Quella mattina di fine novembre il vento soffiava impetuoso su Hogwarts costringendo gli studenti che volevano andare a Hogsmade a cambiare i loro piani. Hermione osservava la tempesta ventosa dalla finestra della sua stanza mentre si scaldava con una tazza di thè fumante tra le mani, sospirò rivivendo piccoli schizzi della sua infanzia e le tornò in mente quando suo padre le raccontò una magnifica storia per non farle avere paura del vento che da bambina la terrorizzava come poche cose al mondo. Le disse che il vento veniva visto in maniera differente nella letteratura, le raccontò che veniva chiamato Zefiro e che era definito "vento dell'ovest" le disse che nell'Iliade, Zefiro era un vento violento o piovoso. Nell'Odissea e nei successivi testi, era considerato, al contrario, come un vento morbido e leggero, una brezza tiepida che porta l'annuncio della primavera. E lei aveva sempre preferito la versione dell'Odissea anche se ogni volta che l'osservava così forte, cattivo e irruento la paura le tornava forte nel petto. Non aveva mai capito perché la terrorizzasse tanto ma aveva provato più volte a combattere quella paura strana che l'aveva colpita. Non riusciva a pensare ad altro in quei giorni, il vento e Draco occupavano costantemente i suoi pensieri, dall'incontro nell'aula di quasi due settimane prima non avevano più parlato di niente e non si erano più trovati da soli nella stessa stanza. -Granger abbi pietà, mi sta scoppiando la testa-
"Smettila di leggere i miei pensieri allora!" -Come se lo facessi di mia spontanea volontà- ci furono pochi attimi di silenzio tra loro, poi Hermione lo richiamò"Draco"
-Dimmi-
"Possiamo vederci nella stanza delle necessità?"
-Granger-
"per favore"
-Va bene-
S'incamminò verso il settimo piano trovandola già lì ad aspettarlo, non parlarono ma entrarono dentro sedendosi su due poltrone accanto al fuoco e rimasero ancora un po' in silenzio.
«Ho paura del vento, non volevo restare sola» ammise dopo un po' arrossendo furiosamente. Il biondo la osservò stranito, quella ragazza aveva combattuto una guerra, affrontato Bellatrix ed era stata pietrificata da un basilisco ma aveva paura del vento, sul serio!? «Tu sei strana Granger, lo sai questo vero?» Hermione sorrise leggermente e annuì «Si lo so, per tua sfortuna passerai con me e la mia stranezza il resto della tua vita» parlò in tono basso come se lo stesse minacciando e questo lo fece ridere parecchio. La ragazza lo guardò incantata dalla sua ristata non l'aveva mai sentito ridere in modo così sincero, si sentì soddisfatta, mai avrebbe pensato di riuscire a far ridere Draco Malfoy. Appena smise di ridere si girò verso di lei e si fermò a osservarla, non era mai stata la donna più bella del mondo, non era quel tipo di bellezza che quando la vedi ti senti svenire. I capelli erano crespi e gonfi, era bassa e fino a qualche anno prima aveva due dentoni da castoro che per un suo incidente era riuscita ad aggiustare. Aveva sempre immaginato di sposare una donna alta e slanciata, una purosangue a tutti gli effetti ma destino ha voluto che fosse lei, la donna più testarda, orgogliosa e so-tutto-io del Mondo Magico sua moglie. Sarebbe stato un matrimonio felice? Ne dubitava, quella donna non si sarebbe mai innamorato di lui e sinceramente non poteva darle torto, per anni era stato un figlio di papà viziato e crudele e ad oggi se n'era pentito amaramente.
Avrebbe dovuto farci un figlio con lei e solo al pensiero una strana morsa gli prese il petto.
«Non riesco a leggere i tuoi pensieri, cosa c'è?» aveva chiesto la ragazza accarezzandogli il braccio cosa che indirettamente aveva portato entrambi a sospirare.
«Nulla d'importante.»
«Non è giusto però, sei un occlumante, puoi nascondermi i tuoi pensieri mentre io non posso farlo. Non è equa la cosa.» incrociò le braccia al petto e sbuffo, il ragazzo non potè far a meno di notare quanto somigliasse ad una bambina in quel momento.
«Avanti Granger, quanti anni hai?» le chiese divertito allungando un dito dandole un leggero buffetto sul naso che la fece sorridere
«Potrebbe davvero funzionare tra di noi, no?» chiese di getto restando immobile a osservarlo negli occhi. Nessuno dei due adesso sapeva cosa dire, avrebbe dovuto confermare o meno ciò che lei aveva detto? Non lo sapeva, non avrebbe mai potuto saperlo, a parte qualche bacio tra loro non c'era stato niente, si erano avvicinati ma non sapeva quanto questo potesse servire.
«Vuoi davvero sposare un uomo che non ami, non hai mai amato e che non amerai mai, Granger?» chiese distogliendo lo sguardo e afferrando un bicchiere di FireWhisky da poco apparso davanti a lui. Hermione l'osservò in silenzio cercando le parole giuste con cui rispondere.
«Chi ti ha detto che non ti ho mai amato Draco? Ero una ragazzina quando sono arrivata ad Hogwarts e tu Draco Lucius Malfoy sei stata la mia prima cotta. Tu non lo sapevi e non avresti mai dovuto saperlo, soprattutto dopo che mi hai chiamata Mezzosangue, da lì ho cominciato di allontanarmi da te, dall'idea di noi. Mi sono innamorata di Ronald ma non era la stessa cosa. I babbani dicono che il primo amore non si scorda mai, forse è davvero così.» il ragazzo rimase immobile e la guardò in viso, lei sorrise e il silenzio calò tra di loro, nessuno dei due sapeva cosa dire.
Draco l'afferrò per la nuca e l'avvicinò a se' baciandola con tanta di quella passione che Hermione credette di svenire.
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No One Here Gets Out Alive|| Dramione
FanficUna Dramione ambientata durante il settimo anno ad Hogwarts. La guerra li aveva cambiati e segnati tutti, nessuno era più in grado di tornare ad essere quello di prima. Questa volta però i ragazzi che torneranno a scuola dovranno affrontare molte s...