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Buongiorno ❤️
C'è Lho fatta ad aggiornare nei tempi!
La storia sta entrando nel vivo... Cosa ne pensate ?
A presto!

Ellie

Sono passati sei giorni da quando mi ha detto che sarebbe venuto al locale, sei giorni che Lho aspettato ma non si è più fatto vedere.
Ci sono rimasta parecchio male ma a dire il vero non so nemmeno il motivo visto che c'è stato solo qualche bacio.
Se quella sera ci fossimo scambiati anche il numero di telefono forse gli avrei potuto mandare un messaggio o telefonare per sapere se era tutto okay.
Temo che si sia pentito o forse era solo una presa in giro, sono stata la sua avventura quel giorno...
Ogni uomo è un passo verso il convento o il manicomio.
Mia madre tra tre giorni si opererà, sono molto nervosa ma spero che vada tutto bene come ha detto il chirurgo e che stia meglio, lui non sa nulla di me ed io di lui, ma per qualche strano motivo vorrei che lui fosse lì con me quel giorno a dirmi che andrà tutto bene o a strapparmi semplicemente un sorriso.
Sono le cinque di pomeriggio e ho ufficialmente finito di lavorare, è stata una giornata davvero particolare, sono andata al lavoro dalla mattina presto per arredare il locale con gli addobbi per San Valentino, era pieno di coppiette dai giovani ai più maturi, l'amore è un qualcosa di bello e magico, ma che se non è vero diventa veleno la maggior parte delle volte.
Vado al mio armadietto per togliermi la divisa rossa per l'occasione e tornare nella mia comoda tuta nera di ciniglia, mi faccio una coda alta ed esco quando vedo l'uomo che ho aspettato per sei giorni davanti al locale con la sua BMW.
Tiene tra le mani un mazzo di rose rosse che mi porge incontro appena mi vede
" Ehi" dice mentre mi fissa negli occhi
" ciao..." dico mentre fisso le rose rosse senza capirne il motivo
" ti trovo bene" dice e sembra quasi nervoso
" sto bene. E tu? Sei sparito" dico mentre alzo lo sguardo nei suoi occhi
" lo so ma ti chiedo di darmi possibilità di spiegarti"dice mentre mi invita verso la sua macchina
" okay... Ehm... Grazie per i fiori " dico imbarazzata
" di nulla! Te li ho presi al di là della ricorrenza di oggi, era per scusarmi della mia assenza, ma erano gli unici fiori che ho trovato" dice mentre mette in moto
"sono stupendi..." dico mentre li annuso
" ti va se facciamo un giro? O devi tornare per forza da tua madre" dice mentre siamo fermi ad un semaforo
"come fai a sapere di mia madre?" dico mentre la mia testa inizia a frullare e pensare che sono in macchina con uno stalker
" quando ti ho soccorsa quella sera e ti ho portato in ospedale, le infermiere ti hanno riconosciuto subito, tua madre è in cura presso di loro e così ho chiesto qualche informazione. Mi dispiace per lei Ellie" dice mentre cambia marcia e mi sfiora la mano con le sue dita
" già" è l'unica parola che esce dalla mia bocca
" quindi posso rapirti per qualche ora?" dice speranzoso
" okay... Dove mi porti?" dico curiosa come una bambina a natale
" nella tana del lupo!"

Poco più di mezz'ora dopo siamo davanti ad un grosso cancello di ferro battuto, prende il telecomando appeso allo specchietto retrovisore e il cancello si apre, entriamo e vedo un bellissimo giardino all'inglese e una villetta bianca con una bella piscina.
L'auto la parcheggiamo affianco alla piscina e mi rendo conto di quanto sia ancora più grande da vicino
" se questa è la tana tienimi prigioniera" dico scherzando e vedo I suoi occhi accendersi di passione
" credimi ti terrei qua per sempre" dice mentre mi posa un bacio veloce sulle labbra
" mi fai fare un giretto? Oh oddio I fiori" corro a prenderli dalla macchina e li portiamo dentro casa per metterli in un vaso.
" questa è la cucina, lascia pure le rose lì che dopo mettiamo nel vaso, qua come vedi c'è un ampio salotto" dice mentre passiamo tra una stanza e l'altra
" qua c'è la scala che porta al bagno, alla mia camera da letto e a quella degli ospiti... Ed è tutto" dice mentre torniamo verso la cucina dove mette i fiori nel vaso con dell'acqua per me
" hai davvero una casa bellissima... Per non parlare della piscina" dico mentre la fisso dalla finestra
"ti ringrazio. Ti posso offrire un bicchiere di vino? Del the?"
" ehm... Sono apposto così grazie" dico mentre lo raggiungo sul divano
" allora ti sarai chiesta dove sono stato. Ho avuto un viaggio d'urgenza in Francia, quando il lavoro chiama" dice sbuffando
" che lavoro fai?" dico mentre mi sistemo più comoda sul cuscino
" sono un amministratore delegato di tre Holding" dice mentre beve il suo calice di vino
" ah cavolo..." dico mentre penso quanto sia benestante, ecco spiegata la villa
"la cosa ti disturba?"
" oh nono assolutamente, è solo che hai detto che venivi spesso al locale a guardarmi ... E non so perché" dico mentre mi mordo il labbro e mi porto un goccio del suo vino alla bocca
" ero in centro a Londra con degli amici dopo una partita di calcio, si gioco a calcio per beneficenza e un nostro amico aveva annunciato che si sarebbe sposato così siamo andati nel locale dove lavori. Eri dietro al bancone a preparare delle birre, ci hai anche servito e quando un mio amico ha provato ad allungare la mano verso la tua scollatura se gli facevi uno spettacolino privato gli hai detto che quei soldi poteva investirli per un paio di occhiali belli forti perché con tutto il piacere che si era dato da solo era diventato cieco"dice ridacchiando al ricordo
" Ops..." dico imbarazzata tanto che involontariamente mi rovescio qualche goccia di vino sulla maglietta e sul divano e divento blu
" non è successo nulla, il bagno adesso sai dove è, pulisco la macchia intanto" annuisco e vado al bagno, appena entro è wow : una doccia grande che ci staremmo in due, i sanitari sospesi e neri opachi.
Giro la manopola del lavandino e bagno un fazzolettino con un pochino di acqua e sapone e lo passo sulla macchia, mente pulisco guardo le cose che ha sugli scaffali e vedo i prodotti per la barba e i capelli, ma un luccichio dorato mi cattura.
Asciugo le mani e prendo il bagliore tra le mani e vedo che è una fede nuziale, tremo e guardo cosa c'è scritto

Je t'aime. Ryder e Chanel.

E capisco che la mia sensazione non era sbagliata, quello stronzo è sposato.
Cerco di calmarmi e torno in salotto dove lo vedo seduto con la pezza per pulire e quando vede cosa tengo tra le mani sbianca

" merda. Piccola ti posso.." dice ma io lo fermo in tromba
" resta lì. Sei sposato eh?" dico mentre sento la rabbia montare
" si Ellie... Da due anni. Ma è stato un dannato errore" dice mentre lancia la spugna sul tavolino di cristallo
" e quando pensavi di dirmelo? Aaa ho capito. Dovevo essere colei che sbucava fuori dalla torta per il vostro quinto anniversario... Eri a Parigi da lei vero? " dico acida
" si ero andato a Parigi per lavoro, ma anche per lei. Non è come sembra"
" tu non ti rendi conto che i sentimenti sono una cosa importante. Credo che sia meglio che tra noi finisca questa cosa" dico mentre vado verso la porta
" Ellie io vorrei tanto lasciarla. Ma sono vincolato a lei ma voglio te" dice mentre si avvicina alla mia figura
" non mi devi dire nulla. E se davvero mi volessi lasceresti..."
" ho una figlia di un anno. Lo sto facendo per lei. Rose si chiama"
" tu... Hai una figlia e sei sposato. Altre rivelazioni?" dico sempre più basita
" no è tutto. Non voglio che la bambina viva battaglie legali e altri problemi" dice mentre prova ad accarezzarmi ma lo allontano
" senti per me è troppo... Non voglio dividerti da tua figlia assolutamente. Ma non voglio nemmeno essere l'altra, cioè... Io non..." dico mentre mi porto le dita tra i capelli e li tiro leggermente
" mi dispiace... Ora come ora non posso offrirti di più di questo" dice afflitto
"okay. Se non ti dispiace vorrei andare a casa. Non seguirmi, apri solo il cancello e lasciami andare. Per favore" vedo che vuole ribattere ma quando capisce che sarebbe peggio annuisce e mi lascia andare, e oltre alle porte del cancello si chiudono quelle del mio cuore.

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