Cambio Di Rotta

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Draco fu il più rapido, percorrendo il corridoio a lunghe falcate verso la fonte del rumore.
Poco più indietro Theo lo seguiva tentando di calmarlo.
"Potrebbe essere la gatta di Gazza, non è il momento di farsi prendere dal panico". L'unica cosa che ottenne come risposta fu uno sguardo torvo da parte del biondo.

Il corridoio era vuoto: qualunque fosse stata la fonte di quel rumore era sparita.
"Sarà stato quello stupido gatto, non preoccuparti" disse Theo, rallentando il passo. "Andiamo".

Harry ebbe i riflessi pronti, sfilando dalla tasca il suo mantello dell'invisibilità e sfuggendo alla vista dei due serpeverde per un pelo. Col cuore che gli batteva nel petto corse a cercare i suoi amici. Doveva raccontare a Ron ed Hermione ciò che aveva sentito.

***
Nella testa testa di Draco riecheggiavano le parole del professor Piton. Il momento che aveva cercato di rimandare il più possibile era arrivato.
Cosa avrebbe raccontato ad Hermione? La verità. Più le starà vicino e più sarà in pericolo.
Entrando nel suo dormitorio si fiondò dritto sul letto, determinato ad avere un po' di riposo prima di affrontare la verità con Hermione quella sera.

Un movimento sulla sua scrivania catturò la sua attenzione.

Una civetta, con una lettera al becco, lo fissava da lì.
Strano: la posta veniva recapitata in sala grande, non in dormitorio.
Non era il solito gufo della famiglia Malfoy, dalle piume argentee e la stazza imponente. Questo era decisamente più piccolo, dal piumaggio quasi dorato e dagli occhi blu. Chi gli mandava un messaggio?
Prese la lettera al becco porgendo al gufo dei croccantini come ricompensa, ma questo li ignorò. Aprì la lettera, riconoscendo la calligrafia di sua madre. 

Draco , mi sono assicurata che questa lettera non venga intercettata. Il tempo sta per scadere. I mangiamorte stanno per prendere il ministero e a breve pretenderanno Hogwarts.  Il loro passo successivo sarà la registrazione di tutti i nati babbani. Se vuoi proteggere qualcuno, l'unica cosa da fare è allontanarlo e costringerlo alla fuga.  

Dietro questa lettera vi sono tutte le istruzioni necessarie per riparare l'armadio, Bellatrix sta programmando l'attacco a due settimane da oggi. Non compiere gesti avventati.  

Tua madre

Draco lesse le parole di  sua madre per ben due volte prima di guardare il retro del foglio con le istruzioni per trovare e riparare l'armadio. Riflettè su ciò che vi era scritto. Narcissa sapeva di lui ed Hermione e gli stava dicendo di lasciarla andare, di costringerla a fuggire. Severus lo aveva avvisato sui progetti dei mangiamorte ma non ci aveva mai riflettuto veramente. 

Come poteva convincere Hermione a fuggire e nascondersi? Avrebbe dovuto allontanarla. Sarebbe stata più al sicuro con Harry, Weasley e l'ordine, non con lui e la sua banda di mangiamorte. 

Doveva ferirla, convincerla ad odiarlo. È ciò che ha fatto durante tutti questi anni ad Hogwarts, non dovrebbe rivelarsi difficile.
Eppure adesso il pensiero gli fece venire un nodo alla gola. 

Si alzò, tirando un calcio al piede del letto e maledicendo se stesso. "Stupido, stupido, stupido". Cosa gli è venuto in mente? Ha preso in giro se stesso e lei credendo che questa storia potesse mai funzionare. A pensarci adesso gli veniva quasi  da ridere. Era ora di far scoppiare questa bolla felice all'interno della quale si era rinchiuso e affrontare la realtà. 

Hermione doveva vederlo per ciò che era realmente, odiandolo come meritava. 

***

Harry trovò Hermione di ritorno dalla biblioteca.

"Devo parlarti" disse il ragazzo.

"Non ora Harry"

"Riguarda Malfoy"

Il principe mezzosangue: l'erede [Dramione] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora