Dopo aver sconfitto Ultron e perso suo fratello gemello, Wanda decide di restare a Washington con gli Avengers. Un insolita condizione per una ragazza come lei abituata a stare da sola. Allaccerà un rapporto con ognuno di loro, ma qualcuno in partic...
Mi sento impotente, restando immobile davanti a Shuri e al suo esperimento. La osservo mentre tenta di collegare tutti i neuroni nell'armatura di visione e, nel contempo, seguo in diretta la battaglia tramite l'auricolare che tutti gli Avengers portano all'orecchio.
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L'aliena che ci ha attaccato ad Edimburgo è tornata, questa volta in compagnia di un nuovo essere orribile. Il suo amico è morto, grazie alla ferita che gli ha inferto Natasha nella stazione. Banner indossa Veronica, poiché non è più riuscito a trasformarsi dopo lo scontro con Thanos nella galassia. Credo sia un fattore psicologico il suo e un po' comprendo come ci si sente. Non appena noto i miei compagni in difficoltà, persino dopo l'arrivo di Thor e due suoi nuovi amici, capisco che devo scendere ad aiutarli.
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"Shuri, hanno bisogno di me lì". "Va'. Qui non mi serviresti a nulla comunque, mi metti solo pressione" dice con fare ironico. "Mi dispiace" le rivolgo un sorriso complice, prima di volare verso il prato antistante l'edificio. Due grosse astronavi ovali tentano di seppellire i soldati sul campo, scivolando sull'erba come biglie. Li sollevo grazie al controllo mentale, puntandole verso le truppe nemiche. "Perché non ci ha dato una mano prima?" chiede Okoye, sistemando la sua lancia. Ad un tratto, ho idea che siano sorti dei problemi con Shuri.
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"Qualcuno da Visione!" urla Steve mentre combatte. "Vado io" rispondo, prima di essere travolta dalla donna alieno. "Morirà da solo, come te". "Lei non è da sola" commenta Natasha che le sta dietro, insieme ad Okoye. Tutte e tre tentiamo di batterla ad armi pari e, una volta tornata l'astronave ovale, sollevo l'aliena per aria, facendola seppellire viva da una sua stessa nave spaziale.
