Draco please - 27

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Era tornata al Manor e ne era stranamente felice, nonostante tutto in quella casa vi erano dei ricordi importanti e puri come i primi passi di Draco o le sue prime parole. Sorrise ripensando a quei momenti quando l'unico problema era quello di non farlo correre per non farlo cadere e non farsi male, invece il suo dolce bambino si era fatto male e anche troppo nella sua vita e lei non era riuscita a proteggerlo.
Un forte rumore attirò la sua attenzione e la fece voltare verso la porta d'ingresso, vide la maniglia ruotare e l'immenso portone aprirsi, la figura che apparve sulla soglia le fece gelare il sangue nelle vene.
«Alexis.» sibilò aspra osservando l'uomo davanti a lei che le stava camminando incontro.
«Ciao Narcissa.»
«Che fai tu qui?»
«Scusami, Stupeficium!»
Ora giaceva a terra svenuta e Selwyn si avvicinò sollevandola tra le braccia portandola nel letto al piano di sopra, le tolse la bacchetta e la rinchiuse nella stanza, lei era un'esca troppo preziosa, non poteva lasciarla libera.
Draco per lei avrebbe fatto di tutto, lo sapeva chiunque tra i ranghi dei mangiamorte, non poteva farsi scappare un'occasione del genere. Scese le scale e si diresse in cucina per cercare un elfo domestico e per impedirgli di mettersi in mezzo l'unico problema fu che non ce n'era neanche uno in quella casa, un senso d'ansia s'impossessò di lui, poi si ricordò che avevano entrambi vissuto in Galles e che gli elfi erano lì a sistemare la casa. Si sedette sul divano osservando il muro davanti a sè e pensando a ciò che era accaduto quel giorno, aveva appena rapito la donna che amava e avrebbe attirato lì il figlio all' inizio del nuovo anno solo per poterlo catturare e portare nei suoi ranghi. Il camino si illumino di verde e la figura sinuosa di una ragazza apparì davanti i suoi occhi, una meravigliosa ragazzina di cica 15 anni lo osservava con un ghigno strano in volto.
«Astoria, come mai sei qui?» chiese alzandosi in piedi e camminando verso di lei.«Sono qui solo per ricordarti ciò che mi hai promesso Alexis. Io sto cercando informazioni su Draco ma tu mi devi la tua parola, la sua compagna non interferirà tra di noi. Lui sarà mio marito» Alexis la osserva con un lieve ghigno in volto, non bisognava mai dire ad una donna che l'uomo di cui era innamorata era un Veela e di conseguenza un amante eccezionale, lei avrebbe fatto di tutto per prenderselo. «Sta tranquilla, non appena si sarà unito a noi, sarà tutto tuo»

Polly era terrorizzata, un uomo strano era entrato in casa dei suoi padroni e aveva colpito la sua Signora rinchiudendola al piano di sopra e ora non sapeva cosa fare. Si materializzò ad Hogwarts nelle cucine e cominciò da lì a cercare il suo padrone non trovandolo da nessuna parte fino a quando non lo vide entrare nella biblioteca, lo seguì vedendolo svoltare verso degli scaffali lontani e nascosti agli occhi di tutti e non capiva perché lui si stesse nascondendo. Si affacciò leggermente dallo scaffale e sgranò gli occhi, il suo padrone stava bloccando una giovane ragazza contro lo scaffale, il suo braccio destro era poggiato a una delle mensole al lato della testa della riccia mentre il sinistro era poggiato sul suo fianco e l'accarezzava dolcemente con il pollice. Il ragazzo calò sulle sue labbra baciandola sempre con più passione come se stare lontano da lei gli causasse dolore. Spaventata si avvicinò a loro cominciando a colpire la ragazza con dei veloci pugnetti alle gambe. I due si staccarono scioccati e fissarono la piccola creatura che da poco era apparsa. Draco l'aveva riconosciuta subito e adesso l'osservava arrabbiato.«Polly!» esclamò fermandola e osservandola nei suoi enormi occhioni azzurri.«Come osi attaccare qualcuno soprattutto senza il mio permesso!»«Polly voleva solo aiutare il padrone allontanando da lui la Mezzosangue. Polly pensava solo a salvare il suo padrone» Draco sollevò la bacchetta puntandola contro la creatura pronto a punirla quando la mano di Hermione lo fermò, si girò a guardarla notando un dolce sorriso che le illuminava il viso, la vide chinarsi verso l'elfa che adesso indietreggiò leggermente. «Ciao Polly, io sono Hermione Granger, non sono una minaccia e non farò del male al tuo padrone, te lo prometto» Polly osservò prima la ragazza e poi Draco che le fece un lieve cenno con il capo.«Polly è lieta di conoscervi Signorina Granger» la ragazza sorrise nonostante capì che l'aveva fatto solo per non essere punita da Draco ma era comunque un passo avanti. «Cosa ci fai qui Polly?» chiese il biondo incrociando le braccia al petto guardando Hermione che lo rimproverava con lo sguardo. «Polly non si è fatta cedere, pensava che se avesse avvertito voi sarebbe stato meglio. Polly non intendeva disturbare, Polly ha visto uno strano signore entrare al Manor e attaccare la Signora» la riccia spalancò la bocca e portò il suo sguardo sul ragazzo in attesa di una sua reazione. Il corpo del biondo era rigido come la pietra, strinse i denti e irrigidì la mascella.
«Polly lo ha visto rinchiuderla nella sua stanza, cosa devo fare?»
«Niente» sibilò cominciando a camminare verso l'uscita della biblioteca, Hermione aveva perfettamente capito le sue intenzioni, doveva fermarlo.
«Draco! No!» gli afferrò il braccio cercando di fermarlo ma senza successo dato che lui si scostò velocemente da lei facendola inciampare e cadere nel bel mezzo del corridoio, la riccia abbassò lo sguardo sul suo ginocchio sbucciato per poi guardare negli occhi il ragazzo che si era bloccato osservandole la gamba.
«Draco, ti prego. Potrebbe essere una trappola-»
«Via in infermeria»
«No!»
La mascella del Serpeverde s'irrigidì così come le sue spalle.
-Mi sto arrabbiando Granger!-
"Non m'importa."
«Non puoi andare al Manor» disse alzandosi in piedi cercando di ignorare il dolore al ginocchio.
«Mia madre è stata rinchiusa da un Mangiamorte! Non posso aspettare che per buon cuore la liberi.»
«Non sto dicendo questo! Ma potrebbe essere una trappola, Draco sanno di te.»
«Cosa dovrei fare allora!?»
«Andiamo dalla McGranitt, lei saprà cosa fare.» gli prese la mano e cominciò a tirarselo dietro zoppicando leggermente.
«Prima devi medicarti il ginocchio.» le disse accarezzandola con il pollice sul dorso della mano.
«Non c'è bisogno» Draco però non era d'accordo, si bloccò di scatto e dopo essersi guardato intorno appurando che non ci fosse nessuno nei paraggi se la caricò sulle spalle cominciando a camminare verso la stanza delle Necessità.
Entrò lì con lei ancora caricata sulla spalla e fece apparire al suo interno un kit di magisoccorso. La ragazza era sotto shock, non si sarebbe mai e poi mai aspettata un comportamento del genere da parte del ragazzo che adesso le stava delicatamente disinfettando il ginocchio, prese il dittamo e comincio a passarlo sopra la ferita che lentamente cominciò a richiudersi. Draco la guardò in viso innervosito mentre lei fissava il proprio ginocchio.                                                «Brucia questa stupida pozione!» affermò mettendo il broncio
«Sembri una bambina Granger»affermò alzando un sopracciglio squadrandola dall'alto al basso. Si alzò dal divano sul quale erano seduti portandosi una mano tra i capelli cominciando a camminare avanti e indietro, la preoccupazione per sua madre lo stava divorando dentro ma allo stesso tempo il suo lato Veela voleva restare con Hermione per assicurarsi che stesse bene, si diede mentalmente dell'idiota dato che la ragazza in questione si era solamente sbucciata un ginocchio mentre sua madre era rinchiusa chissà con chi in casa sua. La rabbia montò nuovamente nel suo petto ma immediatamente la riccia se ne accorse correndo da lui e bloccando qualsiasi sua mossa.                       «Andiamo dalla McGranitt» disse afferrandogli la mano mentre lui annuiva lasciandosi trascinare da lei.

No One Here Gets Out Alive|| DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora