Capitolo 33.

37 1 0
                                    

Mi svegliai e realizzai di essermi addormentata sul divano.
Spenta la TV cercai di alzarmi il più lentamente possibile a causa di un lieve giramento di testa.
Recuperai il cellulare e scoprii fossero le due.
Una volta in piedi mi diressi in camera provando a non rimuginare su ciò che avevo appena sognato, appena rivissuto come se stesse accedendo nuovamente, ma poco prima di spegnere la luce sentii bussare.
Rapidamente andai a vedere chi fosse.
"Tu?
Cosa ci fai qui...sono..."
"Mi importa di quello che le gente pensa di me.
Mi importa specialmente di quello che pensi tu, perché se c'è qualcuno che ha una una valida ragione per odiarmi quella sei tu...
E volevo che pensassi che sono una persona degna di essere amata, e così è stato, nonostante tutti gli errori che ho fatto..."
Clay che parlò a raffica e senza neppure aspettare finissi di aprire la porta era immobile nel bel mezzo del corridoio.
Aveva un'aria completamente stralunata ed i suoi caplli erano così in disordine da testimoniare che si fosse svegliato di fretta.
"Io...io...Io non ti odio.
Vorrei.
Credimi lo vorrei davvero, davvero, davvero tanto ma non ne sono in grado" risposi.
"Ti ho dato mille uno motivi per farlo e per te non è abbastanza.
Cos'altro devo fare per farmi odiare!?" domandò e la sua più che una domanda parve una supplica.
《Fa in modo che io ti odi di nuovo》
Chiusi gli occhi e feci inavvertitamente un passo indietro.
Quel sogno, quel sogno mi aveva tormentata per mesi e nonostante non fosse mai accaduto una parte di me era sempre stata convinta che non racchiudesse altro che la verità.
"Non lo so...
Potresti impegnarti un po di più. Inizia con lo sposare..."
"Non molto tempo fa mi hai mandato all'inferno.
Quella rabbia, quel dolore, credevo sarebbero stati temporanei eppure continuo a percepirli ogni volta che ti sono vicino.
Se questo non è l'inferno allora cos'è?" rispose prima di baciarmi.

***

"Aspetta, cosa mi assicura che non scapperai non..."
"Hai ragione, lo farò.
Domani mattina quando ti sveglierai io non ci sarò e sarai di nuovo sola.
Adesso hai due possibilità tra cui scegliere.
Puoi farmi uscire da quella porta e fare in modo che non sia cambiato niente oppure puoi lasciarmi andare quando sarà finita, quando questa sarà diventata l'unica cosa che non potranno togliermi perché se io vado giù, il ricordo di me e te, di questo momento, verrà giù con me"
"Allora facciamo in modo che duri il più a lungo possibile" risposi.
Clay sorrise,
"Ti amo Eve Haas.
Ti amo da impazzire" disse per poi baciarmi ancora.

"Ti amo anche io Clay, più di quanto tu riesca ad immaginare" sussurrai nell'istante in cui riuscii a prendere fiato

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Ti amo anche io Clay, più di quanto tu riesca ad immaginare" sussurrai nell'istante in cui riuscii a prendere fiato.

"Ti amo anche io Clay, più di quanto tu riesca ad immaginare" sussurrai nell'istante in cui riuscii a prendere fiato

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


***

《Clay dove sei?
Avresti potuto almeno lasciarmi un messaggio!
Tua sorella mi ha informata.
Chiamami quando puoi》

《Dove sei?Le ho detto che avevi delle cose da fare per me

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

《Dove sei?
Le ho detto che avevi delle cose da fare per me.
Ero a corto di idee e quella è stata la prima cosa che mi è venuta in mente.
Cosa ti passa per la testa?
Proprio oggi?
Torna in albergo!》
Clay posò il cellulare e dopo aver chiuso la porta si diresse alla doccia.

Cosa ti passa per la testa?Proprio oggi?Torna in albergo!》Clay posò il cellulare e dopo aver chiuso la porta si diresse alla doccia

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

***

《Eccoci...》pensai allungando la mano verso sinistra.
Era sbagliato sperarci ma lo facevo lo stesso.
《...ci risiamo.
Era solo paura da fine del mondo oppure è reale?》sentii sussurrare nella mia testa.
Presi un respiro profondo e strinsi il mio cuscino tra le dita.
Aperti gli occhi ebbi la conferma che l'altra metà del letto fosse vuota fatta ad eccezione per un foglio di carta.
Lo tirai a me ed iniziai a leggere.
《 E' da quando questa mattina mi sono svegliato all'alba che cerco in tutti i modi di trovare le parole adatte.
Anche se una parte di me avrebbe voluto salutarti prima di andar via ho dovuto desistere, ho dovuto desistere perché se non lo avessi fatto lasciarti mi sarebbe pesato più di quanto sarei stato in grado di sopportare ed è per la stessa ragione che settimane fa senza dirti neppure una parola ho fatto le valigie.
In vita mia non sono mai stato tanto lucido quanto lo sono in questo momento, quanto lo sono stato ieri e quanto sarò d'ora in poi.
Ho lasciato che la paura del fallimento mi portasse in un posto oscuro.
Un posto dove avevo bisogno di andare per ricordare che è esattamente dove non sarei mai voluto essere.
E il posto dove non voglio essere è quello dove tu non sei con me, è la vita che avrei se non scegliessi te.
Non è colpa nostra se è andata così.
Non ho scelto io di amarti, è successo e basta.
È così e basta.
- Clay》

If Rome Is Gonna Burn | Clayton Haas  [ Da Revisionare ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora