- Come due pianeti distanti -

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- fatemi capire bene. Loro...che cosa?-
Chi poteva biasimare Clarisse? Era stata una notizia improvvisa e non tutti avevano ancora elaborato l'informazione nel migliore dei modi.
- si sono lasciati - ripeté più fermamente Piper, con un nodo che le serrava la gola - è successo questa mattina e poi lei mi ha chiamata -
- e cosa ti ha detto? - chiese interessato Will Solace
Piper si strinse nelle spalle - mi ha dato informazioni parecchio confuse, non mi ha spiegato bene il motivo -
- ma non ha senso! - esclamó indignata Clarisse.
- niente in tutto questo ha senso - commentó Leo, seduto scompostamente sulla sua sedia.
- cerca di calmarti, Clarisse - le intimó Jason - non è colpa di Piper se è successo tutto questo -
Jason aveva intenzione di difendere la sua ragazza, Clarisse aveva intenzione di iniziare a litigare.
- tu non hai alcuna voce in capitolo, Grace. Quindi, taci -
Il ragazzo tentó di mantenere la calma - devo ricordarti che sono il più vicino a Percy nella scala di amicizia? Credo di averla eccome voce in capitolo -
- qualcuno ha provato a parlarci? - chiese Travis Stoll dopo un indeterminato silenzio.
Una mano si alzó tra i presenti - io - disse Nico di Angelo - sono andato da Percy -
Will alzó gli occhi al cielo - sei davvero andato da Percy a chiedergli se si erano lasciati? -
Lui annuì - mi sembra ovvio -
Piper si sbatté una mano in faccia - glielo hai chiesto così esplicitamente?-
Clarisse si alzó in piedi - non mi interessa se glielo ha chiesto esplicitamente o meno. Ci hanno messo 5 anni e non è giusto che finisca così -
Clarisse non aveva torto. Lei più di tutti sapeva quanto impegno era costato metterli insieme.
- cosa ti ha detto? - domandó Jason a Nico, ignorando le proteste di Clarisse.
Il figlio di Ade si strinse nel suo giubbotto da aviatore - nulla di concreto ma ha blaterato qualcosa sul fatto che avessero litigato o roba del genere -
- ma stanno a litigare tutti i giorni - disse Leo, sistemandosi meglio sulla sedia - quando litigano loro sembra che venga giù il mondo -
Anche in questo caso, nessuno ebbe niente da obbiettare.
Piper congiunse le mani in grembo - sentite. So che questa notizia è parecchio sconcertante ma, per quanto mi duole dirlo, la decisione spetta a loro. Non possiamo obbligarli a stare insieme -
Clarisse fece una smorfia - questa qui non ci ha capito un tubo -
Piper spalancó gli occhi, offesa - come? -
- da quando quei due si sono fidanzati alla fine della guerra contro Crono, il campo è stato più... sereno - spiegó pazientemente la ragazza - quando il pivello è scomparso, il campo è tornato nella confusione. Non si tratta più solo di loro, ma anche della nostra serenità generale -
- ma non possiamo obbligare due persone a stare insieme! - replicó acidamente Piper - è contro natura. Due persone stanno insieme se si trovano in sintonia e si amano -
Leo afferró una patatina dal contenitore al centro del tavolo - e dove sono adesso? -
Nico indicó fuori dalla finestra - lei al laghetto delle canoe e lui sulla spiaggia -
- visto? - schizzó di nuovo in piedi Clarisse - non sono felici in questa situazione. Sembra quasi il periodo che precedeva la guerra di Manhattan-
Piper corrugó la fronte - perché, che è successo prima della guerra? -
- prima della guerra - inizió a spiegare Will - Percy e Annabeth litigavano sempre. Nessuno sapeva perché, ma la causa era sempre il rapporto conflittuale tra lei e Rachel, che all'epoca non era ancora l'oracolo -
- aspetta un momento - lo interruppe Leo con la bocca piena di patatine - mi stai dicendo che Annabeth era... gelosa di Rachel? -
Will annuì.
- woah - commentó Jason - non l'avrei mai detto -
- questo perché dopo che si sono messi insieme e dopo che Rachel era diventata l'oracolo, Annabeth non aveva più motivo di essere gelosa. Ma ora che si sono lasciati, lei diventerà sempre più irritabile e inizierà a non venire più così spesso al campo finché finirà per non venirci più - concluse drammaticamente Clarisse - a meno che non ritornino insieme -
Seguì la sua rivelazione un lungo e impacciato silenzio.
- io sono sempre dell'idea che non si possano forzare due persone a stare insieme - disse risoluta Piper - sono affari loro. Annabeth è abbastanza matura per scegliere da sé, probabilmente Percy un po' di meno ma questo non ci dà il permesso di scegliere per loro-
- sono d'accordo con Piper - disse Connor - dobbiamo lasciarli stare -
Travis si giró di scatto verso di lui - ma tu da che parte stai? -
Jason si lasció prendere dallo sconforto - non ne usciremo mai -
- sapete cosa farò adesso? - esclamó Piper ad un certo punto alzandosi in piedi. Prese il telefono dalla tasca posteriore dei pantaloni - chiamo Annabeth e mi faccio spiegare tutta questa situazione. Così quando mi dirà che dobbiamo farci gli affari nostri, ve lo rinfacceró spudoratamente - poi digitó il numero della sua amica e dopo due squilli, la ragazza rispose al telefono.
- Piper? -
- ciao, Beth - rispose lei addolcendo il tono di voce e scoccando un occhiataccia a Leo che stava soffocando dopo che aveva provato a mandare giù due manciate di patatine contemporaneamente
- come stai? -
- lo sai anche te - dedusse Annabeth, sospirando - le voci girano in fretta -
- già - confermó Piper voltandosi verso Clarisse - ma quello che volevo chiederti, sempre che tu sia disposta a parlarne, è perché questa..? -
Un verso poco umano giunse dall'altro capo del telefono, facendo rabbrividire Piper che attese
- Annabeth? Che cos'era quel rumore? -
Dall'altro lato non si percepì niente. Piper iniziò ad allarmarsi - Annabeth? Ci sei? -
Questa volta, la ragazza rispose solo dopo il rimbombo di un altro ruggito- Piper, credo di avere un problema -
- quanto grave? -
- il campo è sotto attacco, vedi te quanto grave -
Piper impiegó tre secondi per elaborare la frase
- sotto attacco? Cosa stai dicendo? -
- Pipes, chiama i rinforzi e venite al laghetto delle canoe, è un emergenza. Dalla foresta sono... - non concluse la frase che perse il segnale di Annabeth.
- Annabeth! -
- che succede? - balzó in piedi Jason, che subito aveva capito che c'era qualcosa che non andava.
- Annabeth ha detto che il campo è sotto attacco -
- cosa?! - esclamarono contemporaneamente tutti i presenti.
- ha detto di inviare rinforzi al laghetto delle canoe. È da sola. Non riuscirà a resistere per molto - rispose Piper entrando nel panico.
Clarisse si alzó e afferró la lancia che aveva appoggiato da una parte - che stiamo aspettando? Andiamo! - così seguirono Clarisse fuori dal salotto della Casa Grande, tutti tranne Piper, Jason e Leo che non si erano ancora mossi dai loro posti.
- devi chiamare Percy - disse lei al figlio di Giove
- digli di raggiungerci al molo -
Jason non perse tempo e digitó il numero del suo amico che rispose dopo qualche secondo - ehy Jas - il ragazzo si disse che Percy stava solo cercando di mascherare il tono della sua voce per farlo sembrare convinto.
- Percy, amico, abbiamo un problema - i due ragazzi lo spronarono a continuare - dei mostri di non so quale tipo stanno attaccando il campo all'altezza del laghetto delle canoe e Annabeth è lì da sola, abbiamo bisogno del tuo...-
- aspetta un secondo - lo interruppe Percy - Annabeth è lì da sola? -
- si, devi venire a... -
Il figlio di Poseidone riattaccó.
Jason tolse il telefono e lo fissò inorridito per una manciata di secondi - ha riattaccato -
- a questo punto non verrà mai - disse, drammatico, Leo - quel tipo è al primo posto della classifica per il premio "il più permaloso del secolo" -
- ha riattaccato - ripeté Jason, che sembrava averla presa molto male - quel coglione mi ha appena... ! -
A interrompere Jason fu un boato che risuonò a qualche metro di distanza.
I tre si fiondarono alla finestra e videro che l'acqua del laghetto era esplosa, sommergendo gran parte della terra ferma. Videro il fenomeno molto distintamente.
Piper, Leo e Jason si guardarono - Percy -
Leo sorrise - come non detto. Pare che il nostro Acquaman sarà il primo ad arrivare -

𝐄𝐫𝐨𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐎𝐥𝐢𝐦𝐩𝐨 ᵒⁿᵉ ˢʰᵒᵗDove le storie prendono vita. Scoprilo ora