Capitolo 23

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"A volte bisogna rischiare, almeno avremo la consapevolezza di averci provato, no?"

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"Mi piaci pure tu. Tantissimo."

Namjoon si bloccò, le mani sulla maniglia. Quella che aveva appena udito era la voce di un ragazzo, una voce dolcissima.

Si girò e, con il cuore a mille, osservò colui a cui non riusciva a smettere di pensare uscire da dietro gli armadietti. Avrà avuto circa la sua stessa età, capelli mori, che si intravedevano da sotto un cappello rosa che gli stava divinamente. Il viso aveva linee dolci, labbra rosse e invitanti. Si stava torturando in imbarazzo le mani, guardando per terra con le guance tutte rosse.

Namjoon si buttò su di lui, abbracciandolo. Strinse la piccola figura fra le proprie braccia, inalando a pieni polmoni il suo profumo. Jin rispose impacciato all'abbraccio, ancora troppo imbarazzato.

Ci furono infiniti attimi in cui entrambi rimasero in silenzio, apprezzando il contatto a lungo desiderato.

"Grazie di avermi parlato." disse Namjoon con un grande sorriso. Prese con le mani le guance dell'altro, accarezzandole delicatamente.

Jin aveva gli occhi lucidi per l'emozione e gli pareva di poter svenire da un momento all'altro. Nonostante questo si sforzò di aprire la bocca e di dire qualcosa di sensato.

"Avevo intenzione d-di scriverti domani, m-ma ho avuto paura di perderti." mormorò godendosi le carezze dell'altro.

Sembriamo già una coppia...

"Ti avrei aspettato. Non volevo metterti fretta." rispose l'altro.

"Grazie per tutto." aggiunse poi.

"N-Non ho fatto nulla... ti ho solo dato un po di latte e miele e qualche regalo. Sinceramente non mi aspettavo c-che tu avresti voluto conoscermi." disse Jin facendosi scappare una risatina.

Se non fosse stato per Hoseok tutto questo non sarebbe stato possibile, avrebbe dovuto ringraziarlo, prima o poi.

Namjoon gli prese la mano e insieme uscirono dalla spogliatoio.

"Tu ti sottovaluti troppo, non tutti avrebbero fatto ciò che tu hai fatto a me. Sei diverso." spiegò stringendo più forte la mano del moro.

Jin arrossì ancora di più.
Chissà come ho fatto a non sciogliermi fino ad adesso...

"Ehiiii, ma io non so ancora il tuo nome!" esclamò Namjoon curioso.

"K-Kim SeokJin, ma la maggior parte delle persone mi chiama Jin." rispose l'altro.

"Jin." ripetè il più alto come se ne stesse assaporando il sapore.
"E come mi hai conosciuto? Dove mi hai visto la prima volta?" chiese ancora.

"Beh... in realtà è una lunga storia e anche un po imbarazzante..." sussurrò il moro guardando per terra.

Sapevo che questi procioni sarebbe stati una maledizione...

Ormai i due si trovavano fuori da scuola e si erano seduti sul muretto. Le loro mani non si erano staccate nemmeno per un secondo durante il tragitto.

"Ho tutto il tempo del mondo. Per favore!" implorò Namjoon facendo gli occhioni da cucciolo. Jin scoppiò a ridere vedendo il gesto, e l'altro si godette il meraviglioso suono.

"Va bene, va bene. Ero a scuola e stavo andando a prendere un tavolo in cortile per pranzare insieme ai miei amici. All'improvviso ho notato un ragazzo che stava piangendo e sono andato a consolarlo. Il mio migliore amico mi ha osservato e poi mi ha proposto di aiutare in maniera anonima gli alunni della scuola. Credeva che potesse aiutarmi ad aprirmi di più. Ho aiutato qualche alunno e poi sempre il mio migliore amico mi ha chiesto di aiutarlo a catturare i procioni che infestano la nostra scuola di notte, cos-"

"Aspetta... procioni? Passo tutte le sere a scuola e non ho mai visto nessun procione!" esclamò l'altro confuso.

"Pensavo pure io che fosse una cavolata! Comunque procioni o no sono finito nella piscina e ti ho visto. Avevo una borraccia di latte e miele presa dal bar in cui lavoro e quindi, quando ti ho visto affaticato, l'ho posata davanti all'unico armadietto. E da quel momento sono venuto a portarti qualcosa ogni giorno." finì di spiegare.

"Beh a quanto pare devo ringraziare i procioni per averci fatti incontrare." esclamò ridendo Namjoon, subito seguito da JIn.

"Domani ti va di saltare la scuola e di fare un piccolo viaggio fino a Seoul?" chiese poi speranzoso.

"Mh mh... mi piacerebbe tantissimo!" accettò Jin, saltellando interiormente come un bambino di tre anni.

Era il momento di salutarsi, ma nessuno dei due voleva andarsene. Rimasero ancora un po vicini, abbracciandosi fortemente. Poi, lentamente e con i cuori in subbuglio, si divisero andando ognuno verso la propria casa. Il cielo scuro e le stelle incorniciavano le loro figure, coscienti del fatto di aver appena assistito a un incontro unico.

07/12/20
Hey♡
Non mi convince per nulla questo capitolo.
Avere visto pure voi gli MMA e i MAMA? Non riesco a smettere di piangere.
Byee~
-Joly

𝐌𝐢𝐥𝐤 𝐚𝐧𝐝 𝐇𝐨𝐧𝐞𝐲 | 𝐍𝐀𝐌𝐉𝐈𝐍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora