzata.

"Harry... penso che dovremmo andare" dissi con le guance che iniziarono a tingersi di rosso, un po' imbarazzata mi passai una mano per sistemare il ciuffo che non avevo preso nella coda il quale mi era caduto sugli occhi. Abbassai lo sguardo e mi rimisi al mio posto, cercando in qualche modo di non guardare la bambina che continuava imperterrita a osservarci e a ridere, cercando di non farsi vedere nascondendosi la bocca con una mano.

"Certo... sì..." disse frettolosamente e imbarazzato più di me. Si sistemò anche lui prima di allacciarsi nuovamente la cintura di sicurezza. Si passò una mano tra i riccioli castani e la mise sul volante mentre con l'altra accendeva l'auto per ripartire.

La bambina si era sposata per farci passare e passando davanti a lei quasi mi coprii il viso per l'imbarazzo spostando delle ciocche di capelli sugli occhi. Guardavo Harry con un sorriso accennato mentre lui guardava dritto davanti a sé. Sorrideva anche lui e le sue guance si erano un po arrossate. Sembrava un bambino con quelle guance rosee.

Sposati gli occhi davanti a me.

***

Presi le chiavi di casa dalla borsa, mi gira verso Harry che era rimasto in macchina. "Vai pure ci vediamo dopo. Mi raccomando, non fare tardi!" Un sorrido apparse dall'angolo destro delle mie labbra. Appoggiai la spalla sinistra al cancelletto per aprirlo continuando a guardare il sorrisetto di Haz, che fece scoprire i denti bianchi, spuntargli sul viso.

"A dopo, Tes." Girò il viso davanti a sé per tornare a guardare la strada. Accese l'auto e ripartì.

Seguii il percorso dell'auto fino a dove i miei occhi riuscirono a seguirla. "Ciao" sussurrai prima di vederlo scomparire dietro la casa.

Mi chiusi il cancelletto alle spalle e percorsi il vialetto fino alla porta di legno dell'entrata. Infilai le chiavi nella serratura ed entrai.

La lucetta rossa che lampeggiava dal telefono mi informava di due nuovi messaggi nella segreteria. Mi avvicinai, pigiai il pulsante e ascoltai i messaggi. Uno era da parte di una donna che cercava una babysitter, doveva averglielo dato Harry il numero; l'altro era di Gemma: mi chiedeva di chiamarla appena possibile.

Perché non mi aveva chiamata al cellulare? Perché tutta questa urgenza? Corrugai la fronte, affrettandomi a prendere il cellulare ancora nella borsa. Composi il numero e aspettai con ansia che rispondesse andando avanti e indietro per la cucina.

"Pronto?" Di un tono più basso, la voce di Gemma non preannunciava niente di buono.

"Gem, che succede?" Mi fermai davanti ad una sedia aspettando la sua risposta.

"Riguarda Haz." si fermò prima di continuare "Deve andare a Dallas per..." non finì la frase.

"Per? Gem, per fare cosa?" Ero preoccupata e in ansia, non sapevo se quello che stava per dire mi avrebbe spaventata.

"Non ho capito molto, so solo che deve incontrare una persona nient'altro..." non sapevo se sapeva ma non voleva dirmelo oppure non sapeva e basta.

"Quando deve partire?"

"Domani. Credimi non né sapevo niente, Tes e non so neanche se lui sappia." era mortificata.

"Ok, Gem, grazie di avermelo detto... parlerò con Haz. Ciao." attaccai il telefono dopo che la voce di Gemma tornata meno sconvolta mi salutò.

Posai il telefono sul bancone della cucina per sedermi su uno sgabello con la testa tra le mani non sapendo se arrabbiarmi con Harry per non avermi detto niente a riguardo. Non sapevo per quanto fosse stato lì, per quanto non lo avrei avuto vicino, per quanto non avrei potuto stringerlo.

Le tre si avvicinarono, il campanello suonò e me lo ritrovai davanti. Si sporse in avanti per darmi un bacio, ma d'istinto posai una mano sul suo petto muscoloso. Mi guardò aggrottando la fronte. Due intense occhi verdi cercavano spiegazioni rimanendo fissi nei miei.

"Perché devi andare a Dallas?"

Ciao bellissime!!
Guardate un po' chi è tornata...!! Finalmente sono riuscita a pubblicare il capitolo wooh! Comunque... spero vi piaccia anche se penso non sia niente di che, mi mancava l'ispirazione giusta lol
Cosa pensate debba fare Harry a Dallas? Fatemi sapere le vostre idee se vi va.

Un bacio
-C.

(La C mi piaceva perché mi piace quando la mette Harry alla fine dei tweet)

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