〰️Capitolo 1〰️

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Arrivo davanti al cortile della scuola, con il mio solito vestiario poco colorato e molto comodo. Solite occhiate solite facce, e soprattutto soliti nomignoli del cazzo.

"Ma ciao sfigata, guardate è arrivata la sgualdrina" ride Akiko, con quella solita voce da oca strangolata, le sue amiche finte che ridono dietro, e tutta la scuola a fissarci visto che le più belle e popolari erano lì a iniziare un rissa.

Noto che i vestiti delle ragazze sono però esageratamente scoperti quest'oggi, poi mi ricordo.
Oggi arrivano i nuovi ragazzi.
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Sono riuscita a fuggire via da quella piccola discussione davanti all'entrata e mi sono fiondata nella classe di inglese per sedermi al mio solito posto e prendere il mio piccolo quaderno per finire il mio ennesimo disegno aspettando la campanella.

L'ora inizia, la solita disposizione dei banchi, con tutte le puttane davanti, gli stronzi in mezzo, e io da sola in fondo, con solo tre o quattro banchi vuoti.

Non mi preoccupo di cosa dice la professoressa all'inizio, fatto sta che sento una porta sbattere e tanti passi. Credo siano quelli nuovi. Le solite spiegazioni bla bla bla, e si passa alle presentazioni, in tutto questo io non avevo alzato mai lo sguardo, avevo solo capito che i ragazzi erano 3.
Ma dove erano finiti gli altri 5?

Decido di staccare per qualche secondo la mia attenzione dal disegno per capire la situazione, e mi ritrovo con le puttane che sbavano e si eccitano, i ragazzi incazzati e invidiosi e poi, e poi tre ragazzi in fila di una bellezza estrema e abbagliante.

Sono bellissimi, quasi come se fossero scesi in terra dal cielo, come un dono divino, il mio occhio cadde su un ragazzo in particolare.
Era il più alto, capelli biondi e leggermente riccioli, occhi dolci e sorriso smagliante.
Io lo osservavo, lo fissavo e nel frattempo il primo inizia presentarsi.

Lui era nel mezzo seguito poi da un ragazzo nella norma con dei lisci capelli rossastri e delle bellissime lentiggini sul volto.

Credo che il ragazzo che fissavo si sia accorto che lo stavo guardando da un po' dato che lo vidi ricambiare il mio sguardo con occhi quasi, infastiditi?

Distolsi subito lo sguardo e decisi di non alzarlo fino alla fine dell'ora, che imbarazzo.

La presentazione era andata avanti toccava a lui, si presentò con il nome di Bangchan, aveva una voce stupenda e che si accoppiava perfettamente al suo aspetto.
Alla fine del discorso tocca al ragazzo dopo che stupisce tutti per il suo tono di voce estremamente basso, mamma mia quanto era basso, quasi mi spaventai a sentirlo parlare, sembrava così carino ed innocuo da fuori.

Bene siamo arrivati alla fine con tre ragazzi magnificamente magnifici, Changbin, Bangchan e Felix.

"Bene ragazzi, loro sono i vostri nuovi compagni di classe, se ve lo steste chiedendo gli altri 5 ragazzi sono in un'altra classe, qui non c'era abbastanza spazio" disse la prof di seguito, non capisco bene visto che c'è un banco vuoto proprio davanti a me, ma non ne faccio un problema, finché non sento.
"Ragazzi, sedetevi là in fondo, accanto alla signorina Y/n"

Tutta la classe si mise a ridere, i ragazzi nuovi non capivano, abbassai la testa facendola appoggiare sul banco. Sentii presto una voce che odiavo, odiavo tanto.

"Ragazzi, state lontani da quella, è strana" afferma Akiko ridendo e mandando segni osceni a tutti e tre. I ragazzi straniti si avvicinarono ai banchi e si sedettero.
Avevo accanto Felix poi Bangchan e Changbin.

L'odore del ragazzo che mi affiancava mi stuzzicava le narici, che odore gentile.

Le due ore di inglese finiscono, seguite da scienze e coreano. Inizia poi la pausa pranzo, presto si crea una grande calca intorno ai tre banchi a me vicini.
Di solito stavo sempre in classe ma visto che odiavo stare vicina a troppe persone mi avvio verso il mio armadietto per cambiare i libri.

Per mia sfortuna avevo l'armadietto davanti alla classe, appena lo apro una calca di biglietti ripiegati esce da questo facendo un frastuono.

Tutto il gruppo di studenti che circondava i tre nuovi ragazzi si trasferì in corridoio a deridermi, mi accucciai e inizia a sistemare quel disastro, mentre sistemavo lessi di sfuggita alcuni di questi, erano tutti uguali, mi chiedevano di morire e drogarmi per diventare meno strana, il mio sguardo di fa serio e vuoto.

Sento qualcuno avvicinarsi dietro le mie spalle "Aspetta ti do una mano" pronuncia Felix che riconosco dalla tonalità bassissima della sua voce. Ma come ogni giorno nulla cambia.

"Felix non perdere tempo con lei, sprecheresti solo fatica, è solo una ragazzina inutile, lasciala stare" afferma Akiko, prendendo il ragazzo dalle spalle e allontanandolo da me.
Meglio che me ne vada da qui prima che scoppi, mi reco nella mia classe speciale e mi sfogo.

Pov. Chan
Io Felix e Binnie ci presentiamo.
Sento uno sguardo costante su di me, non solo gli sguardi curiosi delle molteplici ragazze nelle prime file, uno sguardo più attento più, come dire, curioso.
È una ragazza in ultima fila, noto subito i suoi occhioni verdi e il suo rossore dopo aver notato che la avevo notata.

"Ragazzi, sedetevi là in fondo, accanto alla signorina Y/n" afferma la prof.
Tutta la classe scoppia in una fragorosa risata, e la ragazza in questione abbassa la testa, non capisco, perché dicono che Y/n è strana come afferma quella ragazza in prima fila, mi sembra una normale, magari stupida o asociale, studentessa. Da quando ho notato la sua presenza mi sento strano, sembra così innocente e vulnerabile, sembra che abbia bisogno di qualcuno che la protegga; non mi piace questo tipo di ragazza, come se fosse l'unica persona che soffre nel mondo solo perché è sempre sola

Ci avviciniamo ai banchi, credo che questi due anni saranno, interessanti.

Suona la campanella, presto un accalco di studenti ci circonda e ci pone molteplici domande."Mi date il numero?" "Da dove venite?".

In tutto questo noto la ragazza di prima allontanarsi.
Presto si sente un rumore di carta, ho un brutto presentimento.
Ci dirigiamo tutti in corridoio, mentre Felix cerca di aiutare la malcapitata, vedo un biglietto un po' più lontano, lo raccolgo di nascosto per capire cosa succede.

"Sfigata prova un po' di droghe magari diventi più normale, anzi perché non ti suicidi? Sarebbe soddisfacente sai"

Mio dio, spero che sia uno scherzo, ma da quel che vedo non sembra proprio, questo è chiaro bullismo, vedo Y/n correre via.
I ragazzi tornano annoiati in classe, io Changbin e Felix restiamo in corridoio stupiti.

"Ragazzi, guardate cosa gli hanno mandato" dico facendo leggere a tutti e tre il biglietto.
"Non credo stia bene dopo tutti questi biglietti in cui le chiedono di morire o drogarsi" afferma Felix, Binnie conferma

"Ragazzi, non so ne lo avete notato anche voi ma, ho notato una cosa terribile" afferma Changbin. Si lui non parla molto con gli sconosciuti, lui principalmente osserva, è il suo modo per riconoscere tutti.
"Y/n ha dei lividi sulle caviglie" afferma, e Felix continua la frase capendo cosa intende Binnie "dici che la hanno picchiata?".

Non va affatto bene, in questa scuola sono tutti pazzi "spero di no, ma è meglio se la cerco" affermo, lascio in dietro gli altri due che raggiungono il resto del gruppo e inizio a correre per tutta la scuola, non sapendo dove andare.

Sono in un corridoio desolato, sono totalmente spaesato, fino a che non sento una vocina lontana. Una voce che piange e si lamenta. È per forza lei.

Trovo la stanza in cui si é rifugiata la ragazza e appena la vedo ricordo come ci si sente.
Quella dove stava era un'aula abbandonata e sporca, sono sicuro che sia il suo posto dove si sfoga, anche io ero così anni fa, poi conobbi i miei attuali amici e decisi di cambiare.

La vidi in terra a piangere con il capo rivolto alla finestra.
La sua voce è spezzata dai singhiozzi, cerca di soffocare il pianto ma non ci riesce, non sta affatto bene, dovrei provare a consolarla?
Meglio di no, devo lasciarle il suo spazio, e quindi corro via.

Connected to you [Bangchan x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora