Capitolo 1

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Jin♡

Jin emise uno sbuffo, sbattendo la testa sul tavolo di legno antico posto nel centro del suo piccolo salotto.
Al momento il tavolo era ricoperto di buste bianche: bollette troppo costose per essere pagate, visto che al momento aspettava ancora il piccolo stipendio che il suo capo gli riservava.

Decise che per oggi si era disperato abbastanza, raccolse le bollette e le rinchiuse dentro un cassetto. Si diresse lentamente verso la cucina, voglioso di farsi una tazza di thé e di leggere un bel libro.
Le vacanze erano ormai finite, domani la scuola ripartiva e sarebbe ritornato a correre senza fiato tra studio e lavoro.
Era il suo ultimo anno al liceo, aveva compiuto gli anni un mese prima e ora era a tutti gli effetti maggiorenne.
Per lui non era stato un grande cambiamento, si era sempre sentito maturo. D'altronde la morte dei suoi genitori e lo spostamento di sua nonna in una casa di riposo lo avevano costretto a crescere più in fretta.

Agilmente si preparò una tazza del suo thé preferito, prese il "Barone Rampante" e si diresse al suo piccolo terrazzino pronto a cominciarlo. L'aveva preso proprio ieri in biblioteca, aveva fatto anche qualche ricerca.
Jin, infatti, aveva avuto da sempre una grande passione per i libri italiani, soprattutto quello considerati "vecchi", e il fatto che questo libro fosse stato scritto da Italo Calvino lo rendeva più speciale a suoi occhi, essendo lui uno dei suoi scrittori preferiti.

Subito aprí il libro per ficcarci il naso dentro: una sua abitudine. Lo faceva sempre sua nonna e Jin, dopo averla vista ripetere più e più volte il gesto, si era deciso a domandargli il perché.

"Oh Jinnie, vedi, io credo che ogni libro abbia una propria essenza, e che essa derivi dal suo profumo. Le pagine di questi libri raccontano le storie dei loro lettori, delle loro lacrime, delle loro vittorie e delle loro sconfitte. Un libro è tante cose per le persone: un amico, un rifugio... anche una ragione di vita a volte. Io credo, anzi, ne sono fortemente convinta, che tutto questo rimanga impresso nel profumo di un libro. Per questo li annuso, centinaia di persone condividono una piccola avventura, una piccola magia."

Sua nonna era una persona meravigliosa. Ora senza di lei la casa era vuota, la fragranza di rose che la contraddiceva e che prima raggiungeva ogni angolo del piccolo appartamento adesso era scomparsa. A volte Jin si sentiva di troppo a casa sua, un piccolo esserino nel posto sbagliato.
Dieci anni che abitava lì e ancora non si sentiva del tutto a suo agio.
Beh di certo le motivazioni del suo trasferimento non erano state positive, perdere i propri genitori a otto anni è una cosa che non dovrebbe succedere a nessuno.

Prima che potesse cominciare a leggere fu disturbato dal suono del campanello e si diresse svogliatamente verso la porta. L'aprì per ritrovarsi davanti Corine, la vicina. Era una tipa stravagante, vagava perennemente per il condomino professandosi strega, offrendo a chiunque incontrava una lettura dei tarocchi. Nessuno sapeva esattamente da dove fosse arrivata, ne se fosse veramente chi diceva di essere.
Jin l'aveva sempre evitata come la peste: si narrava che qualche anno prima aveva professato la morte al signor Lee Jun-yong, un uomo di novant'anni e l'unico abitante dell'undicesimo piano, abitava nel condomino da praticamente tutta la vita e più volte era andato dall'amministratore per lamentarsi che Corine gli aveva lanciato delle maledizioni.
Questo fino a quando lei non gli aveva appuntato sulla porta un foglietto con la scritta "2 luglio 23:30" e, in quel esatto orario, il signor Lee ci aveva lasciato.
Probabilmente erano solo le solite chiacchiere delle vecchiette del quinto piano, ma chi era Jin per dissentire?

Corine stava lì a fissarlo, con un cipiglo sul viso e un' ampolla di liquido blu in mano. I capelli bruni accuratamente pettinati in una treccia che le avvolgeva l'intera testa.
Jin si schiarì la voce, "Le serve qualcosa?".

Lei lo osservò qualche secondo prima di rispondere. "Mi stai disturbando.".

"Come scusi?" rispose Jin sorpreso.

"Mh mh, mi stai disturbando. Sento la tua energia negativa anche dal mio appartamento. Non riesco a dormire. Samhain sta arrivando e io mi devo preparare." disse lei sbuffando.

"Oh, quindi... non è qui perché vuole leggermi le carte?"

"Leggerti le carte? Oh marò assolutamente no, io non leggo le carte di nessuno. Per chi mi hai preso? Io do consigli alle persone riguardo a ciò che dovrebbero scegliere nella loro vita, sono loro che capiscono male."

"Ah... beh cercherò di... emettere meno energia negativa, va bene? Ora scusi ma devo andare." rispose Jin accingendosi a chiedere la porta.

"Latte e miele." sentì dire a Corine.

"Come scusi?" Jin si bloccò, sembrava che lei gli stesse leggendo dentro con i suoi occhi blu tempesta.

"Latte e miele, ho detto. Troverai la felicità attraverso latte e miele." disse Corine prima di andarsene.

Che tipa strana, pensò Jin prima di chiudere la porta e tornare alla sua lettura.

27/09/20
Spero vi sia piaciuto♡ se avete trovato qualche errore grammaticale e non fatemelo pure sapere! Le critiche costruttive sono sempre utili.
Vi voglio bene♡
~Joly

𝐌𝐢𝐥𝐤 𝐚𝐧𝐝 𝐇𝐨𝐧𝐞𝐲 | 𝐍𝐀𝐌𝐉𝐈𝐍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora