capitolo 15

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Nei giorni successivi, ci fu il rientro a scuola di T/n. Tutta la classe si era preoccupata, nonostante alcuni non la conoscessero per niente.
Todoroki non le causò più disagio, ormai era passato un mese circa, e avevano stretto un bel legame di amicizia. Era divertente, sotto gli strati di apatia c'era una persona dolce, gentile e premurosa.

La C/c stava stringendo un forte legame con Ochaco, Deku e Todoroki...per quanto riguarda Kaminari, beh.. non la considerava amicizia. Era stata costretta a stare con lui, visto che era stata forzatamente introdotta nella lega per colpa sua, solo per il suo quirk.

Anche le visite con Kurose erano regolari, andavano bene. Lui era felice per T/n anche perché, dopo aver stretto amicizia con dei suoi coetanei, il suo stato mentale e psicologico si era assestato. Stava diventando una ragazza normale. Mancava una settimana all'operazione che le avrebbe salvato la vita.

La settimana più lunga della sua vita.

Per poco credeva fosse anche l'ultima.

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Todoroki aspettava T/n al parco, sarebbero usciti insieme come tutti i lunedì per fare merenda e anche per girare per il paese insieme.
Mentre il bicolore controllava il telefono in cerca di messaggi da parte della C/c, una ragazza si avvicinò a lui, facendogli alzare lo sguardo.

<ciao Todoroki-kun~> una voce squillante e piena di vita attirò l'attenzione di Shouto, il quale rimase spiazzato <Yaoyorozu?> chiese, inclinando leggermente il capo <cosa ci fai qui?> la corvina sorrise <passavo di qui e, vedendoti, volevo salutarti> mantenne lo sguardo sull'apatico <bene, spacciamo un po'di informazioni personali su T/n> Shouto, intanto, si era seduto su una panchina.

Momo si sedette di fianco a lui <non sei stupito che sia guarita in due settimane al posto che in 3 mesi?> chiese la corvina <beh, c'è Recovery girl, se sa ancora fare il suo lavoro porta a questi risultati> freddamente, rispose mentre scriveva messaggi a T/n chiedendole dove fosse finita. <che fastidio..ma ha ragione> pensò, per poi cambiare argomento <cosa ci facevi qui invece?> Todoroki spense lo schermo del telefono <stavo aspettando T/n-chan, oggi dovevamo uscire insieme> rispose guardando avanti
<capisco..quindi hai stretto amicizia con T/n?> il bicolore annuì <cosa avreste fatto oggi pomeriggio?>

Momo continuava a fargli domande, gli diede fastidio. Ma mantenne come sempre la calma. <se devi dirmi qualcosa, dimmelo subito e non girarci intorno.> nonostante tutta l'apatia, sentì una certa rabbia nelle sue parole. <beh..> la corvina non sapeva da dove iniziare <e poi, ora cosa ti importa di noi? Insomma, non ti è mai stata simpatica T/n-chan> il bicolore per quanto potesse essere innocente, aveva perfettamente ragione. <sì..in effetti mi ha fatto molti torti..> Todoroki la bloccò <per favore, se ti ha ferito in quel modo ci sarà un motivo. Lo so perché la T/n-chan che conosco non compie questi gesti a caso> Yaoyorozu trovò il momento giusto <devi conoscerla molto bene T/n> lo stuzzicò <diciamo di sì> rispose guardandola <mh..hai idea del perché sia in ritardo?> chiese di nuovo all'apatico <sinceramente no>  Momo ghignò <è all'ospedale>

Todoroki sbarrò gli occhi e si alzò <si è ferita? Sta bene?> Momo si alzò con lui <sta bene,ci va praticamente tutte le settimane, anche più volte> Shouto era confuso <cosa intendi?>

Dopo questa domanda, la corvina iniziò a spiegare al bicolore la storia della malattia di T/n, compreso il fatto di Shizuka e dei problemi a relazionarsi con le persone.
Lui iniziò a unire mentalmente le informazioni ricevute e, dopo qualche minuto di silenzio esclamò <portami da lei> senza esitare, Momo lo portò all'ospedale, chiesero di T/n alla reception e un'infermiera li accompagnò nella sua stanza.

<Kurose. Devo andare. Sono già in ritardo!> esclamò T/n, mentre il medico le stava facendo un prelievo del sangue <ancora un attimo, dobbiamo verificare se è tutto perfetto anche nel sangue> esclamò lui, mentre sistemava la siringa in una provetta. <ma l'ho fatto anche ier-> la C/c si paralizzò all'istante e questa reazione non sfuggì nè a Kurose nè a suo padre, il quale l'aveva accompagnata. Lo sguardo dei due seguì quello di T/n, puntato verso la finestra interna della stanza, quella posta verso il corridoio.

Quella troia di Momo sorrideva, mentre di fianco Todoroki era scioccato. Fino a quel momento non aveva creduto a nessuna delle parole pronunciate dalla corvina, in realtà non ci dava per nulla peso. Eppure, avere le prove materiali davanti agli occhi e orecchie, lo convinse.

Kurose si alzò dalla sedia <..per oggi, abbiamo finito T/n> il medico aveva riconosciuto il ragazzo, gliene parlava sempre T/n da quando aveva stretto amicizia con lui, era certo che non gli avesse parlato della malattia..eaveva fatto centro.

La C/c non riuscì neanche a salutarlo, era nera dalla rabbia verso Momo <e.. T/n! Mantieni la calma..o andrà tutto a rotoli> lei non rispose, quindi il medico pregò con lo sguardo suo padre, sicuro che sarebbe stato capace di farla rimanere in sè. N/p annuì e seguì a ruota la figlia.

<quindi Todoroki-kun~ hai qualcosa da dire a--> N/p apparse alle spalle di T/n <da quanto tempo Momo-chan!> suo padre sorrise <come stai?> voleva far prendere tempo a sua figlia, un po' per prepararsi un discorso, un po' per farla sbollire dalla rabbia. Yaoyorozu sorrise <ho appena passato un momento difficile, ma ora sto bene> N/p continuò a sorridere <e visto che hai appena passato un momento difficile, la forza accumulata la usi per rovinare momenti felici altrui?> divenne improvvisamente serio, questo fece tremare la corvina <n-no i-io--> N/p la fissò dall'alto in basso <vai via.> Momo girò i tacchi e se ne andò, una mezza sega, come al solito.

Vari minuti di silenzio si crearono tra di loro, ogni tanto qualche infermiera passava e si sentiva solo il rumore dei suoi passi, mentre alle volte Todoroki guardava T/n, in quei casi le occhiate che le lanciava erano un misto tra preoccupazione e rabbia. Insomma, per quanto si potesse percepire dalla sua aura apatica.

Poco dopo, suo padre si allontanò <ti aspetto in macchina, T/n> aveva capito che Shouto era uno di poche parole e che, sicuramente, non avrebbe parlato davanti a lui. Aveva fatto la scelta giusta andandosene.

Ora i loro sguardi si stavano incrociando, i grossi occhi C/o di T/n, ricoperti da un velo di tristezza e rabbia, guardavano quelli eterocromatici del bicolore, i quali, nonostante l'aura fredda che li distinguevano, trafilavano un filo di preoccupazione e, rimasti a solo una fessura appena accennata, tagliavano l'atmosfera, mentre -senza accorgersene- T/n fu circondata dalle sue braccia, forti e calde <mi dispiace, T/n-chan> Todoroki riuscì solo a sussurrarle queste parole all'orecchio. La C/c lo strinse a sè, in qualche modo, magari solo guardandola, era riuscito a percepire la sua tristezza e per farla sentire meglio l'aveva accolta tra le sue braccia, in un grande, sincero e indimenticabile abbraccio.

<Todoroki-kun...> T/n alzò lo sguardo verso l'apatico <io...ti amo>

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*spazio all'autrice*
Sono stronza? Si che lo sono UwU ma ormai dovreste ben saperlo.
Vi lascio col dubbio :D
Byee alla prossima
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No Time To Die• Shouto Todoroki x reader [badass reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora