Nigeria, Rumlow - Guai in vista.

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2016.

Il capitano irrompe nello studio, dichiarando le nuove notizie riguardo Brock Rumlow. Lo abbiamo cercato per mesi e, finalmente, abbiamo dei riscontri. Si trova a Lagos, in Nigeria. Spero che questa volta, la fonte di Steve ci abbia preso, poiché ci muoviamo in gruppo per raggiungerlo. Io e Natasha ci fingiamo dei civili, sedendo in un bar in centro. Ordino un cappuccino, buttandoci dentro una bustina di zucchero. Giro il cucchiaino in senso antiorario, poi lo bevo, gustandomelo.

 Giro il cucchiaino in senso antiorario, poi lo bevo, gustandomelo

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"Allora, Wanda.. cosa vedi?" chiede Steve dall'auricolare. "Alcuni poliziotti di pattuglia. Piccola stazione, strada tranquilla". 
"C'è un bancomat sul lato sud, quindi...". "Telecamere" rispondo, parlando sottovoce. "Le vie all'incrocio sono a senso unico" riprende Steve. "Allora vie di fuga compromesse".

"Allora al nostro uomo non importa di essere visto. Avrà qualcosa in mente.." Steve è a distanza, osservando noi e tutta la situazione dalla finestra in una camera d'albergo. "Vedi la Range Rover a metà dell'isolato?". Mi volto, guardando l'auto davanti a me. "Quella rossa? E' carina". Natasha è dietro di me e prende la parola, interponendosi tra me e il capitano. "E' anche blindata. Vuol dire sicurezza privata, vuol dire altre armi e sicuramente altre rogne per qualcuno. Probabilmente noi". 

"Sapete che posso spostare gli oggetti con la mente, vero?" riprendo, continuando a bere il cappuccino. "Guardarsi le spalle deve diventare una consuetudine" mi volto verso Natasha che mi osserva da sopra gli occhiali da sole. "Ragazzi, questa è la pista migliore che ho su Rumlow negli ultimi sei mesi, perciò non perdiamolo d'occhio".

"Se ci vede arrivare, non scapperà di certo. Diciamo che ci odia"commenta Sam, restando a guardare tutto da un tetto. "Sam? Vedi il camion dell'immondizia?" domanda Steve, tenendo noi altre in sospeso. "Stagli addosso". Sam invia il suo Red Wing ad intercettare il camion, scoprendo che il guidatore è armato. "Lo usano come ariete" riprende Nat, capendo l'intenzione del camionista. Il suo obiettivo è arrivare all'istituto di malattie infettive, per far capovolgere il camion e liberare il passaggio per Rumlow e i suoi uomini. Arriviamo tutti sul posto, aiutando Cap a raggiungere il suo obiettivo.

 Arriviamo tutti sul posto, aiutando Cap a raggiungere il suo obiettivo

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"Giubbotti antiproiettile, AR-15. Conto sette nemici". Sam, nel frattempo, ne travolge due atterrandoli addosso con le ali. "Io ne conto cinque". Atterro nel cortile dell'istituto, trovando un altro nemico di cui liberarci. Lo sollevo in aria, mandandolo da Sam. "Quattro" commenta subito dopo. Red Wing rivela Rumlow al terzo piano, quindi Steve ci raggiunge, consigliandomi di usare un trucco che mi ha fatto vedere durante l'addestramento. "Riguardo al gas?". "Rimuovilo". Lo sollevo, facendolo entrare dalla finestra del terzo piano. Nel frattempo, io e Sam sconfiggiamo insieme i restanti tre nemici. Natasha viene in nostro soccorso, appena scopre che Rumlow si è appropriato di un'arma biologica che potrebbe uccidere i cittadini di Lagos. Brock e i suoi uomini prendono il furgone, raggiungendo il mercato al centro della città. Io li raggiungo tardi, ancora intenta a rimuovere il gas dall'edificio per farlo dissolvere nell'aria. Quando torno dagli altri, trovo Cap e Rumlow uno difronte all'altro mentre gli comunica qualcosa sul suo amico. "Ti conosceva. Si ricordava di te".

"Cosa?" urla Steve afferrandogli il petto. "Il tuo amico, il tuo compagno, il tuo Bucky". Steve resta inerme, incapace di difendersi davanti ad una granata.

Rumlow si fa esplodere e, istintivamente, lo racchiudo in un nucleo impenetrabile facendolo sollevare in aria, per poi mandarlo nell'edificio difronte

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Rumlow si fa esplodere e, istintivamente, lo racchiudo in un nucleo impenetrabile facendolo sollevare in aria, per poi mandarlo nell'edificio difronte. Questo prende fuoco e mi rendo conto delle persone che potevano essere lì dentro. Sconvolta, lo guardo andare in fiamme, incolpandomi dell'accaduto. 

Torniamo a casa ed io mi rinchiudo in camera mia, accendendo la tv. Guardo tutti i notiziari che parlano dell'incidente a Lagos e i giornalisti mi reputano una minaccia incontrollabile, che deve essere fermata. La tv si spegne e Steve è dietro di me con il telecomando in mano. "E' colpa mia.." dico, tirando su con il naso. "Non è vero". 

"Allora riaccendi la tv, perché ne parlano in maniera molto specifica"

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"Allora riaccendi la tv, perché ne parlano in maniera molto specifica". Steve viene a sedersi accanto a me, dandosi anch'egli la colpa. "Avrei dovuto rilevare la bomba molto prima. Rumlow ha detto Bucky, ed io sono tornato un sedicenne a Brooklyn. E' colpa mia".
"Direi di tutti e due".
"Cerchiamo di salvare più persone possibili. A volte non vuol dire tutti quanti e se non troviamo un modo per convivere con questo, la prossima volta nessuno verrà salvato" tiro un grosso respiro, mentre Visione attraversa la parete interrompendo la nostra conversazione. "Il capitano voleva essere informato dell'arrivo del signor Stark".

"Grazie, scendiamo subito" prende tempo, sapendo che dovrà ricevere una bella ramanzina da parte di Stark, che non era presente

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"Grazie, scendiamo subito" prende tempo, sapendo che dovrà ricevere una bella ramanzina da parte di Stark, che non era presente. "A quanto pare ha invitato il segretario di Stato" aggiunge Visione, andando via. Steve mi guarda, infine scendiamo insieme al piano di sotto, consapevoli dei guai imminenti. 

𝐁𝐨𝐫𝐧 𝐭𝐨 𝐛𝐞 𝐭𝐡𝐞 𝐒𝐜𝐚𝐫𝐥𝐞𝐭 𝐖𝐢𝐭𝐜𝐡 | Libro Secondo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora