Another Week - 11

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Lunedì.
L'inizio della settimana, uno dei giorni più odiati dagli studenti di Hogwarts. La settimana sarebbe cominciata in maniera tranquilla se solo Ronald Weasley non avesse insistito nel parlare con Hermione cercando di sistemare le cose, ovviamente la ragazza cercava di ignorarlo ma era difficile dato che le si metteva davanti bloccandole il passaggio.
«Ronald ti scongiuro, levati.» il rosso si bloccò con aria colpevole in volto e abbassò la testa mortificato.
«Herm è stato imperdonabile quello che ho fatto, ma ti prego, ho bisogno del tuo perdono, senza di te non sono niente.» la voce gli tremò leggermente e Hermione non riuscì a mantenere lo sguardo furioso davanti a quella scena.
«Ron, non posso tornare con te dopo quello che hai fatto ma possiamo restare amici, insomma non riuscirei mai ad immaginare la mia vita senza te e Harry accanto.» il rosso annuì e sorrise abbracciandola, non era ciò che voleva, ma per tornare con Hermione avrebbe fatto questo e altro.
Dopo un'abbondante colazione i ragazzi della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts si diressero nelle varie aule per le lezioni che quel giorno li avrebbero tenuti impegnati.
Entrati in aula videro un magnifico gatto adagiato sulla scrivania che quando vide tutti i ragazzi seduti pece un veloce balzo ritrasformandosi in una donna dal cipiglio severo.
«Buongiorno Ragazzi» disse la McGranitt squadrando l'aula.
«Buongiorno professoressa McGranitt» risposero in coro gli alunni mentre tiravano fuori dalle loro borse il libro di trasfigurazione.
«Per oggi, date le due ore che trascorreremo insieme, ho deciso di farvi lavorare in coppie qui in classe, ovviamente saranno le stesse della scorsa volta quindi prendete posto accanto il vostro compagno o la vostra compagna.» il silenzio tombale che regnò in quella stanza avrebbe fatto gelare il sangue nelle vene persino ad un morto, arrabbiati i Grifondoro si avvicinarono ai loro compagni e in silenzio ascoltarono le direttive della McGranitt.
«Oggi voglio che mi dimostriate l'incanto "vestis" chi di voi sa dirmi di cosa si tratta?» la mano di Hermione scattò al cielo con una velocità disumana tant'è che Draco credette che le si sarebbe staccato l'arto dal corpo prima o poi.
«Trasfigura un capo d'abbigliamento in un altro. Non si tratta di evocazione di vestiti, quanto più di un capo di abbigliamento indossato o già presente. Più è complesso il tipo o il materiale dell'abito che si vuole, più concentrazione servirà.» la McGranitt sorrise e assegnò alla sua amatissima casa ben trenta punti.
«Ora voi cambierete la cravatta all'altro con i colori della vostra casa, non fate scherzi. Iniziate» la riccia si voltò verso il biondo che le riservò uno sguardo truce, dopo la loro ultima conversazione non avevano più parlato e per entrambi era stato meglio così, gli punto la bacchetta al petto e dopo aver mormorato l'incanto sorrise vittoriosa, Draco abbassò lo sguardo e inorridito scattò sul posto sfilandosi la cravatta rosso/oro che gli aveva invaso il collo.
«Che schifo!» la voce di Daphne raggiunse le loro orecchie quando anche Harry riuscì a far cambiare colore alla sua cravatta.
Il biondo dopo essersi ripreso dallo shock fece lo stesso procedimento alla cravatta della Grifondoro e anche egli sorrise trionfante.
«Togliti quella cravatta Mezzosangue, stai insudiciando i colori di Serpeverde.» uno schiaffo in faccia avrebbe fatto meno male secondo la ragazza.
«Simpatico e maturo come sempre vero Malferret?» il ragazzo ghignò e avvicinò le sue labbra all'orecchio della riccia sussurrando.
«Molto più maturo del tuo caro Weasley o sbaglio?»
«Ti ho già detto che non sono affari tuoi!»
«Bene ragazzi, ora faremo qualcosa di più difficile, cambierete la camicia dell'altro con una di seta. Iniziate» la McGranitt li interruppe facendoli lavorare di nuovo, Draco fu veloce cambiando la camicia bianca della ragazza con una del medesimo colore ma in seta mentre la riccia decisa nel mostrarsi migliore cambiò anche il colore oltre che il materiale lasciandolo con una camicia in seta nera.
«Carina, in fatto di camicie hai gusto, raramente» specificò il biondo facendole alzare gli occhi al cielo, dopo aver nuovamente cambiato i colori delle cravatte i ragazzi furono costretti ad uscire dall'aula dato il termine della lezione.
Uscirono a passo lento e molti ragazzi si diressero in biblioteca per approfittare dell'ora libera e portarsi avanti con lo studio, Daphne Greengrass stava osservando la sua camicia metà di cotone e metà di seta sbuffando per l'incapacità di Potter di riuscire a fare un incantesimo quantomeno decente.
«Dannazione, per colpa tua Potter dovrò buttare questa camicia!» esclamò sbuffando e raggiungendo insieme alle serpi il Trio Dei Miracoli.
«Ora hai un vestito creativo, potresti chiedere a Luna come decorare questo tipo di camicia.» frecció lui divertito nella sua direzione.
«Attento a te Potter, non ti conviene avere come nemica una Serpe» sorrise leggermente divertita dal loro scambio di battute, le faceva strano ma dovette ammettere che Potter poteva anche essere simpatico delle volte. Ronald aveva notato il breve feeling tra i due e si voltò spaventato verso Hermione che nel frattempo fissava intensamente Malfoy.
«Non dovreste tornare nella vostra viscida tana Serpi?» chiese ironico Ron cercando di farli andare via senza successo.
«Tu non dovresti andare a studiare per infilare qualcosa in quella testa vuota?» fu la domanda di scherno che gli rivolse Theodore Nott.
«Qui gli idioti siete voi!»
«Weasley non sai nemmeno insultare qualcuno, come pretendi di intimidirci?»
Ron a quel punto alzò la mano facendo un gesto che la Signora Weasley non avrebbe per niente approvato.
«Complimenti per la maturità Donnola» disse alzando gli occhi al cielo Blaise e insieme agli altri se ne andò verso l'aula della prossima lezione, pozioni.

Lumacorno aveva voglia di aiutare i ragazzi con i loro M.A.G.O. il più possibile decise quella mattina di farli esercitare con una pozione studiata lo scorso anno ma cmq complessa che sicuramente i ragazzi avrebbero incontrato durante l'esame.
«La pozione che oggi farete è l'Amortentia, so che l'abbiamo studiata lo scorso anno ma questa volta dovrete prepararla e dimostrare una certa bravura, questa può essere molto pericolosa soprattutto se sbagliate qualche piccolo passaggio. Signor Potter conto su di lei» Harry sorrise leggermente imbarazzato per poi voltarsi verso Hermione immerso nel panico.
«Non ho il libro di Piton! Come faccio ora!?»
«Ti arrangi!» rispose la ragazza soddisfatta prima di voltarsi verso il suo calderone e cominciare la preparazione della pozione.

Ingredienti:
Acqua di Luna
Uova di Ashwinder
Petali di Rosa
Peperoncino in polvere

Draco Malfoy dall'altro lato dell'aula stava inserendo nel suo calderone i Petali di Rosa quando una forte esplosione lo fece voltare verso uno dei tavoli di Grifondoro, come al solito Seamus Finnegan aveva fatto esplodere il suo calderone provocando un forte e fastidioso rumore.
Osservò di nuovo il suo calderone e sogghignò quando notò la perfetta Luminosità madreperlacea che doveva avere e le piccole spirali di vapore che si innalzavano dalla pozione.
Non fu l'unico però ad ottenere un ottimo risultato, Daphne e Hermione Granger erano al suo stesso punto e Lumacorno era visibilmente soddisfatto da loro.
Potter cercava disperatamente di copiare i movimenti di Hermione ma appena distoglieva lo sguardo perdeva un passaggio e sbagliava le dosi in continuazione, il professore passò accanto a loro arricciando il naso quando si fermò al suo calderone.
«Non fa niente Potter, immagino tu ti sia arrugginito in questi mesi!» esclamò cercando di non abbassare le sue aspettative sul Ragazzo Che È Sopravvissuto.
Alla fine della lezione solo in tre avevano effettuato una perfetta pozione guadagnando trenta punti a testa per la propria casa, sfortunatamente così facendo Serpeverde passò nuovamente in testa e i Grifondoro scesero in seconda posizione. Finita quella lunga e stancante giornata i ragazzi che non erano di ronda si ritirarono nelle proprie stanze per rilassarsi.

Signor Malfoy,
Mi duole informarla del fatto che le condizioni fisiche di sua madre stanno peggiorando, non mangia e non intende alzarsi quasi mai dal letto. Quelle psichiche invece non sono per niente ottimali, non parla con me o con gli elfi, non vuole la luce del sole ma bensì preferisce l'ombra e cerca in continuazione vostro padre.
Se le sue condizioni peggioreranno ancora, vostra madre verrà spostata al San Mungo, mi spiace ma credo sia la scelta migliore per entrambi.
Appena può le chiedo di venire in Galles e di parlare un po' con lei, magari la sua presenza l'aiuterà a riprendersi.
Cordiali Saluti
Dr. Mike Creevy

Sbuffò lasciandosi cadere sul letto, la situazione peggiorava e lui non sapeva davvero cosa fare. Mandare sua madre al San Mungo significava rendere pubblico il suo problema e sua madre avrebbe preferito la morte all'umiliazione di tutto il mondo Magico, ma non poteva perderla. Suo padre era ad Azkaban e non ne sarebbe uscito, lui invece era stato processato molte volte prima di essere lasciato libero, eppure gli Auror fanno visite al Manor di continuo per controllare che non ci sia niente di nascosto o sbagliato nella grande villa di famiglia. Cosa avrebbe dovuto fare?

No One Here Gets Out Alive|| DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora