Chiamata, Gemma - Il ritorno.

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Una settimana dopo la chiamata di Tony, tutto sembra essere tornato alla normalità. Sono stata male per qualche giorno, coltivando rabbia repressa e apparendo frustata agli occhi di Visione. Come io riesco ad aiutare la sua mente a guarire, anche lui ci è riuscito con me. Ci compensiamo ed è questo che mi ha fatto innamorare di lui. Una sera, appena tornati nel nostro appartamento, lui riceve una chiamata, allontanandosi.
Quando torna da me, sembra turbato. Non è da lui.
"Cos'è successo?".
"Era ancora Tony". Ingoio un boccone amaro prima di chiedergli cos'ha detto.

 Ingoio un boccone amaro prima di chiedergli cos'ha detto

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"Hanno bisogno di me. Qualcuno sta cercando la gemma e mi devono mettere in sicurezza".
"Tu sei al sicuro qui con me" gli dico, prendendogli il viso tra le mani. "Hanno bisogno anche di te".
"E quando?".
"Il più presto possibile". Preparo le valigie e nel frattempo mi faccio una tazza di té sokoviano con un goccio di whisky. Lo stesso che ho bevuto con Steve a Praga.
Visione si avvicina alla finestra, aprendo le tende. Lo vedo piegarsi in due, brontolando qualcosa.
"Visione, cosa c'è?".
"La gemma. Cerca di dirmi qualcosa" mi avvicino, controllandola con i miei poteri.

"Cosa percepisci?" nella sua mente vedo solo lui, i nostri ricordi insieme

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"Cosa percepisci?" nella sua mente vedo solo lui, i nostri ricordi insieme.
"Percepisco te". Mi bacia prima di poter andare via.
"C'è un treno per Glasgow alle dieci e potremo avere più tempo per stare insieme prima del tuo rientro".
"E se lo perdessi?".
"Ce n'è uno alle undici" dico, camminando mano nella mano verso la stazione.
"E se perdessi tutti i treni? E se questa volta non tornassi?".
"Hai dato la tua parola a Stark".
"Preferisco darla a te".
"Ci sono persone che aspettano anche me. Abbiamo fatto delle promesse".
"Ma non tra di noi". Si blocca davanti alla vetrina di un ristorante. "Wanda, per due anni abbiamo rubato questi momenti per capire se potesse funzionare tra di noi e credo di poter dire che funziona".

"Si, funziona" sorrido, guardandolo negli occhi

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"Si, funziona" sorrido, guardandolo negli occhi. "Resta con me". Mi chiede di rinunciare al nostro compito e di continuare a vivere alla giornata, dimenticandoci per sempre del nostro passato e degli Avengers. Ci penso su, poi guardo oltre la sua spalla vedendo il notiziario alla TV nel ristorante. Annunciano che c'è un astronave a New York e che Tony risulta scomparso.

Visione decide di andare e prima che riesca a fermarlo per la paura di poterlo perdere, qualcuno lo trafigge facendolo ritornare alle sue sembianze naturali

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Visione decide di andare e prima che riesca a fermarlo per la paura di poterlo perdere, qualcuno lo trafigge facendolo ritornare alle sue sembianze naturali. Colpisco l'alieno spingendolo via. Mi sollevo in aria, portando Visione con me per poter raggiungere una strada più tranquilla. Non appena siamo da soli, osservo il taglio profondo che ha sullo stomaco.
"La lama mi ha mandato fuori fase".
"Ed è possibile?".
"Non dovrebbe esserlo. I sistemi sono in avaria..." gli chiudo la ferita, curandolo con un palliativo. "...forse sarebbe stato meglio rimanere a letto" dichiara prima di spingermi via. Un alieno gli si fionda addosso tentando di rubargli la gemma. Un altro alieno donna, cerca di colpirmi con lo scettro, ma la spingo via raggiungendo Visione per poterlo aiutare. Lo afferro, volando via ma uno di loro ci colpisce, facendoci precipitare nella stazione.
"Va via" Mi consiglia lui, notando il graffio sulla mia faccia.

"Mi hai chiesto di restare ed io resto"

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"Mi hai chiesto di restare ed io resto". Tornano da noi ed io faccio da scudo a Visione, preparandomi a colpirli. Nel contempo, l'arrivo di un treno distrae la donna, facendo voltare anche me. Non appena l'ultimo vagone lascia i binari, noto un'ombra in lontananza afferrare lo scettro dell'alieno al volo. È Steve, accompagnato da Natasha e Sam.
Insieme si liberano dei due alieni e infine vanno via, aprendo un varco sul soffitto che li trasporta sulla loro astronave. Aiuto Visione ad alzarsi e nel contempo noto il capitano venire verso di noi. Si è fatto crescere barba e capelli, oscurandosi la stella sul petto.

"Grazie, capitano"

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"Grazie, capitano". Steve guarda prima Visione, poi me. Sembra cambiato e non solo dal nuovo look. Sono trascorsi due lunghi anni e mi sembra di non vederli da secoli.
"Vieni sul jet!" dichiara, quindi lo raggiungiamo. Sam si mette alla guida e Natasha chiude lo sportellone. Lei si è fatta bionda invece e, come avevo presupposto, alla fine è tornata da Steve. Immagino già che stiano insieme, mentre lei dice: "Allora, credevo avessimo un patto. Stare vicini, aggiornarci. Non correre rischi".
"Scusa, volevamo tempo per noi" ammetto, aiutando Visione a stendersi.

"Dove andiamo adesso?" chiede Sam impostando la rotta

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"Dove andiamo adesso?" chiede Sam impostando la rotta.
"A casa" risponde il capitano, guardandomi un'ultima volta.





𝐁𝐨𝐫𝐧 𝐭𝐨 𝐛𝐞 𝐭𝐡𝐞 𝐒𝐜𝐚𝐫𝐥𝐞𝐭 𝐖𝐢𝐭𝐜𝐡 | Libro Secondo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora