Arrivati all'indirizzo che ci era stato fornito da Clay, scoprimmo fosse uno degli appartamenti forniti da Bureau.
Nei giorni successivi iniziammo a condurre diverse ricerche incrociate, sperando che potessero fornirci un collegamento tra Devlin e il tentato omicidio di Shelby e Nazir ma tutto sembrava inutile.
"Ci sono troppi dettagli che non riusciamo a capire, pezzi che non riusciamo a mettere insieme"
"Ed è per questo che ho portato un po d'aiuto" annunciò Owen rientrando.
"Signor Hall?" domandò Harry.
"Ragazzi, loro sono Celine Fox, Jagdeep Patel e l'agente Jocelyn Turner"
《Ex agente》 specificò lei utilizzando il linguaggio dei segni.
Non avevo mai conosciuto la signora Turner ma sapevo la sua storia.
Sapevo di come, durante la sua carriera da agente, un uomo chiamato Dante le avesse teso un'imboscata fatale che le causò irreparabilmente la perdita dell'udito.
"Signora Turner è un piacere conoscerla da vicino" dissi avvicinadomi.
Oltre a comprendere la lingua dei segni, l'agente Turner aveva imparato a decifrare perfettamente il labiale.
"Sono Eve" gesticolai.
"Eve, piacere di conoscerti" rispose.
"Celine Fox, è un onore conoscervi"
"Il piacere è nostro Celine" rispose sorridendole Shelby.
"Uhm...io sono Jagdeep, Deep, piacere"
"Piacere signor Patel" disse Sebastian allungadogli la mano.
Le presentazioni andarono avanti, dopodiché a Celine e Deep fu chiesto di lasciarci soli per un momento.
"Cosa?" sentii sussurrare alle mie spalle.
"είναι τόσο ελκυστικό!" sussurrò Celine.
"Celine!" la riprese Deep.
"αλλά ο άλλος αδελφός είναι ακόμα πιο γοητευτικός...Εννοώ ότι είναι πραγματικά..." concluse lei prima di ammutolirsi.
Mi accorsi voltandomi leggermente che anche Jocelyn aveva tradotto il loro discorso.
Ero sicura volesse dire qualcosa dato il suo cambio di espressione ma accortasi di non essere stata l'unica a capire, le feci intendere che non ce ne fosse alcun bisogno.***
"Dove è Shelby?" domandai posando le chiavi dell'auto sul tavolino.
"Starà dormendo, ieri notte ha avuto una riunione con gli altri docenti del suo corso.
Credo abbiano finito verso le tre quindi per questo ho preferito non.."
"Ci raggiungerà appena possibile" lo rassicurò Owen sottintendendo che per lui non fosse un problema.
"Beh, ditele di portare del caffè decente!
È venerdì mattina ed io non tollero più questa brodaglia!" borbottò Alex dalla cucina.
"Alex ha ragione, è davvero pessima!" confermò Jocelyn.
"Ricevuto" sussurrò Caleb prendendo il cellulare con l'intenzione di scrivere a Shelby.
"A proposito di riunioni vi dispiace se..." domandai ad Owen.
"Andate, possiamo iniziare da soli" rispose.
"Grazie" sussurrai correndo al piano di sopra seguita da Ryan.***
Nel momento in cui la porta si aprì Caleb si voltò di scatto.
"Era ora principessa!
Quando ti ho chiesto del caffè non credevo che saresti andata a raccogliere di persona i chicci in Brasile!" urlò vedendola entrare con un vassoio tra le mani.
"Molto divertente!" rispose lei facendosi da parte.
"Colpa mia, le ho rubato tempo prezioso.
Ma per farci perdonare abbiamo portato anche questi" sussurrò Clay alzando un cartone da pasticceria.
"Tu?
È sempre colpa tua!
Cosa ci fai qui?"
"Grazie per le parole gentili Caleb, come sempre" rispose il fratello dirigendosi verso la cucina.
"Ciao Clay!" lo salutò Owen.
"Owen" ricambiò lui.
"Signore" sussurrò Harry,
"Ragazzi" rispose lui ricambiando anche il cenno di Sebastian.
"Cosa ci fai già qui?" domandò Alex abbracciandolo.
"Noi ti aspettavamo domani!" aggiunse.
"E così sarebbe dovuto andare ma sono riuscito a liberarmi prima.
Perciò eccomi qua" rispose lui notando i tre volti nuovi.
"Scusatemi se non mi sono presentato subito, sono Clayton Haas" disse usando il linguaggio dei segni e poi allungando la mano verso Jocelyn.
"Signor Haas..." rispose lei stringendogli la presa.
"...è bello conoscerla.
Sua madre mi ha parlato molto bene di lei" aggiunse scrutandolo attentamente.
"Lo stesso vale per lei, signora Turner.
È un onore per me poterla conoscere"
"È davvero identico al padre, non è così Jocelyn?" domandò Owen.
"Si...intendo...wow.
Anche Caleb è identico al signor Haas, ma entrambi hanno quel qualcosa di Claire che..."
"Lo so, ma aspetta di conoscere bene Eve.
Nonostante le differenze ti sorprenderà constatare con mano quanto lei sia..."
"Quanto lei rappresenti perfettamente la vera essenza di nostra madre" si intromise Clay scuotendo la testa in segno di approvazione.
"Questo è vero, magari non avranno lo stesso sangue ma si.
Eve è la massima rappresentazione di Claire.
Sembra spaventoso ma è così" aggiunse Caleb passando a tutti le proprie tazze.
"Clay, loro sono..."
"Deep Patel, signor Haas"
"Ed io Celine Fox, è un piacere" si presentarono entrambi.
"È un piacere ragazzi" rispose Clay stringendo loro le mani.
"Sento odore di caffè!
Shelby sei arrivata giusto in tempo!" esclamai entusiasta scendendo le scale.
La riunione era appena finita ed avevo un impellente bisogno di caffè.
"Ma buongiorno!" urlò Ryan dirigendosi verso il bancone.
"Ryan" lo salutò Clay.
"Sbaglio o per mancanza di zuccheri ho inziato ad avere le allucinazioni?" scherzai guardando Caleb.
"Oh no, il Figliol Prodigo è reale!" rispose lui dandogli un colpetto sulla spalla.
"Buongiorno anche a te.
Sono felice anche io di rivederti" si intromise Clay sorridendomi.
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If Rome Is Gonna Burn | Clayton Haas [ Da Revisionare ]
FanfictionÈ proprio quando tutto sembra andare per il verso giusto e si viene a creare un sottile equilibrio che la storia si fa più complicata. Una parola, un gesto e la corda si spezza. 《 When this is all over we'll see if this was just an end of the world...