La sua giornata stava andando nel migliore dei modi, fin quando Will non l'aveva chiamata dicendole che doveva fare il vaccino per l'antitetanica.
Annabeth non sapeva perché avesse così paura degli aghi, ma sapeva quando questa fobia era iniziata.
La piccola Annabeth era appena arrivata al campo mezzosangue con Luke e dopo la partita di Caccia alla Bandiera era stata smistata nella cabina di Atena. Il giorno dopo, Chirone l'aveva portata per la prima volta in infermeria, dove Will (all'epoca di 7 anni e mezzo ma comunque già bravissimo nella medicina) le aveva detto che doveva fare un prelievo del sangue per verificare che non avesse contratto strane malattie durante il viaggio.
Annabeth era sbiancata. Quando Will era uscito per prendere la siringa, lei era scappata a gambe levate dall'infermeria. L'avevano trovarono dopo mezz'ora che era seduta nella cucina della mensa con le braccia incrociate e una faccia arrabbiata.
Luke e Chirone impiegarono due giorni per convincerla a farsi prelevare il sangue. Quando Annabeth tornó in infermeria e vide l'ago da puntura, scoppió a piangere.
Luke dovette prenderla in braccio e rassicurarla che sarebbe andato tutto bene e che Will non era un vampiro succhia sangue che le avrebbe strappato l'anima.
Dopo tre giorni, finalmente riuscì a farsi prelevare il sangue.
Da quel giorno Annabeth, ebbe il terrore degli aghi e delle punture in generale.
A 14 anni, doveva fare il vaccino influenzale che veniva somministrato ai semidei una volta all'anno.
Anche Percy se lo era fatto fare senza troppe storie.
Quando giunse il turno di Annabeth, lei svenne. E per fortuna c'era stato Percy che l'aveva presa al volo. -oddei! - aveva esclamato il ragazzo, reggendola tra le braccia - ma che le succede? - - succede sempre così. Combatte contro mostri e si fa quasi sbranare, e poi sviene davanti a un ago - aveva risposto Will.
Dopo quell'episodio, farle il vaccino era stato quasi impossibile.
Erano dovuti intervenire Clarisse, Silena e Percy per riuscire a farla stare ferma.
Per non parlare del dopo vaccino.
Annabeth prendeva sempre la febbre dopo aver fatto la puntura al braccio.
Nessuno sapeva perché, nemmeno Will, ma Annabeth si ammalava sempre un giorno dopo il vaccino. E le scocciava parecchio perché doveva restare a letto per una settimana, settimana che avrebbe potuto impiegare diversamente.
Un'anno dopo, esattamente nei due giorni che seguirono la vittoria della battaglia contro Crono, Will vaccinó tutti a tappeto.
Annabeth riuscì a franca per tre giorni. Poi scoprirono che mancava solo lei. Così chiamarono Percy per chiedergli di intervenire e lui lo fece volentieri.
Riuscì ad acchiappare Annabeth e la trasportó di peso in infermeria.
Dopo un giorno le scattó la febbre ma almeno non avrebbe preso una bronco polmonite.
Annabeth credeva che, siccome tutta la faccenda di Gea, le priorità fossero altre, tipo soccorrere i semidei feriti o malati gravemente.
No.
La loro priorità fu vaccinare tutti, sia greci che romani.
La cosa fu molto lunga. Ci vollero cinque giorni affinché tutti fossero vaccinati a dovere. Tutti tranne Annabeth. Lei fece finta di niente per tutto il tempo. Girava alla larga dai ragazzi di Apollo; quando qualcuno veniva chiamato in infermeria lei faceva finta di leggere o si voltava dall'altra parte con indifferenza.
Prima di lei, vennero chiamati tutti i suoi amici: Piper, Jason, Percy, Frank, Nico, Hazel e perfino Reyna.
Quando tutti furono vaccinati, sulla lista rimaneva ancora un nome da spuntare: 𝒜𝓃𝓃𝒶𝒷ℯ𝓉𝒽
Così, il sesto giorno delle vaccinazioni, Will chiamó Annabeth al telefono e le disse che mancava solo lei. Le disse pure che avrebbe fatto presto se non si fosse messa a fare le sue solite sceneggiate.
Annabeth non gli diede ascolto.
Quel pomeriggio Chirone andó a chiamarla. Lui sapeva già come sarebbe finita e si fece trovare preparato. Ma anche Annabeth si fece trovare preparata: si rinchiuse nella cabina 6.
Così Chirone passó il piano B - andate e chiamare Percy - ordinò
Lui giunse alla capanna di Atena insieme a Jason.
- che sta succedendo? - domandò confuso il figlio di Giove - perché Annabeth si è chiusa dentro la sua cabina? -
- deve fare il vaccino - sospiró Percy.
- e allora? -
- lei ha paura degli aghi -
Jason lo fissó interdetto - dici sul serio? Annabeth, che ha sconfitto Aracne e ha trovato l'Athena Partenos... ha paura degli aghi? -
Percy annuì - già. Da quando era piccola -
Poi bussarono alla porta - Annabeth?- la chiamarono
Non ottennero risposta.
- tutti gli anni sempre la stessa storia- mormoró Percy - Annabeth, devi uscire da lì! -
- scordatelo! - si sentì gridare Annabeth dall'interno - io non ci vado! -
Attirata da tutto quel rumore, Piper si avvicinó ai ragazzi - cosa state facendo? -
- Annabeth deve fare il vaccino ma ha paura degli aghi - rispose Jason.
Piper dovette mordersi il labbro per non ridere - ha paura degli aghi? Annabeth? State scherzando - scoprì presto che non stavano affatto scherzando.
Percy bussó un'altra volta ma con più insistenza, facendo credere a Piper che non fosse la prima che succedeva - Annabeth Chase, esci immediatamente dalla tua cabina o giuro che sfondo la porta -
Jason e Piper fecero un passo indietro, prendendo sul serio la minaccia.
- Annabeth, non fare la bambina! -
- no! -
- okay okay - Piper si mise davanti davanti a Percy, frapponendosi tra lui e la porta - che ne dite se ci calmiamo tutti quanti? - gridó per farsi sentire anche da Annabeth - Senti Beth, non ho intenzione di usare la lingua ammaliatrice su di te ma se non esci credo che sarò costretta a farlo -
Da dentro la cabina non giunse risposta. Allora Piper provó con un diverso approccio - Annabeth, devi farti vaccinare. È importante per prevenire le malattie -
- ma fa male! -
- lo so che fa male - disse allora Percy, addolcendo il tono di voce - ma dura solo un secondo e poi il dolore passa. Ti prometto che ti terrò la mano per tutto il tempo -
Annabeth non rispose.
- okay - Percy indietreggió - adesso entro con la forza -
- Perce, non credo sia una buona idea- tentò di fermarlo Jason, sapendo già come sarebbe andata a finire.
- taci, Grace - disse lui, rimboccandosi delle maniche immaginarie - anzi, fatti da parte. Sai com'è, non vorrei che svenissi all'improvviso -
Jason stava per dire qualcosa che lo avrebbe offeso, ma intervenne Piper a farli calmare - smettetela. Potete tranquillamente litigare dopo. Percy, non butterai giù la porta di Annabeth-
Da dentro la cabina, la bionda aveva ascoltato tutta la conversazione.
"non lo farà veramente" pensó in un primo momento, ma cambió subito idea quando sentì il suo ragazzo dare una spallata alla porta e quando vide quest'ultima quasi staccarsi dai cardini.
Sulla soglia apparve la figura di Percy stagliata dalla luce; allargó le braccia e la salutò con un - salve -
Dietro di lui, Jason e Piper avevano spalancato gli occhi dallo stupore.
A quel punto, una persona sana di mente si sarebbe arresa, ma Annabeth non aveva intenzione di farlo. Scattó in avanti e Percy lo fece nello stesso identico momento.
La ragazza cercó di sorpassarlo ma lui l'afferró al volo dalla vita e ruzzolarono entrambi sul pavimento.
Dopo varie proteste da parte di lei, Percy passó al piano C (perché con Annabeth aveva sempre bisogno di un piano per ogni lettera dell'alfabeto).
Procedette con le maniere forti: se la caricó su una spalla a sacco di patate.
Mentre Percy camminava verso l'infermeria, Annabeth gli urlava imprecazioni da sopra la spalla e gli tirava pugni sulla schiena.
In quel momento, dalla porta dell'infermeria, uscì tranquillamente Reyna. I romani se ne sarebbero andati il giorno dopo, quando Will si sarebbe accertato che tutti (compresa Annabeth) fossero stati vaccinati - oh, ciao ragazzi. Sono appena stata da Will e mi ha detto che... - strabuzzó gli occhi appena vide la strana situazione che aveva davanti - perché...? -
- é tutto nella norma - taglió corto Percy, senza dare spiegazioni al pretore romano.
Annabeth gli tiró un pugno particolarmente forte sulla schiena - mettimi giù, razza di cretino! -
Quando entrarono, Jason e Piper passarono accanto a Reyna, ancora confusa, rassicurandola con un - è una lunga storia -
Fare il vaccino ad Annabeth fu un impresa. Lei non ne voleva proprio sapere di farsi pungere da un' ago.
Dopo 20 minuti, tutti e quattro uscirono dall'infermeria molto più tranquilli e rilassati.
Annabeth continuava a tenere il muso senza riuscire a spiaccicare parola con nessuno.
- visto? - disse Percy, nel tentativo di farle passare l'arrabbiatura - è stato veloce -
Lei non rispose, ma camminó impettita verso la sua cabina, superandoli con indifferenza.
Percy riuscì a sorridere - tranquilli - disse a Jason e Piper - fa sempre così -
Piper si strinse nelle spalle - guarda il lato positivo - disse - il prossimo vaccino le toccherà tra due anni -
STAI LEGGENDO
𝐄𝐫𝐨𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐎𝐥𝐢𝐦𝐩𝐨 ᵒⁿᵉ ˢʰᵒᵗ
FanfictionCi sono storie che nessuno ha mai raccontato. Ci sono storie che non avevano la necessità di essere raccontate. Ma se qualcuno non avesse deciso di farlo adesso non saremmo qui. {𝒂𝒕𝒕𝒆𝒏𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆: 𝒔𝒑𝒐𝒊𝒍𝒆𝒓 𝒅𝒊 𝑷𝒆𝒓𝒄𝒚 𝑱𝒂𝒄𝒌𝒔𝒐𝒏...