Morey - Banshee (pt.2)

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Per una settimana non capitò nulla, ma Mason venne comunque sorvegliato a vista. Tutto il branco era preoccupato per lui, in particolare Corey e Liam. L' umano non venne mai lasciato da solo, era sempre accompagnato da un amico. Non che la cosa gli dispiacesse, ma non poteva continuare a vivere cosí: oltre a essere in ansia per sé stesso, sapeva che tutto il branco era stressato quanto lui. Corey ne era la prova vivente: a ogni minimo rumore, afferrava il fidanzato e scompariva, per poi chiedergli scusa ogni qualvolta il tutto si risolveva con un falso allarme. Ma d'altra parte ora Mason e Corey passavano molto più tempo insieme, per cui il primo non si lamentò.

Fu all'inizio della settimana successiva che la situazione precipitò. Lydia e Corey avevano entrambi brutte sensazioni per la giornata: i cacciatori sarebbero arrivati. "Quindi che facciamo? Li uccidiamo tutti?" propose Malia. "Strano a dirsi, ma sono nuovamente d'accordo con te" commentò Theo, ricevendo un pizzicotto da Liam. "Ragazzi, abbiamo detto niente violenza se non è necessario. E niente morti" li riprese Scott, nonostante anche lui avesse voglia di uccidere la Monroe per tutto il male causato. "Ma Mason non verrà, vero? Stará al loft al sicuro?" domandò Corey, esprimendo i dubbi che attanagliavano anche Liam. "Si Corey, Mason resterá con te qui al loft, ne ho parlato con Derek prima" affermò Scott, sperando che quella fosse la soluzione migliore. "E quindi come la mettiamo con i cacciatori? Se siamo cosí sicuri che arriveranno, dovremmo anticiparli e chiedere di incontrarci in territorio neutro" "Hai ragione Stiles - sospirò Scott - Lydia, Corey, siete sicuri che arriveranno oggi?" Entrambi gli interpellati annuirono convinti. "Bene, allora dovremmo..." Scott fu interrotto da una serie di rumori provenienti da fuori il loft. Anche gli altri componenti avevano sentito, e tutti di prepararono a ricevere chiunque stava cercando di entrare. Derek si appostò dietro alla porta con zanne ed artigli sfoderati, ed essa si aprì subito dopo, rivelando un Peter non messo bene. "I cacciatori... Sono già qui, stanno circondando tutto il loft. Non vogliono parlare Scott, vogliono ucciderci tutti. L' unica via di fuga è verso il bosco. Lì potremo respingerli come si deve!" disse Peter, mentre cercava di estrarsi le pallottole per guarire. "No! Il bosco no!" esclamò la chimera, guardando Mason, il quale cercò di calmarlo "Se resteremo qui moriremo tutti di sicuro. Nel bosco avremo più possibilitá di vittoria - iniziò Mason, per poi mettere due dita sotto il mento di Corey e fargli alzare lo sguardo - e ti prometto che non morirò. Mi hai sentito? Non morirò, non posso lasciarti cosí" concluse l'umano, baciando il suo ragazzo. "Bene, se avete finito con gli atteggiamenti sdolcinati noi dovremmo anche salvarci la pelle!" affermò Theo, guadagnandosi un ulteriore pizzicotto da parte di Liam. Mentre tutto il branco e Peter scappavano nel bosco, Theo tentò di rassicurare il suo ragazzo: " Non preoccuparti Liam, Mason non morirá. Lo salveremo vedrai". Il beta non rispose, ma strinse ancora di più la mano della sua chimera.

Arrivati finalmente nel bosco, si pensò al piano d'attacco. Scott, Peter, Derek, Theo, Malia e Liam avrebbero attaccato in prima linea. Corey e Mason avrebbero attaccato di sorpresa, sfruttando l' invisibilità della chimera. Lydia invece avrebbe protetto Stiles, il quale aveva rubato una pistola di narcotici al padre e avrebbe sparato da un luogo riparato. Prima della battaglia, Liam si avvicinò al suo migliore amico "Stai attento Mason, dico davvero. Se provi a morire, giuro che ti resuscito per poi ucciderti con le mie stesse mani, chiaro?" disse il beta, sull'orlo delle lacrime e abbracciando l'umano.

La battaglia ebbe inizio. Tutto il branco combatteva senza esclusione di colpi, riuscendo a stendere i cacciatori senza ucciderli. Erano tutti a terra, tranne la Monroe che era riuscita a fuggire. Il branco la inseguí, era ora di finire quella storia una volta per tutte.  La rincorsero, finchè non arrivarono davanti al Nemeton. Qui Corey impallidì, e si strinse ulteriormente contro Mason. Non che l'avesse mai lasciato andare durante tutto il corso della battaglia, si intende. Anche Liam si innervosì ulteriormente, e si mise davanti all'amico: anche se quest'ultimo era invisibile, ne sentiva il cuore che batteva.

La cacciatrice stava per scomparire oltre gli alberi, quando Derek la atterrò: ci volle tutto il suo autocontrollo per non attaccarla e ucciderla lí sul momento. Dopo averla ammanettata, con le manette che Stiles aveva rubato a suo padre, il brancò si permise di esultare per la vittoria ottenuta: nonostante i presagi, loro avevano vinto la battaglia e Mason era ancora vivo. Anche Corey si sentiva più positivo ora, tanto da far tornare visibile il suo ragazzo e abbracciarlo.

Nessuno, fra tutti i presenti, si accorse di un fucile pronto a sparare. Finchè non fu troppo tardi. Udito lo sparo, i ragazzi si voltarono nella direzione del suono: la pallottola viaggiava in direzione di Corey, e la chimera era come paralizzata. Non sarebbe riuscito a schivarla. Corey chiuse gli occhi, aspettando che la pallottola lo colpisse. Si sentì invece spinto a terra, e udì un urlo terribile. Lo stesso urlo che aveva sentito nella sua visione. Mason era stato colpito. La chimera vide il suo ragazzo accasciarsi a terra, mentre Liam si precipitava da lui. Una furia cieca si impossessò di Corey: si girò verso il cacciatore ed emise un grido talmente forte da far perdere i sensi al suo nemico. Poi si precipitò da Mason.

Nel frattempo, Malia e Theo si erano avventati sulla Monroe, la quale stava approfittando della confusione per scappare. Scott riuscì a fermare la coyote mannara, ma la rabbia di Theo non venne ostacolata da Derek, il quale assieme a Stiles aveva invano tentato di calmarlo: la prima chimera sentiva il dolore che provava Liam, e nessuno poteva far soffrire il suo piccolo beta e restare vivo. Nessuno. Certo, la Monroe non aveva premuto il grilletto, ma Theo sapeva per certo che lei li aveva condotti lì, in un'imboscata. Per questo non si sentì minimamente in colpa a ucciderla, e i suoi occhi rimasero di un giallo intenso.

"Non lasciarmi! Non puoi lasciarmi cosi! Me l'avevi promesso!" piangeva Corey disperato, stringendo il più possibile la mano a Mason. Il ragazzo sorrise, mentre un rivolo di sangue gli colava dalla bocca. Liam si trovava accanto al suo migliore amico, mentre il resto del branco li aveva accerchiati. Nessuno voleva dirlo, ma erano tutti consapevoli che non avrebbero potuto portarlo da Deaton, o in ospedale, in tempo.

"Scott, direi che è arrivato il momento" affermò Peter, raggiungendo il branco. Era rimasto indietro per guarire, essendo stato colpito da uno dei cacciatori. Il branco guardò Scott, non capendo a cosa lo zio di Derek si riferisse, mentre l'alpha annuí semplicemente. "Mason, la scelta è tua" disse Scott, rivolgendosi al ragazzo. Mason guardò prima Liam, e poi si perse negli occhi di Corey. Si, per quella chimera avrebbe fatto qualsiasi cosa. Anche superare le sue paure. Mason tornò a guardare l'alpha, ma non ci fu bisogno di parole: il suo sguardo parlava per lui. Facendo diventare gli occhi cremisi e sfoderando le zanne, Scott si avvicinò a Mason. E lo morse.

Scott, Peter e Mason avevano discusso su questa eventualitá, e fu proprio l' adulto a proporre il morso nel caso in cui la situazione si fosse complicata. L' umano era riluttante, ma non avrebbe mai potuto lasciare Corey da solo.

Passò del tempo, così tanto che il branco pensò fosse troppo tardi. Mason aveva allentato le strette di mano, e il battito del cuore era cosí lieve che anche il branco faticava a sentirlo. Lydia si avvicinò a Corey, il quale era praticamente troppo sconvolto per fare qualsiasi cosa. Lo fece alzare e lo guardò con uno sguardò risoluto. "Corey, so che sei sconvolto dal dolore. Ma possiamo ancora salvarlo - iniziò la ragazza biondo fragola, guadagnandosi l'attenzione della chimera - dobbiamo chiamarlo. Noi due. Con le nostre voci da banshee. Tu sei sicuramente la persona più legata a lui, e io ho l'esperienza necessaria. Possiamo farcela!" La chimera chiuse gli occhi, si asciugò le lacrime e con uno sguardo serio annuí. Nella relazione con Mason, era l'umano il più coraggioso, mentre lui aveva paura praticamente di ogni cosa. Si, era arrivato il momento di essere sicuri e risoluti.

Peter e tutto il branco si posizionarono dietro Lydia e Corey, i quali si tenevano per mano. Dopo uno sguardo, i due chiusero gli occhi e, con le loro voci da banshee, urlarono a pieni polmoni il nome del ragazzo steso a terra. Nello stesso istante, gli occhi di Mason si illuminarono di giallo, e il ragazzo ringhiò. La ferita al petto si rimarginò quasi all'istante, grazie anche al fatto che la pallottola era fuoriuscita. Il ragazzo non fece neanche in tempo a rialzarsi che venne coinvolto da Liam e Corey in un abbraccio.

 "Be, almeno non devo resuscitarti e ucciderti" affermò Liam, ancora con le lacrime agli occhi. "Ti dirò, tutto questo è stato... intenso!" disse  Mason, illuminando gli occhi. Si guadagnò delle occhiatacce da parte di tutto il branco e di Peter, un pugno sulla spalla da Liam e uno "stupido!" da Corey, il quale lo abbracciò e nascose il viso nella camicia del nuovo beta, ascoltando quel battito che aveva temuto di non poter sentire mai più.

~ Ship OneShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora