Acceptance - 14

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Aprì gli occhi lentamente e si guardò intorno cercando di mettere a fuoco la sua stanza, sospirò e si passò le mani sul viso.
"Era solo un incubo, Malfoy ed io non siamo niente"
~Mi dispiace Granger ma era tutto vero~
Scattò a sedere sul letto guardandosi intorno cercando di capire dove si trovasse il biondo ma non lo vide da nessuna parte.
~Sono nei sotterranei, sta tranquilla non posso vederti, posso solo sentire i pensieri legati a me~
La ragazza andò in bagno decisa a farsi una doccia e ignorare Malfoy per il resto della sua vita, cosa impossibile dato che teoricamente gli apparteneva ma non poteva accettare che la sua vita fosse decisa da qualcun altro o da qualche stupido maleficio.
~Smettila Granger, mi stai infastidendo. Accetta la realtà delle cose, sei mia.~
"Tua! Ma per favore, non sarò mai tua"
~Non puoi sfuggire a questo Granger!~
Non gli rispose più, cercava in tutti i modi di tenerlo fuori dalla sua testa innalzando un muro protettivo ma Draco si stava innervosendo, lo sapeva, lo percepiva, era nervoso e questo voleva solo dire una cosa...
La finestra della sua stanza si spalancò e Draco vi entrò volando con le sue ali spalancando infine la porta del bagno per trovarsi davanti la ragazza avvolta solo da un asciugamano bianco che lo fissava.
«Come osi entrare qui!? Vattene!» Draco era a petto nudo con le ali in bella mostra, se qualcuno avesse aperto la porta della sua stanza l'avrebbe sicuramente notato, doveva farlo tornare umano ma di sicuro le parole sarebbero servita a poco, si avvicinò lenta a lui poggiando una mano sulla mascella serrata e come guidata dall'istinto poggiò la testa sul suo petto cercando di calmare il ragazzo che aveva davanti che in poco tempo riprese la sua forma normale.
"Scusa"
~Non osare mai più sfidarmi Granger~
"Allora tu non darmi ordini!"
~Bene~
«Esci di qui, devo vestirmi.» disse  alzando la voce e guardandolo negli occhi tornati grigi.
«Granger lo sai che un giorn-»
«Quel giorno non è oggi, vattene.»
Il ragazzo troppo stanco per discutere uscì dalla stanza cercando soprattutto di non farsi vedere da nessuno, la fortuna quel giorno era dalla sua parte dato che nessuno lo aveva incrociato e lui era tranquillamente tornato nel suo Dormitorio.
Quando la ragazza uscì dalla sua stanza sospirò arresa all'evidenza che Draco Malfoy sarebbe stato da quel momento in poi, parte fondamentale della sua vita e che non avrebbe potuto essere altrimenti. Si diresse a colazione fingendosi indifferente ma gli occhi indagatori di Ginny non si fecero sfuggire le diverse occhiate che si scambiava con i Serpeverde.
~Mangia Granger!~
"Non ho fame e fatti gli affari tuoi."
~Tu sei affar mio, percepisco la tua ansia, fa colazione e zitta.~
"Non sto parlando infatti ma pensando, so che per te è una cosa nuova ma tranquillo ti ci abituerai."
~Granger~
Sentì la rabbia del ragazzo montare dentro di se' e preoccupata sollevò lo sguardo.
"Va bene mangio, sta calmo, contieniti"
Così pensando afferrò due fette biscottate e un po' di succo di zucca saziandosi e evitando la trasformazione del ragazzo proprio lì nel mezzo della stanza.
«Hermione va tutto bene?» chiese la rossa ridestandola dalla sua lotta mentale con Malfoy.
«Cosa? Oh! Sì» disse alzando le spalle e guardandola con un lieve sorriso sul volto.
Ginny stava per controbattere ma l'amica si alzò e cominciò a camminare verso l'aula pozioni in attesa della prossima lezione.
Lumacorno aveva deciso di creare dei lavori a coppie, Ronald le chiese dolcemente di aiutarlo e la Grifondoro annuì mettendosi accanto a lui percependo uno strano fastidio che era sicura non appartenerle.
Cominciarono la preparazione della pozione rimpolpasangue seguendo attentamente i passaggi segnati sul libro, il rosso invece cercava sempre di più un contatto con Hermione tant'è che mentre la ragazza tagliuzzava l'aloe lui le si avvicinò da dietro cingendole i fianchi osservando la precisione con la quale si dedicava alla foglia che aveva davanti, un ringhio astioso giunse alle orecchie della grifondoro che in un primo momento non capì a chi appartenesse
~Weasley è troppo vicino~
"Come?"
Non si era neanche resa conto della presenza del ragazzo e quando si scostò da lui sorridendo leggermente percepì il sollievo del biondo farsi largo in lei.
~Brava Mezzosangue~
"L'ho fatto solo perché non voglio che ti trasformi qui, non farti strane idee"
Continuarono ad eseguire passaggio per passaggio la preparazione della pozione fin quando Ron non le scostò i capelli dal collo per poter vedere il passaggio che stava eseguendo e si irrigidì quando vide un segno leggermente rosso sulla sua pelle candida.
«Herm ma che hai fatto?» sussurrò tenendo gli occhi fissi sul morso che Draco le aveva dato la sera prima.
«Oh! Niente, insomma un insetto mi ha morsa, sta tranquillo Madama Chips ha detto che non è niente di grave» disse spostando la mano del rosso e coprendo il suo collo con i ricci bruni.
L'ora di pozioni finalmente era giunta al termine e Hermione aveva appena imbottigliato la pozione quando Ron le posò un bacio sulla guancia facendola sorridere, una forte fitta alla testa le fece cadere a terra la boccetta e portare entrambe le mani tra i capelli.
~Granger che hai?~
La ragazza non rispose, il dolore era troppo acuto per far si che sentisse il Serpeverde.
Ronald si stava avvicinando a lei per aiutarla ma il lato Veela di Draco non lo permise, arrivò primo accanto alla Grifondoro e la sollevò tra le braccia prima di portarla fuori da quella stanza nel suo dormitorio.
Quando l'adagiò sul letto la vide più tranquilla e sospirò sollevato, avevano entrambi capito quello che era successo. Il lato Veela di Draco era esploso di gelosia quando il rosso l'aveva baciata lì davanti a lui e le emozioni amplificate del ragazzo erano troppo potenti per la giovane Grifondoro che ne risentì parecchio.
«Mi dispiace Granger, non controllo le emozioni di quella parte» ammise accarezzandole una guancia e lasciandole un bacio sulla fronte.
Era risaputo che i Veela oltre alla straordinaria bellezza siano degli ottimi amanti, in qualsiasi ambito, riescono a dare alla propria compagna e solo alla compagna una dolcezza e un amore talmente forte da poter colmare qualsiasi vuoto.
Nessuno dei due perciò si stupì quando il biondo fece quei gesti ma al contrario Hermione se ne beò caldamente.
«Tranquillo, immagino che dovremmo  imparare a conviverci.» sorrise leggermente prima di mettersi a sedere e guardare il grigio degli occhi del ragazzo che aveva difronte.
"È per questo che mi hai salvata durante la guerra? Quando Greyback e Doholov mi erano addosso, era il tuo lato Veela a suggerirti di salvarmi?"
Non aveva avuto il coraggio di porgli quella domanda ad alta voce ma sapeva che il Serpeverde avrebbe capito e che le avrebbe risposto restando il più sincero possibile.
~In realtà credo proprio che quello sia stato il momento in cui la maledizione che aveva nel sangue sia uscita fuori. Saperti in pericolo e inconsciamente sapere che saresti stata la mia compagna mi ha portato ad agire~
"Se non fosse stato per il tuo lato Veela mi avresti salvata comunque?"
~Sì~
Sospirò sollevata da quella risposta e gli sorrise leggermente prima di sdraiarsi nuovamente nel letto e addormentarsi.

Ginny era sospettosa nei confronti della sua migliore amica, insomma, era tutta la mattina che si comportava in modo strano e che scambiava occhiate con Malfoy, voleva e doveva saperne di più ma quando stava per andare in Sala Comune per parlarle la voce di Ronald la raggiunse.
«Harry non è in infermeria, chissà cosa le ha fatto quell'idiota! Devi prendere la mappa, dobbiamo trovarla»
«Che succede?»
«Hermione si è sentita male a lezione e Malfoy l'ha presa portandosela chissà dove!» spiegò Ron preoccupato mentre nel corridoio passavano Theo, Blaise e Daphne che immediatamente furono fermati dal trio dei Grifondoro.
«Dove l'ha portata!?» chiese il rosso puntando un dito contro Blaise che lo fissò e sogghignò.
«Nel suo dormitorio e fossi in te Weasley starei lontano da lei, sempre se ci tieni alla tua vita.»
«Le vostre minacce con noi non funzionano Zabini, fate uscire Hermione da lì!» esclamò Harry cominciando a camminare verso il dormitorio Serpeverde.
Quando si mise davanti all'entrata aspettò com ansia che qualcuno lo facesse entrare ma dopo quasi venti minuti la figura di Draco Malfoy gli si parò davanti.
«Cosa volete voi due?» chiese il biondo sollevando scettico un sopracciglio.
«Hermione!» esclamò il rosso incrociando le braccia al petto.
«Sta dormendo adesso, non appena si sarà ripresa uscirà da sola, non preoccuparti Weasley.» disse Draco provando ad allontanarsi ma Ron afferrò la sua bacchetta puntandogliela al petto mentre I tre Serpeverde osservavano il biondo preoccupati.
«Adesso Malfoy entri lì e fai uscire la mia Herm» la parte Veela non gradì affatto l'aggettivo mia legato alla sua predestinata tant'è che Draco con un rapido movimento delle mani riuscì a togliere la bacchetta al Grifondoro e a sferrargli un pugno sul naso talmente tanto forte da farlo finire a terra in pochissimo tempo.
«Ho detto Weasley che la Granger uscirà da lì quando lo vorrà lei.» lasciò a terra la bacchetta e insieme ai suoi amici si allontanò da lì.

No One Here Gets Out Alive|| DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora