Pt. 14 PIOGGIA

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Deku pov
Ero paralizzato da testa a piedi.
Non capivo cosa era successo e non capivo più niente, io non avevo fatto niente.
Avevo solo la consapevolezza di stare correndo fino all'uscita. Qualcuno mi prese la manica della camicia
"Iz perché corr-"
Spinsi via chiunque fosse continuando la ricerca andando fuori dalla grande sala e guardandomi intorno col fiatone.
Cos'era successo in quella mezz'ora?
Riuscì a vedere la sua chioma bionda allontanarsi per il sentiero. Il tempo stava cambiando e da sereno la notte cominciava a fare cadere la prime goccioline di pioggia.
Corsi nella direzione mentre il vento tagliente mi sfiorava i capelli.
Cosa gli era preso.
"KACCHAN" urlai facendolo girare e aumentare notevolmente il passo facendolo addentrare nel fitto bosco che contornava la nostra scuola.
Feci zigzag dagli alberi e riuscì a raggiungerlo col fiatone.
Lui si fermò improvvisamente e io gli appoggiai delicatamente la mano sulla spalla.
Lui me la spostó bruscamente facendomi fermare il respiro.
"Parlami" dissi esasperato con le lacrime agli occhi, pensavo.. pensavo di aver finalmente trovato qualcuno di importante.
Lui prese un gran respiro è si giró ridendo, aveva una ria diversa da quando siamo entrati nel capannone
Cosa?
Ridendo?
Io feci qualche passo indietro spaventato.
"HAHAHA mi fai morire Izuku" disse.
Mi aveva chiamato col mio nome, non lo faceva da tempo.
"Kacchan ma che hai bevuto?" Dissi preoccupato ma cercando di prenderla sul ridere, feci il sorriso più falso mai tirato su mentre mi si contorceva lo stomaco.
"Mi hai fatto davvero divertire, dovresti ringraziarmi" disse con un ghigno malefico mentre il mio sorriso si spegneva lentamente
"Su Kacchan, n-non fare scherzi" dissi di nuovo
"Tu davvero pensavi che uno come me fosse davvero interessato a un tipo come te" disse facendomi preoccupare a morte.
Non stava succedendo. Non è possibile.
"Nono tu-
"Io? HAHAHA. Ti credi tanto sveglio ma non hai nemmeno capito che l'unico motivo per cui ti ho rivolto la parola é stato per scoparti" disse mentre il respiro mi si mozzò in gola e le lacrime solcavano le guance scandalizzato.
"Tu m-menti" dissi con le ultime forze che mi rimanevano.
Ma come?
"Mi hai salvato la vita.. ti sei messo davanti alla pallottola NON RICORDI?" Urlai asciugandomi inutilmente le lacrime che uscivano copiosamente
Perchè... perche
Per un attimo restò in silenzio come se stesse pensando.
"A quel punto ti saresti fidato di me ciecamente, era ovvio che non c'erano altri proiettili"
"N-non è v..vero" replicai in shock
"Ohh poverino, mi fai pena.." disse avvicinandosi a me mentre io facevo dei passi indietro inciampando in un ramo.
A New York ho perso tutto, dalla famiglia agli amici, non mi rimaneva più niente. Avevo veramente pensato che sarebbe cambiato qualcosa.
Mi alzai bruscamente ma guardando il suo viso malvagio mi misi accucciato sui piedi piangendo silenziosamente, ero distrutto, il mio cuore, come me, era frantumato in mille pezzi.
Ero finito.
La pioggia era diventato un diluvio e si cominciavano a sentire i primi tuoni.
Era ovvio Izuku.. perché avrebbe dovuto parlarti.
Tu non sei niente.
Per nessuno.

Sentii solo delle voci dietro di me

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Sentii solo delle voci dietro di me.
Poi buio
Completamente tutto buio

FLASHBACK
Kacchan pov
*festa di inizio anno, 40 minuti prima"
Speravo veramente che sarei riuscito a diglielo. Fu quello che ebbi pensato andando al banco a prendere un drink per me e Deku.
Mi accorsi che io-
Io lo amavo, niente di più niente di meno.
Era amore.
"Cosa vuole?" Disse il barista.
"Dammi due drink e fai due shottini alla sambuca per me" dissi appoggiando i soldi sul tavolo mentre annuiva distratto.
Mi sedetti aspettando da bere per portarlo a lui e fu lì che successe.
Non avevo fatto caso alla persona incappucciata seduta accanto a me. Ma sarebbe stata la rovina di quella serata, della mia vita.
"Carino il ragazzo con cui sei arrivato." Disse facendomi girare lo sguardo immediatamente per aver pronunciato il suo nome
"Chi cazzo sei."
"Nessuno. Nessuno. Ci tieni a lui eh? Si vede da come lo guardi" disse facendomi spostare l'alto sedia più vicino a lui
"Non. Metterti. Contro. Di. Me" dissi, non mi piaceva che qualcuno parlasse di lui all'infuori di me.
Che cazzo voleva
"Vado subito al punto perché non ho tempo da perdere con voi. Al presidente non piace la vostra relazione o quello che è"
"E pensi che me ne freghi qualcosa? Patetico" dissi mentre il barista appoggiava i drink sul bancone sorridendoci a entrambi.
"Dovrebbe visto che ne vale la sua incolumità.. fisica o mentale non importa" disse.
Mi girai con le saette agli occhi e lo presi per il colletto della felpa.
"Se osate mettere le vostre sporche mani su di lui, io vi uccideró tutti quanti" sibilai.
Ma era troppo tardi.
Lui senza neanche mostrarmi il suo viso indicó Deku che parlava con un ragazzo del terzo anno e un uomo sempre vestito tutto di nero con una cuffia e una radiolina.
"Guarda meglio la sua mano" Disse mentre mettevo a fuoco il tutto.
Era..
Era una pistola
"QUESTA È UNA CAZZO DI SCUOLA, UNA SCUOLA NON UNA CAZZO DI GUERRA"
"Non ci piacete, e quelli che non ci piacciono non fanno una bella fine.. pensi che i compagni scarsi spariti siano stati allontanati dalla scuola? Sei tu il patetico" disse liberandosi dalla mia presa e ridendo.
Tremavo e respiravo con affanno.
Andava tutto bene, saremmo potuti-
Potuti essere felici.
Ma dovevo proteggerlo per amore, pur di farlo soffrire. Picchiai il bancone di legno e gli diedi un calcio mentre la risata si espandeva come un eco nella mia testa.
"Tu non stai scherzando vero"
"Forza Katsuki Bakogou, sei conosciuto per il tuo carattere, cosa sarà spezzare il cuore a uno ragazzino"
Cosa sarà ?
Tutto.
"Non potete"
"Sei diventato debole"
L'amore ti rende debole è diverso.
"Per il tuo egoismo l'unica persona che non ti vede come un mostro morirà, che egoismo" disse ridendo
"CAZZO" urlai.
Ma avevo già deciso.
Dovevo salvarlo, anche se..
Mi costerà tutto.
"Sapevo che avresti scelto la cosa giusta per il suo bene" disse felice ma con in aria inquietante.
"Mi vendicherò"
"Provaci. Vedi il ragazzo che parla con lui.. bene, bene.. basta che prendi lui come scusa per incazzarti e trattarlo come una nullit-"
"LUI NON È UNA NULLITÀ" sbraitai per la prima volta in tutta la mia vita.
"Ma come siamo sentimentali, pensavate dopo aver battuto Dabi di passarla liscia da bravi fidanzatini? Questa scuola non è come le altre" finí mimetizzandosi nella folla.
Ma io lo tirai per il cappuccio e gli diedi un pugno mentre lui corse via.
Per la prima volta sentivo un magone che non mi faceva respirare e gli occhi che di appannavano.
Non avrei mai potuto essere felice, vedere quei suoi sorrisi o quando arrossiva per le cose poi minime.
Non avremmo mai potuto giocare insieme, non avrei mai potuto toccarlo o baciarlo.
Non potevamo andarcene da questo inferno ma dovevo tirarlo fuori, non me ne importa un cazzo se perdo tutto.
Lui deve vivere.

"Oi." Dissi al cameriere
"Prego?"
"Dammi tutti gli alcolici più forti che hai"

PRESENTE
Katsuki pov
Ogni parola mi costò tutto.
Quando avevo detto che gli avevo parlato solo per scoparlo, MA SCHERZIAMO CAZZO.
TI AMO DEKU,
SOLO DIO SA QUANTO VORREI URLARTELO IN FACCIA.
Mi girai dall'altra parte, non riuscivo a vedere la sua faccia distrutta, mi dispiace così tanto.
Mi girai anche perché-
Perché stavo piangendo anche io.
Ero distrutto. Volevo finirla una volta per tutte ma non riuscivo più a parlare,
Non è giusto che la vita deve andare così.
So che non mi meritavo una persona del genere ma almeno fallo andare via felice.
Hanno rovinato tutto e ora mi tocca vederti così quando invece l'unica cosa che voglio vederti sul tuo viso sono i tuoi sorrisi che sono una cazzo di droga.
Non c'è la feci a sopportare tutto questo è corsi via, corsi più lontano possibile.
Scusami
Sappi che ti amo Deku.
Anche se non lo saprai mai

Angolo autriceNo caption needed STO PIANGENDO AIUTO-

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Angolo autrice
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STO PIANGENDO AIUTO-

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