Cercammo di respingere con tutte le nostre forze gli uomini al servizio di Devlin ma la situazione ci sfuggì di mano nonostante Shelby, prima di essere colpita alle spalle da quello che considerava il suo vecchio amico, fece in tempo ad avvisarci riguardo l'inganno.
Quando Alex venne catturata e le nostre famiglie prese in ostaggio Ryan si fece avanti.
"È me che vuoi" urlò.
"Ryan no!" gli urlò Alex prima di ricevere uno spintone.
"Ultimo avvertimento.
Abbassa la pistola o io le sparo" mi intimò Devlin mentre teneva ferma Alex per i capelli.
Mi resi rapidamente conto che Ryan oltre ad aver gettato per terra la pistola si era messo in ginocchio e voltandomi vidi Mike e Shelby venir trascinati fuori dalla casa.
"Nessuno di voi provi a fare una mossa azzardata o lei muore" urlò uno degli uomini indicando Alex.
Shelby mi lanciò un'occhiata furtiva ed io capii che non era ancora riuscita a ripristinare le comunicazioni perché sua espressione bastò a confermarmi che eravamo soli.
Pensai a Caleb, a tutte le cose che avrei voluto dirgli e a tutte quelle che forse non avrei mai più avuto l'occasione di raccontargli.
Lentamente abbassai le braccia e lasciai andare la pistola.
Raggiunto Ryan, uno degli assalitori mi prese per i polsi.
"Lasciali andare e ci avrai entrambi" sussurrai a Devlin.
"Non..."
Alex provò a dimenarsi ma lui la tenne ferma e le coprì nuovamente la bocca con il bavaglio.
"Finite di legarli" ordinò ai suoi uomini riferendosi a Mike e Shelby.
"Voi due in piedi" disse poi rivolgendosi a me e Ryan.
"Lasciala andare!" ribatté Clay serrando i pugni.
Devlin fece un segno all'uomo che lo teneva bloccato e lui gli diede un altro pugno.
"Nooo!!!" urlai provando a liberarmi ma ebbi un calcio.
"Eve!"
Questa volta era stata Cassandra ad urlare.
Mi rannicchiai sul terreno e poco prima che potessi fare qualcosa ricevetti un altro colpo.
"Lasciala stare!"
Ryan si alzò di colpò e tentò disperatamente di gettarsi su Devlin ma fu intercettato.
"Tuo figlio...tuo figlio..è morto perché io gli ho sparato" sussurrai arrancando e piegandomi sulle ginocchia.
"...È me che dovresti uccidere..."
presi un respiro,
"...non lui" conclusi.
"Eve no!" urlò Shelby prima che colpissero anche lei.
"Stai mentendo ma non temere, arriverà anche il tuo turno"
Aprii leggermente gli occhi e mi resi conto che la squadra era a pezzi, che nonostante ognuno di noi avesse dato il meglio prima di arrendersi, non c'era più niente da fare che avrebbe potuto evitarlo.
Con una rapida occhiata cercai di guardarli uno ad uno.
Il nostro compito era proteggerli, era tenerli al sicuro e stavamo fallendo.
Io stavo fallendo.
In quel momento non potevo proteggere Caleb e non potevo neppure aiutare Clay o Cassandra.
Ero ad un punto cieco e tutto quello a cui riuscivo a pensare era la mia famiglia.
Rivedevo i loro volti, i loro sorrisi.
Fu quando Connor alzò la pistola per premere il grilletto che, rivolto a Maxine un ultimo sguardo, presi un respiro e consapevolmente feci quello che sentivo di dover fare.
《È la cosa giusta》
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If Rome Is Gonna Burn | Clayton Haas [ Da Revisionare ]
FanfictionÈ proprio quando tutto sembra andare per il verso giusto e si viene a creare un sottile equilibrio che la storia si fa più complicata. Una parola, un gesto e la corda si spezza. 《 When this is all over we'll see if this was just an end of the world...