Gennaio non era mai stato freddo come quell'anno, le tempeste d'acqua si erano fatte sentire imperterrite per quasi due settimane senza mai interrompersi sino a quella mattina quando Harry e Ginny uscirono dalla Sala Comune con gli sguardi rivolti verso il basso pieni di rammarico e tristezza. Ron Weasley non era mai stato così tanto furioso con il mondo, qualsiasi cosa o persona si trovava davanti veniva immediatamente schiantata o fatta esplodere. Nessuno aveva ancora compreso dove fosse Hermione Granger e perché lei e Malfoy non erano tornati a scuola alla fine delle vacanze natalizie.
Daphne Greengrass passava ogni mattina davanti la stanza vuota di Draco e bussava imperterrita sperano di vederlo comparire sulla soglia pronto a prenderla in giro per come si era fatta il nodo alla cravatta, Blaise la vide e con un doloroso sospiro si avvicinò a lei invitandola ad andare in Sala Grande per mangiare qualcosa.
Theodore Nott invece passava il suo tempo a lanciare ciottoli nel lago Nero sperando in qualche modo di poter alleviare la sua sofferenza.
«Ti manca vero?» chiese Blaise prendendo posto accanto a lui porgendogli una bottiglia di FireWhisky.
«A te no? Cazzo Blaise è nostro fratello. Io...vorrei solo che tornasse qui.»
«Lo so lo vorrei tanto anche io.»
Nott sospirò portandosi i palmi delle mani sugli occhi cercando di fermare le lacrime ma fu inutile.
«Ehi amico, va tutto bene.»
«Ti ricordi l'ultima volta che siamo stati qui?»
«E chi se la scorda più»
Osservarono la sponda del lago e sorrisero tristemente.«Theo caccia fuori le palle, tuffati nel lago!» esclamò il biondo tenendo stretta fra le mani una bottiglia di Firewhisky sorseggiandola di tanto in tanto.
«Mi si ghiacceranno le palle se mi tuffo nel lago a febbraio nel lago idiota!» rispose lui togliendosi la giacca e i pantaloni battendo i denti per il freddo.
«La prossima volta non scommettere con me idiota, che ti serva da lezione»
Blaise corse verso di loro ridendo come un matto.
«Ragazzi non crederete mai a quello che ho sentito, pare che la Granger e Viktor Krum abbiano una storia intensa. Leggi cosa scrive la Skeeter. Perché Theo è in mutande?» chiese sedendosi accanto al biondo che sogghignò contento porgendo la bottiglia al ragazzo moro che gli stava accanto.
«Perché ha perso una scommessa. Pansy è stata un'idiota, accusarla di utilizzare un filtro d'amore non è stata una scelta saggia.» affermò riprendendosi la bottiglia e spronando Theo a fare un tuffo con un cenno della testa mentre il povero ragazzo scuoteva imperterrito la testa.
«Non è tutto, delle lettere minatorie le sono arrivate, alcune contenevano anche delle pozioni o maledizioni. Assurdo. Hai intenzione di buttarti o no?»
«Figlio di Salazar vorrei vedere te nella mia situazione!»
«Sono contento che quella Mezzosangue stia ricevendo ciò che merita. L'odio dell'intero mondo magico.» affermò provando una live fitta al petto fastidiosa, succedeva troppo spesso e ogni volta c'era di mezzo la Mezzosangue e questa storia stava iniziando a dargli sui nervi, senza più pazienza con un veloce gesto della mano con la quale impugnava la bacchetta, Theo si ritrovò scaraventato nel lago Nero, quando riemerse urlò con tutto il fiato che aveva in gola.
«Figlio di puttana!»Aprire gli occhi non era mai stato così faticoso come quella mattina per il giovane Draco Malfoy.
La luce filtrava prepotente dalla sua finestra e le tende del baldacchino erano spalancate, niente proteggeva il suo viso dalla fastidiosa luce che lo stava per lo più accecando.
Un lieve movimento accanto a lui gli fece voltare il capo e quando la vide il suo cuore si fermò.
Hermione dormiva beatamente accanto a lui quanto accaduto gli sembrava solo un ricordo lontano, questo lo stupì.
La ragazza aprì lentamente gli occhi cercando di mettere a fuoco la figura che aveva accanto e quando lo vide sorrise sorniona.
«Cos'è successo?» chiese con la voce impastata dal sonno mentre si strofinava gli occhi.
«Siete quasi morti» disse una voce sottile proveniente dalla porta.
Narcissa li osservava con un tenero sorriso in volto e quando i due ragazzi la notarono sospirarono sollevati.
Erano vivi.
«Come facciamo ad essere...»
«Quando siete svenuti pensavamo non ci fosse più niente da fare, ma Blaise si era accorto che ancora respiravi così vi abbiamo portato a casa e vi abbiamo curato con l'essenza di dittamo. Avete dormito per quasi due settimane non sapevamo se vi sareste risvegliati.» parlando Narcissa si era avvicinata a loro e accarezzava delicata il volto del figlio che le sorrideva leggero.
«Due settimane!? Dovremmo essere ad Hogwarts adesso!» esclamò Hermione alzandosi in piedi di scatto cominciando a cercare il suo baule sperando fosse pronto.
«Non preoccuparti la McGranitt sa quello che è successo ed è pronta a riammettervi a lezione ora che state meglio.» disse prima di lasciare una lieve carezza sul viso del ragazzo e uscire.
«Avevo paura che fossimo...» cominciò lei bloccandosi improvvisamente con le lacrime che le riempivano gli occhi.
«Si lo so, anche io.» rispose lui accarezzandole dolcemente il viso, senza esitare si chinò su di lei baciandola teneramente, nonostante fossero stati in una specie di coma le sue labbra gli erano mancate quasi come l'acqua manca nel deserto.
Riavere quel contatto li fece rinascere entrambi che adesso avevano perso del tutto la voglia di separarsi.
Venti minuti più tardi scesero entrambi nel grande salone mentre Polly con uno schioccò delle dita aveva fatto svanire i loro bauli.
«Siete sicuri di stare bene?» chiese Narcissa avvicinandosi a loro. I due giovani annuirono e sorrisero.
«Si, è arrivato il momento di tornare a Hogwarts» disse il biondo avvicinandosi al camino afferrando una manciata di metropolvere tra le mani.
«Sì, torniamo a casa»
E una fiammata verde li inghiotti facendoli svanire immediatamente dal grande Maniero, la donna li osservo andare via e non appena si ritrovò solo pianse di gioia dando sfogo a tutto ciò che aveva tenuto dentro.
STAI LEGGENDO
No One Here Gets Out Alive|| Dramione
FanficUna Dramione ambientata durante il settimo anno ad Hogwarts. La guerra li aveva cambiati e segnati tutti, nessuno era più in grado di tornare ad essere quello di prima. Questa volta però i ragazzi che torneranno a scuola dovranno affrontare molte s...