Hogwarts era decisamente affollata quella mattina, i ragazzi camminavano e correvano per i corridoi intenti a raggiungere l'aula della prossima lezione. Sfortunatamente alcuni avevano lezione dal lato opposto del castello di conseguenza avrebbe dovuto correre per raggiungerla prima dell'inizio della lezione. Hermione Granger ovviamente era tra quelli che presa dalla fretta del momento non si rendeva conto di dove metteva i piedi tant'è che ad un tratto di ritrovò riversa a terra con le ginocchia e le mani doloranti data la scomoda caduta. Sentì delle risate di scherno dietro di se' e voltandosi vide Goyle insieme ad un altro Serpeverde che la fissavano divertiti.
«Sei proprio un'imbranata Mezzosangue» la riccia si alzò velocemente da terra e osservando i sue energumeni sibilò arrabbiata.
«Gli unici due imbranati siete voi, pezzi di idioti. Venti punti in meno a Serpeverde!» esclamò poi ghignando prima di voltarsi e andarsene ma la fortuna non era dalla sua parte quella mattina dato che Goyle le afferrò il braccio stringendolo con forza, tanto da farla gemere di dolore, e la strattonò con forza verso il muro lì accanto.
«Sudicia Mezzosangue come osi cercare di prevalere su noi Serpeverde? Sei soltanto feccia per questo mondo e lo sarai per sempre. Tu non sei degna di studiare la magia ne' tantomeno di avere poteri magici perciò ricorda chi ti è superiore!» la presa sul braccio di Hermione si fece forte e dolorosa, era sicura che le sarebbe uscito un livido il giorno dopo ma non voleva dargliela vinta.
«Wow Goyle, sei riuscito a dire una frase senza Malfoy che ti suggeriva i vocaboli da utilizzare sono stupita, bravo sono progressi!» il ragazzo si arrabbiò ancora di più e in un gesto avventato sollevò la mano colpendola in pieno viso con una tale forza che Hermione cadde al suolo tenendosi la guancia offesa, proprio in quel momento la voce fredda e strascicata di Malfoy li raggiunse, in un primo momento sembrava non essersi accorto di lei ma non appena i suoi occhi si posarono sulla figura accucciata al suolo s'irrigidì.
«Goyle, Crevery che state facend-» lo sguardo vagò sul volto sconvolto della Grifona e sulla mano che le teneva la guancia in un attimo portò lo sguardo sui due compari e sollevò un sopracciglio, non aveva bisogno di parlare per avere delle spiegazioni.
«Stavamo solo insegnando alla stupida Grifondoro a rispettare i superiori» rispose Crevery ghignando convinto che Malfoy fosse d'accordo con loro, ma il biondo era decisamente di altro avviso, irrigidì la mascella e osservò torvo i due, per un attimo Hermione credette di aver visto gli occhi di Draco cambiare colore: neri come la pece, ma pensò di esserselo immaginato dato che quando tornò con lo sguardo su di lui era perfettamente normale.
«Ci penso dopo a voi due, adesso sparite.»
«Ma Draco-» provò Goyle venendo interrotto da un rapido gesto della mano del biondo.
«Sparite.» ripetè brusco e i serpeverde corsero via lontano da quel corridoio ormai vuoto se non per la presenza dei due Caposcuola.
«Mezzosangue, alzati» Hermione ancora accucciata a terra, con una mano sulla guancia destra dolorante aveva gli occhi colmi di lacrime che premevano per uscire ma che cercava di trattenere per non mostrarsi debole davanti a lui, non si alzò, rimase lì ferma ad osservare il pavimento in pietra cercando di non pensare al dolore che le mani di Goyle le avevano causato. Draco vedendola immobile si abbassò e le prese le braccia tirandola su con forza, quel gesto fece indietreggiare la ragazza che ora osservava schifata Malfoy.
«Vuoi continuare quello che il tuo compare ha iniziato? Eh Malfoy?» Chiese con la voce che tremava, il ragazzo inclinò la testa di lato e allungò una mano per poterle afferrare il mento e farle voltare la testa, la guancia arrossata era tremendamente evidente, quell'animale l'aveva colpita con una forza disumana tant'è che anche Draco provò un certo senso di colpa nei confronti della riccia.
«Ci penserò io a Goyle, non preoccuparti» il tono di voce era basso e calmo, tant'è che Hermione si preoccupò per quello che il biondo avrebbe potuto fare al ragazzo della sua stessa casa.
«Malfoy-» sussurrò quando prese ad accarezzarle la guancia irrigidendo la mascella.
«Va da Madama Chips Granger» le diede le spalle e sparì nel corridoio senza voltarsi indietro.Ginny e Harry stavano discutendo per la terza volta in quella settimana, il ragazzo era morbosamente geloso di qualsiasi ragazzo osasse avvicinarsi a lei e questo opprimeva la rossa terribilmente.
«Dannazione Harry basta!» sbuffò sedendosi sul divano della Sala Comune alzando gli occhi al cielo e fissando torva il suo ragazzo che in quel momento ricambiava il suo sguardo con altrettanta rabbia.
«Hai accettato di aiutare Dean Thomas, Ginny! Il tuo ex, davvero credi che io non debba essere geloso?» sbuffò contrariato mentre la rossa scuoteva velocemente la testa.
«Harry sei incredibile, non voglio Dean e lui non vuole me! La tua gelosia è infondata e morbosa, io-» si bloccò per riprendere fiato prima di alzarsi in piedi e guardare il ragazzo che aveva sempre pensato di amare negli occhi.
«-io voglio una pausa.» il gelo cadde tra di loro, Ginny non sapeva più cosa dire e Harry era rimasto fermo a fissare un punto sulla parete dietro la rossa.
«È quello che vuoi?» lei annuì ed Harry si alzò in piedi lasciandole un bacio sulla fronte prima di andare in camera sua.
«Va bene allora» sussurrò mentre le passava accanto mentre le lacrime cominciavano a scendere copiose sul viso di Ginny che dopo essersi portata una mano al petto si accasciò sul divano.Quella notte mentre tutti erano profondamente addormentati nei propri letti Draco, Blaise, Theo e Daphne si trovavano in biblioteca per delle ricerche al quanto private.
«L'hai sentita di nuovo?» chiese Blaise mentre sfogliava l'ennesimo libro sulle creature magiche.
«Si Blaise e quando sono arrivato da lei Goyle l'aveva schiaffeggiata e non so perché ma la voglia di ucciderlo è salita alle stelle, poi ho parlato con lei e mi sono calmato.» spiegò per la terza volta sbuffando e lanciando il libro che aveva in mano sul tavolo.
«Nessuno ti ha mai spiegato in cosa consisteva la maledizione del sangue Malfoy?» chiese ancora Blaise mentre il biondo scuoteva la testa.
«Per l'ennesima volta no, mia madre voleva dirmelo ma per mio padre non era necessario»
«Hai detto che i tuoi occhi sono diventati neri...»
«Così ha detto Goyle»
«Per Salazar!» esclamò Daphne scattando in piedi e avvicinandosi a Theo e sussurrandogli qualcosa all'orecchio.
«Cosa? Perché dovrei?» chiese scioccato il moro.
«Tu fallo!» esclamò Daphne dandogli una gomitata nelle costole facendolo sussultare per il dolore.
«Ahi! Va bene. Pensandoci bene la Granger non è niente male, insomma ha un culetto da favola non credete? Chissà qunant-» non potè finire la frase che Draco con una forza disumana aveva preso l'amico per il collo sbattendolo contro il muro mentre i suoi occhi erano accessi di un nero pece terrificante, Daphne sussultò quando vide due meravigliose ali bianche uscire dalla schiena dell'amico rovinandogli la camicia.
«Draco! Pensa che la Granger ora è al sicuro, in camera sua, da sola, nessuno a parte te può toccarla, percepisci le sue emozioni?» Daphne si avvicinò al biondo che lentamente lasciò l'amico e tornò in forma umana guardando gli altri tre.
«Che cazzo è appena successo!» esclamò spaesato Theodore mentre si massaggiava la gola e guardava Daphne mentre Blaise si avvicinava a loro.
«Sei un Veela.» sussurrò mentre Daphne annuiva.
«E a quanto pare la Granger è la tua predestinata.» continuò la bionda mentre Draco scuoteva la testa scioccato.
«Non è possibile, insomma, le Veela sono donne!» esclamò esasperato mentre Blaise afferrava un vecchio tomo che poco prima aveva scartato aprendolo e cominciando a leggere.«[...] Non si sa ancora se al mondo ci siano Veela maschi, potrebbero, certo ma è quasi impossibile che nascano con il sangue Veela geneticamente. Se dovessero prendere in parte quel sangue o totalmente la trasformazione avverrebbe in modo differente da quello di una Veela donna. Il sangue Veela può essere preso per via genetica (maggiormente per le donne) o tramite un'antica maledizione del sangue ormai rilegata nei più vecchi tomi di magia oscura del XII secolo. Nel primo caso sicuramente le ali della prescelta saranno squamose e la trasformazione avverrebbe in modo del tutto completa, mentre nel secondo caso la trasformazione avverrebbe per metà e le ali potrebbero variare diventando più lunghe, maestosi e potenti, simili alle ali di un angelo caduto. Solitamente i Veela tendono ad avere un/una predestinato/a nata/o per lei/lui e come tale la difenderanno a costo della loro stessa vita. Vitale per il Veela è il morso alla propria compagna o al proprio compagno per suggellare il loro legame eterno, in caso contrario, se il morso non dovesse mai essere dato il Veela morirebbe dopo un atroce sofferenza, il legame telepatico che si creerà dopo il morso sarà quanto di più prezioso e importante per i due. Ricordiamo anche che se il/la predestinato/a dovesse morire il/la Veela morirebbe con lui/lei mentre in caso contrario, cioè se il Veela dovesse morire, il/la predestinato/a resterà in vita perdendo però il contatto telepatico con il/la Veela[...]
(Per altre informazioni consigliamo Veelibus un libro a cura di Paskis Piveery)»
Calò il silenzio nella biblioteca e Draco guardò i suoi amici terrorizzato, cosa avrebbe fatto ora?
«Devi andare dalla Gran-»
«No Blaise! Cosa dovrei dirle? "Ciao Granger, so che ci odiamo da ormai sette anni ma la vita ci odia entrambi, sono un Veela grazie a una stupida maledizione e indovina un po' tu sei la mia predestinata, ora vieni qui e fatti mordere così passeremo la vita insieme!" Del tutto fattibile non credi Zabini!?»
«Draco lei è l'unica che può tenerti in vita e l'unica che può farti tornare in forma umana, adesso ha funzionato solo pensare a lei ma non sappiamo se in futuro la cosa funzionerà ancora.» Daphne aveva ragione, ma di sicuro non sarebbe stato facile avvicinarsi alla ragazza, lo odiava e di sicuro si sarebbe uccida piuttosto che passare il resto della vita accanto a lui.
«Per il momento non diremo niente, ne riparliamo tra qualche giorno.» e così dicendo andò lontano da loro e da quella biblioteca per capire e pensare a cosa era appena successo.
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No One Here Gets Out Alive|| Dramione
FanfictionUna Dramione ambientata durante il settimo anno ad Hogwarts. La guerra li aveva cambiati e segnati tutti, nessuno era più in grado di tornare ad essere quello di prima. Questa volta però i ragazzi che torneranno a scuola dovranno affrontare molte s...