capitolo 5

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Mentre N/p ripensava a quello che aveva appena visto e letto, T/n si avviava verso l'ospedale con sua madre.

<T/n! Hai conosciuto qualcuno di carino in classe?> disse N/m mentre guidava <Mamma! Perché pensi solo ai ragazzi...> rispose T/n non potendo non arrossire <era solo per fare conversazione> concluse N/m con lo sguardo fisso sulla strada <potevi dire altro per "fare conversazione"> borbottò T/n prima di mettersi le cuffie con la musica e guardare fuori dal finestrino la strada che, ormai, sapeva a memoria.

<non so come tu riesca a non essere triste, T/n.. sei davvero una persona molto forte. Al posto tuo, io sarei diventata depressa e sarei sempre rimasta chiusa in camera a piangere, invece ..> fu bloccata dalla diretta interessata <eh?> chiese togliendo un auricolare, non aveva sentito nulla.

<fa niente, T/n> le fece segno di tornare ad ascoltare la musica <anche se, avrei voluto vedere la tua reazione.. come avresti risposto? Ah T/n, sei proprio un mistero, esattamente come tuo padre..> a volte N/m si perdeva in questi vaghi pensieri, sopratutto sulla somiglianza tra T/n e N/p che era, in effetti, davvero schiacciante.

Non ci volle tanto ad arrivare all'ospedale dove T/n, dopo aver salutato molti suoi amici infermieri amichevolmente, si avviò verso la sua camera d'ospedale, la numero 115.

Entrò e il suo medico le sorrise, uno dei pochi sorrisi sinceri visti fin ora <ciao T/n! Come stai?> la fece sedere sul lettino per poi visitarla <massì, non c'è male> rispose T/n mentre si faceva controllare prima le orecchie, poi gli occhi e la gola <bene, sei in ottima forma! tra poco faremo ancora una trasfusione, secondo gli ultimi esami,ne hai bisogno> concluse guardandola <perché oggi sei più allegro del solito? Non è successo nulla di nuovo> esclamò T/n con uno sguardo confuso <invece sì! C'è una buona notizia!> T/n sgranò gli occhi <quale?> chiese curiosa <abbiamo trovato un donatore compatibile! Ti donerà il suo cuore!> esclamò felicissimo il dottore <davvero? Sei serio Kurose? Avrò un nuovo cuore?> T/n chiamò il medico per nome (//ogni riferimento a 10 Counts è puramente voluto :3 lui non è proprio un medico ma- vabbè mi piace il nome) con una faccia strana, non sapeva come reagire. Anche N/m era rimasta scioccata.

Dopo un minuto buono di silenzio, quest'ultimo fu rotto dal pianto della madre di T/n, non riuscendo a trattenersi. T/n si commosse semplicemente <sono..felice> si asciugò le lacrime <quindi..potrò vivere? Potrò davvero?> chiese T/n a Kurose attendendo una risposta che non tardò ad arrivare <sì ma..> già questa risposta le fece scendere di nuovo il morale a terra, non aveva ancora continuato, ma sentiva che qualcosa non quadrava.

<per avere questo cuore..dovrai rinunciare al tuo quirk> rispose il medico guardando T/n <perché..devo rinunciarci?> chiese <certo..non che mi sia molto utile..ma mi faceva sentire speciale, diversa> concluse guardando Kurose <se facessi l'operazione, potrebbe anche essere perfetta, ma continuando ad avere il tuo quirk il tuo cuore nuovo si danneggerebbe come il tuo attuale, quindi non servirebbe a niente..> le rispose <e poi..il tuo quirk è pericoloso, lo sai bene T/n> lei abbassò lo sguardo <lo so meglio di chiunque altro..non dovete sempre ripetermelo>

Il quirk di T/n consisteva, riassumendo, nell'uccidere le persone. Lei, puntando uno sguardo deciso sulla sua vittima, le riduceva le forza vitale a piacimento, fino ad arrivare anche a ucciderla, volendo.
Il problema è che la sua unicità, come sapete, ha avuto un riscosso negativo su di lei quando lo aveva appena scoperto.

*flashback di quando T/n aveva quattro anni*

Una bimba della stessa età di T/n bussò alla sua porta con una piccola palla di spugna in mano e un sorriso raggiante. T/n stessa aprì alla porta <ehy Shizuka!> sorrise alla bimba, la sua amica dell'asilo. <ciao T/n! Ti va di giocare a casa mia?> chiese facendole vedere la palla <certo! Mamma, papà,vado a casa di Shizuka, torno per la merenda!> esclamò T/n e,senza aspettare una risposta dai suoi, uscì di casa con la sua amica Shizuka.

Arrivati a casa sua, iniziarono subito a giocare parlando del più e del meno, ridendo e scherzando come delle vere amiche; ma la situazione si ribaltò in pochi attimi. Avevano litigato all'improvviso, non so per cosa, qualcosa di molto banale, un litigio come tanti..poteva concludersi semplicemente con un'abbraccio, delle scuse e basta. Invece..

<basta! Non voglio più giocare con te!> esclamò Shizuka mettendo il broncio e incrociando le braccia <sei tu che mi hai invitato Shizuka!> le urlò contro T/n. A quel bisticcio si avvicinò la madre di Shizuka, preoccupata. <Shizuka, T/n, va tutto bene?> chiese guardando prima l'una, poi l'altra. <Shizuka non mi lascia salire sull'altalena!> disse T/n lamentandosi <ma T/n ci è stata già per tanto tempo! Più di me!> rispose Shizuka girandosi verso la diretta interessata <non è vero! Ci sei stata su fino ad adesso!>

T/n battè il piede a terra e sentì una strana sensazione; il tempo sembrava bloccato, tutto era in bianco e nero, vedeva solo un leggero filo rosso atttorcigliato che tagliava Shizuka a pezzi, il filo, perforava completamente il cuore e, seguendo lo sguardo, si poteva vedere chiaramente che le trapassava la testa.
Gli occhi le diventarono color cremisi e le iridi scomparvero del tutto, i capelli le si alzarono con una forza di gravità tutta nuova..sembrava posseduta.

In quel momento, fece uno degli errori più gravi della sua vita: girò lo sguardo verso Shizuka.

La bimba, oltre a essersi precedentemente spaventata dalla reazione fin troppo esagerata dell'amica, appena quest'ultima le rivolse uno sguardo, si paralizzò. Gli occhi persero quella luce che li contraddistingueva, i capelli diventarono opachi, la pelle biancastra, le sue iridi scure guardarono verso l'alto e il corpo, come per seguire questo movimento, cadde a terra inerme, immobile e freddo.

T/n aveva ucciso Shizuka.*

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Spazio all'autrice
Yo-hoo~ ragazzih
Fatemi sapere come vi è sembrato questo capitolo :3
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*p.s= Shizuka, (scritto: 死ずか ) significa morire.

No Time To Die• Shouto Todoroki x reader [badass reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora