Capitolo 24.

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"Hey, come sta Maxine?" domandai bussando alla sua porta.
"Ciao Eve, sta bene.
È tornata a casa questa mattina"
"Perciò è tutto pronto per il grande giorno?" chiesi avanzando lentamente verso la poltrona.
"Si credo.
Voglio dire, è quasi tutto pronto a San Francisco.
Tutto eccetto noi.
Solo dopo il matrimonio, quando ci saremo trasferiti, quella diventerà la sede principale di The Roaster.
Quindi ci sarà ancora un po da aspettare ma va bene così"
"Immagino valga lo stesso per il tuo studio" sussurrai.
"Oh no, la situazione in quel caso si fa più complicata.
Non è per niente quasi tutto pronto. Sono indietro con la maggior parte dei documenti quindi penso che l'attesa sarà più lunga del previsto"
"Non posso credere che proprio tu..."
"Ed invece si.
Diciamo che tra una cosa ed un'altra il risultato è stato..
ma sai che ti dico?
Tecnicamente tu ne capisci quasi quanto me, quindi potresti darmi una mano e farmi così recuperare un po di tempo...
Sempre se ti va, ovvio"
"Beh, considerato quanto tu mi sia stato d'aiuto non vedo perché rifiutare" risposi.
"In questo caso spero ti faccia piacere sapere di esserti guadagnata la mia completa gratitudine.
Quindi che ne dici di questa sera?
Ci vediamo da te ma cucino io.
A meno che tu non voglia..."

"Perché voi uomini siete tutti così tremendamente maschilisti?""Tick tock direttrice, il tempo scorre

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"Perché voi uomini siete tutti così tremendamente maschilisti?"
"Tick tock direttrice, il tempo scorre.
A lei la scelta"

***

"Hey Cal, ci sono novità.
Il galà è stato anticipato alle otto" urlai entrando in camera di Caleb che era appena uscito dalla doccia.

Il galà è stato anticipato alle otto" urlai entrando in camera di Caleb che era appena uscito dalla doccia

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"Alle otto?
Stai scherzando?" domandò lui immobilizzandosi.
"Nope" risposi mostrandogli il messaggio della mamma.
"Dobbiamo proprio..."
"Ne abbiamo già parlato.
Se non ti va puoi..."
"E lasciarti andare da sola?
È fuori discussione" mi interruppe.

***

"Quindi nessuno è più entrato o uscito da quel magazzino?" domandò Harry.
"Nessuno" confermò Mike.
"Domani andremo a controllare ancora, non si è mai troppo scrupolosi" disse Owen.
"Okay, è deciso"
'Hey Deep, tutto bene?" domandò Jocelyn.
"Ehm...si...tutto bene..." sussurrò lui strofinandosi gli occhi.
Erano stati dieci giorni molto intensi, la stanchezza iniziava decisamente a farsi sentire.
Owen si scambiò uno sguardo con Jocelyn e disse,
"Per oggi può bastare, andate a riposare.
Ci vediamo domattina"
"Non c'è bisogno, io sto bene è solo che..."
"Deep abbiamo tutti bisogno di un po di riposo, non preoccuparti"
"Non so te ma io sono affamato" mi sussurrò Clay.
"Ah si?
Mi duole infrangere i tuoi sogni di gloria ma il mio frigorifero al momento è quasi vuoto"
"Beh, fortunatamente per te so anche accontentarmi di poco.
Dammi carta bianca ed io ti stupirò"
sussurrò aggiustandosi la giacca.
"Staremo a vedere" risposi spegnendo il monitor del notebook.

If Rome Is Gonna Burn | Clayton Haas  [ Da Revisionare ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora