capitolo 21

1.8K 57 0
                                    

Il mio sangue rosso rubino macchia il pavimento grigio, si diffonde a macchia d'olio dalla ferita che mi ha causato Hopper sul fianco destro, quello appoggiato a terra. Le mie palpebre sono abbassate, chiuse, come le serrande dei negozi la sera, uno strano formicolio alle mani risale per tutte le braccia, il collo, fino ad arrivare al labbro. Mi hanno messo sopra le labbra un pezzo di nastro adesivo, i polsi sono ancora legati dietro la schiena. Sento il suono di attesa di una chiamata, poi la voce di Mary e quella di Sam

<ciao ragazzina, mi passi Brian, Logan, Ethan e, infine, il grande Dylan?>

<dov'è lei?>

<ne parliamo dopo, passami quei ragazzi> una breve pausa poi la voce di Dylan

<dov'è?> gli chiede piuttosto incazzato e preoccupato, il ragazzo a fianco a me ride divertito, probabilmente dalla sua reazione,

<tranquillo, è con il mio adorato fratellino, staranno assieme per un bel po'> dice tornando serio.

<non dire stronzate! Tuo fratello è...> si blocca, probabilmente ha capito cosa voleva dire quel bastardo, anche se non è la verità;

<...morto> finisce la frase Hopper.

<fammela vedere> gli dice con la voce spezzata.

<eccola qua, bella anche in una pozza di sangue, vero?> si sentono i suoi singhiozzi e le urla colme di minacce da parte degli altri ragazzi,

<dille addio>

<ti amo Ariel> poi i suoni che indicano la fine della chiamata, mi sto isolando dal mondo, qualsiasi suono è più lontano, come se fossi sotto una campana di vetro, poi il silenzio. Apro gli occhi tirando istintivamente un respiro profondo, il mio cuore batte velocissimo, sbatto le palpebre qualche volta, mi guardo attorno, ho il respiro pesante. La porta si apre e entra quello stronzo di Hopper.

<cosa vuoi?> gli chiedo mentre il ricordo della sua conversazione con i miei amici mi fa provare solo ribrezzo nei suoi confronti.

<ti sei svegliata!>

<grazie tante capitan ovvio, non lo avevo notato> rispondo velenosa e sarcastica, lui ride amaramente

<acida come sempre>

<sai com'è...i coglioni hanno un trattamento speciale> gli rispondo a tono,

<sei un po' troppo acida per esserti svegliata dopo una settimana> una settimana?

<una settimana?> gli chiedo

<si, sai hanno anche fatto una cerimonia in tuo onore, i tuoi amici> sento gli occhi velarsi di lacrime, una sola mi solca la guancia destra, mi affretto ad asciugarla

<perché sono qui Hopper?> gli chiedo fredda e distaccata.

<sei qui al posto della tua amica>

<no, riformulo la domanda: perché sono ancora qui?> rimane confuso per un attimo poi capisce;

<mi stai chiedendo perché ho finto la tua morte e non ti ho uccisa davvero?> io annuisco energicamente

<volevo farlo...ma poi mi è venuta in mente un'idea migliore. Tu devi far parte di questa gang>

<no, mai>

<sapevo che lo avresti detto, infatti ti lascerò qua finché non cambierai idea, hai due giorni per decidere, se accetterai bene, se no rincontrerai davvero mio fratello. Dopo domani sera voglio una risposta> mi dice.

Bad GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora