《Il mio nome è Shelby Wyatt e sono qui per testimoniare contro la dittatura che ormai vige da anni...》
Dopo la conferenza, un team selezionato si occupò di portare Nazir in una safehouse.
"Hai la mia parola, è finita" gli assicurai e lui sembrò esserne davvero convinto.
"Ci sono novità?" domandò Sebastian.
"Si, il corpo è di Phelan Devlin.
Sono arrivati adesso i riscontri da Washington" annunciò Owen controllando la casella di posta.
"Si, Phelan Devlin, figlio di Conor Devlin" aggiunsi leggendo i dati che il quartier generale ci aveva inoltrato.
"Quindi il signor Devlin è l'uomo che è stato assoldato per uccidere Shelby e Nazir" disse Harry guardando Owen.
"Si, ma adesso le cose sono diventate più difficili.
Suo figlio è morto, cercherà vendetta per sé stesso, non per chi lo ha pagato" commentò uno degli uomini che era arrivato con Owen.
"Lei è?" domandò Ryan.
"Agente Speciale Mike McQuigg"
"Ryan, benvenuto in squadra" aggiunse lui dopo aver atteso un cenno di conferma da Owen.
"Mike è della sede di New York, può aiutarci" rispose il signor Hall.
"Eve Haas, è un piacere agente McQuigg" dissi presentandomi.
"Direttrice Haas, il piacere è mio"
"Eve..." ci interruppe Alex.
"Chi di voi due...?" urlai girando il cellulare verso Clay e Caleb.
《Videochiamata in arrivo da: Clayton》
"Io, mi dispiace" sussurrò Owen guardandomi dispiaciuto.
Presi un respiro e scossi la testa,
"Ora sta chiamando me" annunciò Clay tirando fuori il cellulare dalla tasca.
"E non solo" annunciai, facendogli vedere la notifica dal tablet.
《Videochiamata in arrivo da: Claire》
"Penso sia una riunione di famiglia" scherzò Caleb dando una rapida occhiata al suo telefono.
"Ho capito!" sbuffai ed accettai la chiamata e quasi immediatamente il telefono dei miei fratelli smise di vibrare.
Quando la connessione si fu stabilizzata mi accorsi che dall'altra parte mamma e papà erano in diretta dallo studio di papà e che con loro c'era Felix.
"EVANGELINE CLAIRE HAAS!" urlò mia madre dopo un momento di titubanza.***
"Evangeline?" domandò Harry.
"Si, era il mio nome prima che lo cambiassi in Eve all'età di diciotto anni" spiegai.
"Questo non era scritto nel tuo fascicolo" ironizzò Shelby sorridendo.
"Oh no, questo no!" risposi cercando di non ridere.
"Sono Eve Claire Haas!" urlò Caleb cercando di imitare la mia voce dopodiché frenò bruscamente per fermarsi al semaforo rosso.
"Se non la pianti di guidare in questo modo la mia auto giuro che..."
"Cosa fai Eve Claire Haas ?"
Alex e Shelby che erano in macchina con noi iniziarono a ridere.
"Sebastian perfavore mi crederesti il tuo posto?" domandai.
"Perché?
Io mi sto divertendo così tanto!" rispose lui ed io interruppi la chiamata.
"E dai, perché lo hai fatto!!!" urlò Caleb.
"Certe volte sei proprio uno stronzo!" urlai.
"So che avresti voluto dire figlio di..."
Afferrai il telefono e aprii la segreteria.
Cliccai 《play》e feci partire il primo messaggio risalente alla sera prima.
《Hey Eve, ho saputo della cena.
Shelby ed Alex come stanno?
Tu?
Ho chiamato Claire e ha detto che dopo aver recuperato il signor Habib li scorterete all'ONU.
Io e Maxine ci troviamo a New York al momento e per questo abbiamo deciso di venire alla conferenza per sostenere Shelby.
Sperando di vederti lì,
Clay》
"Cosa stai ascoltando?" domandò Caleb.
"Niente che ti interessi, ora pensa a guidare e ad evitare le buche!" risposi seccata dopo che lui ebbe preso l'ennesima buca sull'asfalto.
Schiacciai 《play》e venne riprodotto il messaggio successivo,
《Ciao Eve,
un amico mi ha dato un indirizzo che potrebbe tornarvi utile.
Ti allego la posizione come messaggio.
In questo momento sono diretto a Washington ma tornerò questo fine settimana.
Ps: Solo per questa volta se vuoi il fazzoletto puoi tenerlo!
A presto,
ti prego non finire in altri guai.
Clay》
Sorrisi,
《Certo il fazzoletto》 pensai tirandolo fuori dalla tasca.
Era ancora umido di disinfettante e coperto a macchie di sangue, il mio sangue.
《Questa volta la lavanderia non sarebbe bastata》
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If Rome Is Gonna Burn | Clayton Haas [ Da Revisionare ]
FanfictionÈ proprio quando tutto sembra andare per il verso giusto e si viene a creare un sottile equilibrio che la storia si fa più complicata. Una parola, un gesto e la corda si spezza. 《 When this is all over we'll see if this was just an end of the world...