"Vedi, te lo avevo detto!" sussurrò Celine avvicinandosi a Deep.
"Si, o meglio, είναι γεύσεις αλλά στην πραγματικότητα..." sussurrai rivolgendomi a lei.
Jocelyn sorrise e guardò Celine.
"Io te lo avevo detto!" urlò Deep cercando di nascondere la vergogna.
"Io non..." iniziò Celine rivolgendosi a me.
"Cosa dipende dai gusti?" domandò Clay.
"Oh dio..." sussurrò Celine portandosi le mani alla testa.
"Conosco molte lingue, ma non abbastanza a quanto pare...questa è?" domandò Alex.
"È Greco.
Questi due nerd qui la conoscono a memoria, così come il Latino ed innumerevoli altre lingue che io personalmente non userò mai" spiegò caleb indicando me e Clay.
"Oh giusto, perché le uniche lingue utili da sapere sono quelle che insegnano a scuola Caleb, non è cosi?"
"Preferisco non risponderti.
Potrei usare un linguaggio troppo forbito persino per te!" urlò Caleb.
"Forbito?
Non sai neanche come si cerchi sul dizionario la parola..."
"Che ne dite della parola《basta》 ragazzi?
Credo sia perfetta!" sussurrai lanciando un'occhiata di ammonimento ad entrambi.
"Visto?" domandò Owen riferendosi a Jocelyn.
"È proprio lei" sussurrò Jocelyn guardandomi.
"Stavamo parlando di quanto fossi simile a Claire.
Quando l'abbiamo conosciuta a Quantico era esattamente come te" mi spiegò Owen.
"Cercava sempre di essere la migliore versione di se stessa" ammise Jocelyn.
"Proprio come fai tu" confermò Owen.
《Sii la versione migliore di te stesso, ogni giorno, ogni momento.
Fa in modo di renderti fiero, la tua realizzazione personale vale più del tuo successo》sussurrai.
"Questa frase è così profonda" disse Sebastian guardandomi.
"Nostra madre la diceva spesso quando eravamo piccoli" spiegò Clay.
"È cosi...così molto romantico...ma adesso che ne dite di tornare a lavoro?" domandò sarcasticamente Caleb dopo aver ticchettato sull'orlogio.
Shelby gli diede uno schiaffo sulla gamba,
"Perché, che ho fatto?"
"Sei proprio incorrigibile alcune volte!" urlò lei.
"Oh andiamo! Il crimine non aspetta!" rispose lui dirigendosi in salotto.
"È soltanto un giorno no?
Domani tornerà a Washington!" sussurrò Clay avvicinadosi a me per posare alcune tazze nel lavandino.
"Quando la smetterete di farvi i dispetti a vicenda?" domandai prendendo la tazza che mi stava porgendo.
"Vicenda?
È lui che si comporta da idiota con me!
E tu lo sai!
Il suo carattere non è maturato a quanto pare!"
"Si ma tu che sei più grande di lui dovresti essere abbastanza maturo per entrambi" risposi voltandomi.
"E lo sono..." ribatté Clay perplesso.
"...e nonostante questo continui a difenderlo!" aggiunse.
"Beh, cosa vuoi farci, è il mio fratello preferito" risposi prima di asciugarmi le mani con uno straccio.
"Eve!" mi chiamò Harry.
"Arriviamo" risposi rimettendo nella credenza l'ultima tazza rimasta.
"Questo perché hai occhi solo per lui" sussurrò Clay ed io mi voltai verso di lui prima di girarmi completamente.
"Sai che non è davvero così" pensai allontanadomi di qualche passo e fu mentre camminavo che mi resi conto di non aver semplicemente pensato quella frase.
Sospirai ma continuai a camminare facendo finita di niente.***
"Per quanto resterai?" domandò Harry.
"Non lo so di preciso...ma sicuramente finchè potrò esservi utile" rispose Clay.
"Grazie del tuo aiuto, in questo momento possono farci comodo due occhi e due orecchie in più specialmente considerato che..." iniziò Owen per poi pentirsene immediatamente.
"Cosiderato cosa?" domandò Clay guardandolo.
Io feci cenno di si ed incrociai le braccia.
"È del team" dissi lanciandogli un'occhiata veloce.
"Abbiamo motivo di pensare che Devlin non sia semplicemente chiuso in casa a piangere suo figlio.
Temiamo che la sua, momentanea, scomparsa dagli schermi non sia casuale"
"Cosa pensate stia pianificando?" domandò Clay.
"La sua vendetta.
È un uomo all'antica e a quanto ne sappiamo per lui vige la classica dicitura,
《Occhio per occhio, dente per dente》" continuò Mike mostrandogli il suo fascicolo.
"È una persona d'onore, sangue chiama sangue... quindi ipotizziamo che..."
"Che Ryan ed Eve saranno i prossimi" lo interruppe Clay voltandosi verso di me.
"Magari stiamo esagerando, non è stata Eve..."
"Questo non cambia le cose Ryan.
Non avrò premuto io il grilletto ma sono la causa per la quale è morto.
Tu hai sparato quel colpo per me" dissi iniziando a guardarlo dritto negli occhi.
"È per me che sei in questa situazione" aggiunsi.
"Ed io lo farei ancora, senza esitazione.
Proprio come so che tu faresti lo stesso per me.
Ci siamo dentro insieme"
Alex prese un respiro profondo, sapevo quanto fosse preoccupata per Ryan.
Negli ultimi giorni aveva disperatamente cercato di non mostrarlo ma io lo sapevo, lo percepivo dal modo in cui lo guardava.
"Non gli accadrà niente.
Hai la mia parola" le dissi e Ryan si voltò verso di lei per abbracciarla.
"Lo so, non ho intenzione di perdere questo ragazzone, così come non ho intenzione di perdere la mia sorellona" rispose lei sorridendomi.
"Hey Parrish!
Eve è già stata adottata!
Trovati un'altra sorella da adottare!" scherzò Caleb cercando di alleggerire la tensione.
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If Rome Is Gonna Burn | Clayton Haas [ Da Revisionare ]
FanficÈ proprio quando tutto sembra andare per il verso giusto e si viene a creare un sottile equilibrio che la storia si fa più complicata. Una parola, un gesto e la corda si spezza. 《 When this is all over we'll see if this was just an end of the world...