Visione, Prigionia - Ritrovare amici.

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Come in una vera quarantena, passo il tempo guardando la TV e a cucinare. Un pomeriggio, trovo Visione in cucina intento a preparare il Paprikash, uno dei miei piatti preferiti. Pollo alla paprika di origine Ungherese. Me lo preparava sempre mia madre, nelle notti gelide a Sokovia.
"In mia difesa, posso dire di non aver mai assaggiato nulla prima?" Visione si allontana, lasciandomi il pieno controllo dei fornelli.

"Wanda, tutti sono gentili con te.." inizia a dire, mentre verso altra paprika nella salsa "..è una risposta involontaria alla loro amigdala. Non posso fare a meno di temerti".
"E la tua invece?".
"La mia amigdala è sintetica perciò.." scoppio in una risata sincera.
"Io avevo una certa percezione di me.." dichiaro, girando la salsa "ma, dopo questo tutto è cambiato" gli mostro le scintille rosse che mi escono sulle dita, il potere che racchiudono le mie mani "..sono ancora io, credo. Ma non è quello che vedono tutti gli altri".
Visione mi parla della gemma che ha sulla fronte, la sua incapacità nel comprenderla, il potere che ne deriva. Tutto frutto dello scettro di Loki.
"Qualunque cosa tu abbia messo qui dentro, non è paprika" dico, sfilandomi il grembiule.
"Vado al supermercato. Ci metterò venti minuti" Visione si mette in mezzo, impedendomi di lasciare il complesso.
"È una questione di sicurezza" agisce per ordine di Stark ed io non ce la faccio più ad essere un suo burattino.

"È una questione di sicurezza" agisce per ordine di Stark ed io non ce la faccio più ad essere un suo burattino

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Torno in camera, accendendo la TV. Dai notiziari, apprendo la ricomparsa dell'amico di Steve a Vienna, che ha messo una bomba nel furgone dei giornalisti, facendo morire una decina di persone tra cui il re T'Chaka di Wakanda. Immagino che Steve si sia già catapultato lì da Natasha, per sapere come sta e per capire le intenzioni di Bucky. Dovrei chiamarlo, chiamare Nat ed informarmi. Prendo il cellulare, sperando che almeno il suo uso mi sia consentito. Mi sento una criminale e, forse, lo sono.
Digito il numero di Steve, non ricevendo risposta. Quindi chiamo Natasha che mi riferisce che si trovano a Berlino, hanno arrestato Barnes e lo metteranno sotto custodia per un interrogatorio. Il figlio di re T'Chaka, T'challa ha tentato di uccidere il soldato d'inverno con le sue mani, sicuro sulla sua colpevolezza riguardo all'omicidio del padre.

"Al complesso come va invece?" mi domanda la vedova, mentre sono intenta a fissare il soffitto.
"Non credevo di dovermi lamentare ancora dopo l'anno scorso. Tu sapevi niente delle intenzioni di Stark di tenermi rinchiusa?".
"No, ma non sei cittadina americana quindi non rilasciano visti".
"Vorrei essere lì per aiutarvi".
"Mi dispiace" Nat mi congeda così ed io chiudo la chiamata, furiosa. Non è da me restarmene in panciolle, quindi penso ad una soluzione. La notte seguente, la casa è nel buio e fuori divampa un incendio nel cortile. Visione va a controllare che cosa è successo e alle mie spalle sbuca Clint.
"Che ci fai qui?".
"Sto deludendo i miei figli" commenta e sento che mi è mancato. Lo considero come un padre o al massimo un fratello maggiore. L'anno scorso ha avuto un bambino e l'ha chiamato Pietro, per ricordare chi gli aveva salvato la vita per farlo ritornare dalla sua famiglia.

"Il capitano ha bisogno di noi" aggiunge, tentando di convincermi. Non so cosa fare.
"Ho creato già troppi problemi" prima che possa tornare Visione, mi dice: "Se vuoi piagnucolare, iscriviti al liceo ma se vuoi fare ammenda è meglio che tu muova il culetto". Visione ci raggiunge e combatte contro Clint dicendogli di considerare le conseguenze delle sue azioni. Infine lo stringe a sé e lo aiuto a liberarsi dalla morsa, facendo sprofondare Visione nel terreno sotto cumuli di macerie. Dopodiché abbiamo un'altra missione. Reclutiamo un nuovo membro, chiamato Scott Lang alias Ant-Man. È in attività da un anno ma ha già conosciuto Falcon durante un suo piccolo tentativo di furto al complesso, sotto commissione di Hank Pym. Lo preleviamo a San Francisco e dopo raggiungiamo il jet, incontrando gli altri all'aeroporto di Berlino.

𝐁𝐨𝐫𝐧 𝐭𝐨 𝐛𝐞 𝐭𝐡𝐞 𝐒𝐜𝐚𝐫𝐥𝐞𝐭 𝐖𝐢𝐭𝐜𝐡 | Libro Secondo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora