Ad Harry Styles,
che continua ad amarmi nonostante gli ostacoli.
Da Louis Tomlinson, l'amore della sua vita.
Ero seduto su una panchina, le gambe strette al petto, le braccia le circondavano e il mento era appoggiato ad esse. Un frassino maggiore era davanti a me, era ottobre e le foglie lasciavano spesso l'albero per poi cadere dolcemente sul terreno. L'albero era davvero bello, le sue foglie erano arancioni e gialle, un misto di colori così ammirevole.
Una foglia si staccò dal ramo e cadde silenziosamente sulla mia testa per poi venire spazzata via da un forte vento che mi scompigliò i capelli castani. Sbuffai infastidito.
Guardai in alto, il cielo era pieno di stelle. Sorrisi lievemente e aspettai che il vento si calmasse.
Cercai la stella polare, c'erano così tante stelle che fu davvero difficile ma alla fine la trovai, puntava alla mia destra. Mi girai verso Nord trovando un ragazzo lontano, stava guardando il mare di fronte a se.
Aveva una felpa nera, le mani dentro le tasche e la testa coperta dal cappuccio. Mi alzai dalla panchina curioso e affiancai il ragazzo. Un leggero vento mi rinfrescò. Scoccai un leggero bacio al cielo come se mia madre potesse sentirlo e mi avvicinai alla ringhiera, l'odore di salsedine e il rumore del mare che si scontrava con gli scogli era perfetto.
Mi girai, ormai esausto con l'intento di tornare a casa, ma incrociai lo sguardo con il ragazzo di prima. Aveva degli occhi verde smeraldo e mi stava osservando a sua volta. Alcuni ciuffi di capelli uscivano dal cappuccio nero, erano ricci.
La luce del lampione rifletteva il viso del ragazzo, sembrava un angelo, non potevo mentire. Peccato che si stesse coprendo del tutto a causa del freddo.
"Come mai qui a quest'ora?" Chiese. Alzai le spalle.
"Vengo sempre qui la sera. È un posto magnifico." Mi girai di nuovo e feci un respiro profondo. Alzai gli occhi, c'era la luna piena, una magnifica luna piena, una di quelle che ti penetrava il corpo e ti lasciava in uno stato di tranquillità.
"Anche io vengo qui, non sempre. Solo quando sono un po' giù." Una voce roca si affiancò a me, appoggiando i gomiti alla ringhiera.
"E come mai sei giù?" Mi stupii di me stesso, Louis Tomlinson aveva appena chiesto a un ragazzo sconosciuto come mai fosse triste, non me ne importava alla fine, ma magari lasciarlo sfogare lo avrebbe fatto stare meglio, pensai.
Il riccio rimase in silenzio, un'ondata di vento mi fece rabbrividire, infilai le mani nella felpa grigia e alzai il cappuccio. Guardai il ragazzo di fronte a me, il cappuccio era stato mandato via dal vento, ora vedevo un ammasso di lunghi ricci che gli incorniciavano il viso, era stupendo.
Finalmente rispose alla domanda: "Sono sempre giù, oggi particolarmente." Un sorriso malinconico si fece strada sul suo volto.
Avrei voluto approfondire, capire cosa tormentava quel ragazzo, aiutarlo, magari addirittura abbracciarlo, ma la consapevolezza di non sapere nemmeno il suo nome mi fermò.
Limitandomi ad annuire e tornare ad osservare il mare di fronte, allora non ero l'unico a soffrire in silenzio.
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How did him reduce you? || Larry Stylinson
FanfictionHarry Styles e Louis Tomlinson vivono in un paesino in Inghilterra, entrambi si incontrano in una notte di ottobre. Quel giorno, Harry era particolarmente triste e cercava conforto guardando il blu del mare che gli ricordava davvero tanto sua sorel...