capitolo 16

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<io..ti amo> queste parole rimbombavano nella testa del bicolore. Non sapeva davvero come rispondere, vari pensieri riempirono la sua mente in quel momento <..amore,cosa sarà mai?> aveva la certezza che quella serie di parole non erano state scelte casualmente da T/n, anzi, era davvero sincera.
Purtroppo lui non capiva i suoi sentimenti, non aveva mai provato amore per nessuno/a.

Morale della favola: non la amava, non nel senso che intendeva lei almeno.

<..mi dispiace> furono le parole pronunciate dal bicolore, che lasciarono spiazzata T/n <dovevo aspettarmelo> pensò, abbassando lo sguardo <scusami, non volevo dirtelo in realtà..le parole mi sono scappate di bocca senza pensare> rispose, mantenendo lo sguardo fisso a terra.

Todoroki non era bravo a capire i sentimenti delle persone, ma quel comportamento era sospetto, insomma, non aveva mai fatto così con lui.

<sicura che vada tutto bene?> le alzò il viso e la guardò dritto negli occhi <siamo comunque amici, vero?> poteva leggere la preoccupazione negli occhi di Shouto, sperava di non averla ferita.. la sua unica vera amica.. <sì, tranquillo> freddamente, la C/c rispose ricambiando lo sguardo verso Todoroki, ma più freddo e distaccato del solito.

Shouto si stupì <ho sbagliato qualcosa? Però..ha detto che comunque siamo amici..non dovrebbe essere troppo grave, ma se invece lo fosse?> probabilmente Todoroki non aveva mai pensato così tanto in vita sua, ma per T/n questo ed altro.

<è tardi, è meglio se torni a casa> esclamò T/n, guardando l'orario dal telefono <..vero> realizzò Todoroki facendo la stessa azione <allora,ci vediamo domani a scuola?> chiese alla C/c, lei annuì soltanto, mentre usciva dall'ospedale con lui: entrambi in silenzio.

N/p era ancora in macchina ad aspettare T/n,che salì non appena salutò Shouto. Al padre di T/n bastò uno sguardo per capire che la conversazione non era andata bene, quindi non fece domande e accese l'auto per tornare a casa.

Il tragitto fu molto silenzioso, fino all'arrivo, dove le uniche parole di T/n furono <ho fatto un errore> a queste parole N/p inclinò la testa confuso, mentre la C/c sospirò <mai innamorarsi di qualcuno> le sue frasi era distaccate e dirette, più del solito, simbolo che era ferita.
Suo padre le accarezzò la testa per consolarla <ora non pensarci, va bene T/n?> esclamò mentre vedeva la tristezza trafilare dai suoi occhi C/o.

La C/c non gli rispose, andò in camera e si affacciò sul balcone.
Nonostante la temperatura non fosse delle migliori per rimanere fuori senza giubbino, restò a guardare l'esterno senza attenzione, lo sguardo perso in quelle parole di poco prima <mi dispiace> un cuore infranto, non era certo un sentimento nuovo per T/n, d'essere ferita le succedeva spesso, ma in questo caso era diverso. Spiegarlo a parole sarebbe troppo difficile.

Un venticello freddo iniziò a muoverle i capelli facendorgli accarezzare il viso mentre lo sguardo colmo di tristezza si trasformò in una lacrima che le rigò il lato destro del viso. (Kurapika is now drowning in an indescribable emptiness)

*Intanto, da Shouto*

<spero solo di non averla ferita, non saprei come farmi perdonare> questi pensieri gli riempivano la testa, mentre una sagoma si avvicinò a lui <Todoroki-kun~> esclamò mentre lo guardava sorridendo, era Momo. <che c'è, Yaoyorozu> chiese, guardandola in modo svogliato <c'è ancora una cosa che non ti ho detto su T/n> Todoroki sospirò rassegnato <dai, dillo> Yaoyorozu esclamò <lei, è..una villain.>

Shouto rispose diretto <non sparare cazzate> Momo scosse la testa <è vero! L'ho vista in giro con.. Shigaraki? Comunque il ragazzo con le tante mani..e non la stava attaccando! Stavano parlando tranquillamente insieme> Todoroki non si sbilanciò <non ci credo. Non credo ad una parola che dici> sicura di avere questa risposta, la corvina aveva già preparato la foto prova. Oltre a Shigaraki, c'erano anche Dabi e Toga incappucciati.

Il bicolore riconobbe i visi dei villain perché li aveva visti su giornali o sui notiziari, e rimase spiazzato.

<nessuno nella classe le crede più, si stanno organizzando per mettersi contro di lei e farle lasciare la scuola.> Todoroki alzò lo sguardo <da che parte starai?> concluse la corvina e, senza aspettare una risposta, si avviò verso la base della lega, assicurandosi di non essere seguita.

Denki la aspettava appena fuori, sulla soglia <allora?> chiese a Momo <il caos sta per iniziare> rispose solamente, entrando e spiegando agli altri membri la situazione.

Yaoyorozu Momo era riuscita a mettere tutta la classe contro T/n, colpendola nell'unico punto in cui non poteva mentire "essere una villain". Non poteva negarlo, quindi sarebbe stato più semplice distruggerla emotivamente su qualcosa di vero, invece di creare scuse insensate.

<la manderemo ai fuochi d'artificio con Kaminari e poi attaccheremo tutti gli studenti presenti> esclamò Tomura <ci saranno solo gli studenti della UA?> chiese Dabi <beh ci saranno gli hero professionisti! Potrebbero esserci anche alcuni civili, però molti studenti ci andranno di sicuro! O forse no..però sì! Oppure no..> farfugliò Twice, confuso

<in ogni caso, più gente ci sarà meglio è! Dobbiamo creare un mondo del terrore, dove solo noi villain potremo vivere e sovrastare gli hero. Quel lavoro diventerà inutile e nessuno vorrà mai più essere un eroe, le scuole per hero saranno abolite e il mondo cadrà nella più totale disperazione!> Shigaraki sorrise in modo sadico sotto la mano che gli copriva il viso.

<hai troppa fantasia> commentò Dabi <però, se abbiamo il quirk di T/n dalla nostra parte potrebbe essere fattibile> concluse, guardando Tomura.

<ora iniziate a preparare le cose per venerdì! Cercate di muovervi> dopo l'ordine, iniziarono a preparare tutto l'occorrente per l'attuazione di quel piano malefico, che avrebbe completamente rovinato la vita a T/n.

*a casa di T/n*

Il crepuscolo aveva fatto capolino all'orizzonte e la C/c rimaneva lì, le mani nei capelli e quella unica lacrima che aveva avuto il coraggio di rigarle il viso. Non aveva mai provato nulla del genere per qualcuno, ma cominciava a capirlo. Il dolore, la rassegnazione e la tristezza ora avevano preso il sopravvento del suo carattere fumantino e strafottente.

Nonostante tutto, in quel momento non era lucida, era persa, si era disconnessa dal mondo. Per questo non si è accorta che il telefono stava squillando da qualche minuto.

<come potrò parlargli domani?> fu l'unico pensiero che capitò nella testa di T/n in quel momento, non pensando che il peggio dovesse ancora arrivare.

Lunedì, -4

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*spazio all'autrice*
Pensavate fosse finita qui eh? Invece no :3
Non dico il significato del "Lunedì, -4" ci arriverete da soli :)
-Gomen per l'orario ahah-
A presto!
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No Time To Die• Shouto Todoroki x reader [badass reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora